Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (per gli amici MANN) è uno dei musei dedicati al mondo antico più estesi e prestigiosi d’Italia – e oserei dire, con buona pace dei soliti napoletani snob, d’Europa. Sul fatto che sia il mio museo preferito in città non ci piove: amo tornarci periodicamente, soprattutto quando sono in corso le esposizioni temporanee – di recente, per me, si è trattato della mostra dedicata ad Antonio Canova e di Gladiatori.
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Questo blog post si pone due obiettivi: dare qualche informazione pratica per i visitatori che desiderano vedere il MANN e offrire, a chi è nell’indecisione, una ragione significativa per fare una visita. Insomma, questo non è un articolo che intende sostituire una guida turistica: mi auguro che sia d’ispirazione, oltre che utile. Magari, dopo essere stato o stata al Museo Archeologico di Napoli, ti renderai conto di amarlo quanto me.
Il Museo Archeologico di Napoli: cenni storici
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli fu fondato da re Ferdinando I di Borbone, nel Settecento. Si trova all’interno di un edificio cinquecentesco, nato come caserma di cavalleria e diventato poi Palazzo degli Studi.
Hai presente il discorso su Napoli capitale di un regno che avrebbe dovuto competere con l’Europa? L’ideale fu perseguito per diverso tempo dai Borbone, un esempio ne è l’antica officina che, oggi, ospita il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.
In fin dei conti, il MANN è davvero uno dei più ricchi e imponenti musei a livello europeo: contiene un patrimonio unico, anche solo pensando a ciò che conserva di Ercolano e Pompei. Infatti, sotto Carlo III di Borbone, iniziarono i primi scavi delle città sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ed è così che, nel MANN, puoi ammirare quei pezzi unici a cui facevo riferimento.
Oltre a questo, a Carlo dobbiamo anche la presenza della collezione Farnese, appartenuta a sua madre Elisabetta. E di questa collezione fanno alcune opere che non mi stancherei mai di contemplare.
Oggi il Museo Archeologico di Napoli è diretto da Paolo Giulierini, dal 2015. In questi anni, il MANN è davvero tornato a imporsi come realtà culturale che attira la cittadinanza – lo hanno dimostrato le domeniche gratuite al museo – e i turisti. A questo punto, possiamo dirlo, chiedere se secondo me valga la pena visitare il MANN è una domanda retorica, perché la risposta è SÌ, SÌ, SÌ. Be’, se si amano archeologia e scultura – è doveroso precisarlo.
Cosa si trova nel Museo Archeologico di Napoli
Ti stai chiedendo quanto dura la visita al Museo Archeologico di Napoli? La visita può durare 2 ore o più, dipende da diversi fattori. Il tempo di visita è variabile perché è soggetto ai tuoi interessi, a quanto ti piace soffermarti a osservare le opere e i reperti archeologici. E poi questo tempo dipende anche dal tipo di visita: talvolta, le visite guidate procedono con più lentezza.
Detto questo, vediamo cosa contiene il Museo Archeologico di Napoli. Ti illustro un po’ le aree di visita, che si estendono per circa dodicimila metri quadri di superficie – no, non è poco:
- la Collezione Farnese;
- i reperti di Ercolano, Pompei e del territorio campano;,
- reperti archeologici dell’Italia meridionale, ossia della Magna Grecia (epigrafi, utensili, gioielli);
- la Sezione Egizia;
- la Sezione di Numismatica;
- le mostre temporanee.
Questo è quel che c’è da vedere al MANN, in sintesi. Ma poco fa ti parlavo di quel patrimonio che mi induce a tornare, in genere in occasione delle mostre temporanee, nelle sale del museo. In primo luogo, c’è la collezione Farnese e in questa sono due le opere che suscitano in me, ogni volta che le osservo, somma meraviglia: la Venere Callipigia, l’Ercole Farnese e Il Supplizio di Dirce o Toro Fernese.
Oddio, non sia mai messa in discussione la mia simpatia per Minerva/Athena. Tuttavia, l’arte ha saputo ben rappresentare la dea dell’amore e della bellezza: Venere. Al MANN c’è la Venere Callipigia, copia in marmo di un’opera ellenistica in bronzo, ritrovata a Roma. Be’, oggettivamente delle belle natiche le ha davvero (Callipigia = Kallipygos = belle natiche).
Ed Ercole è maestoso, sebbene “catturato” nel momento in cui si lascia andare, stanco, appogiato alla clava, dopo aver tanto sudato per le sue fatiche.
Per me, però, è Toro Farnese l’inaccostabile: è dinamico, mastodontico, drammatico. Insomma, è una di quelle opere d’arte che ti costringe a girarci intorno, per lungo tempo, come i satelliti fanno con i pianeti. Una sala intera è stata necessaria per collocarci il gruppo scultoreo. Per me, vale la visita al museo a prescindere.
C’è la mia passione per l’Egitto e, quindi, non vuoi buttare un’occhio alla collezione egizia? Infine, c’è Alessandro Magno. E a cosa mi riferisco? Be’, il MANN conserva innumerevoli reperti di Ercolano e Pompei, anche i mosaici. Tra questi ultimi, c’è la Battaglia di Isso.
Rinvenuto a Pompei, nella Casa del Fauno, rappresenta lo scontro tra Alessandro, in sella a Bucefalo, e Dario III di Persia. E qui, per me, non c’è altro da aggiungere: c’è quanto basta per emozionarmi ogni volta che lo guardo.
A proposito di Pompei, al MANN si può anche visitare il cosiddetto Gabinetto segreto. Questa piccola sezione raccoglie reperti di vario genere (affreschi, statue, utensili) rinvenuti nelle case di piacere pompeiane. Insomma, il tema è più che evidente, oserei parlare di un turgore a dir poco prepotente, talvolta perverso. Ci siamo capiti, no?
E, invece, a proposito di Alessandro Magno, ti segnalo questa interessante lezione tenuta da Alessandro Baricco. Qui si spiegano molto bene il carisma e l’ambizione di Alessandro.
Le mostre del MANN sono temporanee, ragion per cui sono esposizioni visitabili per alcuni mesi. In genere, sono accessibili con il biglietto d’ingresso ordinario.
Dopo aver visitato Gladiatori, sono tornata di nuovo al museo per vedere le mostre che si concluderanno entro settembre 2022. Esse sono: È stata la mano di Dio, Manga Heroes e Nuragica e Sardegna Isola Megalitica.
Per amanti del cinema e di Paolo Sorrentino, la mostra fotografica dedicata a È stata la mano di Dio piacerà senza dubbio. Non sono la persona più indicata a giudicare la bellezza degli scatti fotografici, ma li ho trovati molto belli. La mostra è visitabile fino al 5 settembre.
Manga Heroes è una “chicca” per tutti coloro che hanno amato i manga e gli anime. Inutile dire che vederla è un po’ come ritornare bambini. E sfido chiunque a non provare la tentazione di cantare le sigle de Il grande Mazinga e di Devilman – ricordo che il mangaka è lo stesso, ossia Gō Nagai.
Il filo conduttore dell’esposizione è il vulcano e crea un parallelismo tra Vesuvio e Fuji, eroi contemporanei e guerrieri dell’antichità. Ah, l’Armatura d’Oro è bellissima: puoi vederla fino al 19 settembre, nella sala del plastico.
Nuragica e Sardegna Isola Megalitica sono mostre separate, ma sono attive contemporaneamente e si completano, in modo ideale. Parte dell’esposizione è al pian terreno del museo e parte è nella Sala della Meridiana.
Nuragica è da prenotare, perché accessibile a piccoli gruppi e solo con visita guidata. La sua particolarità è che l’esperienza di visita si completa con un’immersione nella realtà virtuale. Tra l’altro, Nuragica è una mostra “fuori sede”: è una mostra di Cagliari, spesso in tour in Sardegna e, in via eccezionale, ora è a Napoli.
Con mia somma gioia, devo aggiungere: sono appassionata tanto dell’isola quanto di realtà virtuale. La visita guidata mi ha permesso di scoprire delle cose anche stupefacenti della civiltà nuragica e della storia della Sardegna pre-romana. Sono stata davvero contenta di aver partecipato alla visita. Le mostre sono attive fino all’11 settembre.
Leggi qualcosa di più sul sito Su nuraxi di Barumini
Orari e prezzi
Ecco quanto costa il biglietto del Museo archeologico di Napoli:
- intero € 18.00;
- ridotto € 2.00, per cittadini UE tra i 18 e i 25 anni;
- speciale famiglia, due adulti € 32.00;
- € 9.00 per chi possiede la Campania Artecard;
- € 7.50 per chi possiede biglietto o abbonamento Comicon
- gratuito per cittadini UE ed extracomunitari sotto i 18 anni, personale docente italiano della scuola di ruolo o con contratto a termine, portatori di handicap.
Ed ecco gli orari di apertura del Museo Archeologico di Napoli:
- martedì giorno di chiusura;
- dal mercoledì al lunedì 9.00 – 19.30
- sezione Numismatica aperta solo sabato e domenica, dalle 9 alle 13;
- Collezione Magna Grecia aperta da giovedì a domenica dalle 9 alle 19, con extra sul biglietto di € 1, 50;
Come arrivare al Mann di Napoli
Il Museo Archeologico di Napoli si trova in pieno centro storico. Lo puoi raggiungere in due modi:
- metro linea 1, fermata Museo;
- metro linea 2, fermata Piazza Cavour.
Nei dintorni del museo, puoi procedere verso il centro, quindi Cosa puoi fare nei dintorni: Piazza Bellini, Piazza Dante e Port’Alba, fino a raggiungere anche il complesso monumentale di Santa Chiara. Oppure in pochi minuti a piedi entri nel Borgo dei Vergini e visiti il Rione Sanità.
Quando vieni a visitare il MANN? A presto!