La Sicilia orientale è la parte dell’isola che conosco meglio. Non posso dire di conoscere ogni cosa, però posso farti conoscere una bella fetta di bellezza sicula, tanto ricca quanto variegata.
Preparati a scoprire cosa vedere nelle Sicilia orientale
Scopri la Sicilia orientale
Cosa vedere in Sicilia orientale
Amo la Sicilia perché possiede storia, arte, architettura, archeologia, mare, monti e riserve naturali: ha tutto ciò soddisfa le esigenze di una persona curiosa come me, in toto. Si mangia e si beve divinamente, pure!
Non conosco la parte occidentale, né ho una conoscenza così approfondita del versante palermitano. Tuttavia, posso affermare che la Sicilia orientale ha tutto quanto ho segnalato poche righe fa. Essa è espressione compiuta e ben riuscita della mescolanza di culture e della stratificazione storica che rendono ineguagliabile l’isola.
Curioso? Spero di sì!
Le Gole dell’Alcantara
Le Gole dell’Alcantara si trovano circa a metà strada tra Messina e Catania, a poca distanza dall’Etna.
Il parco fluviale è uno dei siti naturalistici più singolari che abbia mai visto. Le pareti rocciose delle gole, plasmate per millenni dal fiume, oggi hanno forme geometriche fuori dall’ordinario. E stata una bella escursione, che ripeterei volentieri e con più calma. Naturalmente, il parco va visitato in estate: il fiume è gelido!
Scopri di più nel mio articolo sulla visita alle Gole dell’Alcantara
Taormina
Taormina è una delle località più famose e più chic della costa orientale siciliana. Il centro ha origini molto antiche, come testimonia la presenza del teatro greco-romano, situato nella parte alta della cittadina.
Al livello del mare, l’Isola Bella è una delle mete preferite dei visitatori: si tratta di un isolotto collegato da una sottile striscia di ciottoli, che compare e scompare con la marea. La spiaggia è piccola, ma il mare è limpidissimo.
Ho ritrovato a Taormina la stessa atmosfera che caratterizza la Costiera amalfitana: attira turisti italiani, ma soprattutto internazionali. Credo che sia valido sempre lo stesso principio: fuori stagione dovrebbe sembrare più autentica. Ad ogni modo, ti consiglio di fare anche una visita al borgo vicino, Castelmola.
Il Monte Etna
L’escursione sull’Etna è stata una delle cose più divertenti e interessanti che abbia mai fatto. Non nego la mia particolare simpatia per i vulcani: mi attraggono sia come sistemi geologici sia come siti naturalistici in cui i paesaggi sembrano appartenere a un altro pianeta.
Sento di consigliare l’escursione a tutti, poiché è sempre possibile trovare soluzioni adatte a tutti, anche a bambini o a chi non è abituato ai trekking. Magari, dai un’occhiata al sito web di Etna Experience.
Il Monastero dei Benedettini di Catania
Catania è una città a cui sono particolarmente affezionata. Come dico sempre, forse l’affezione proviene dalle somiglianze che ho trovato con Napoli. Ci ha accolti con calore, ci ha regalato tanti bellissimi ricordi. Ci sono tante cose da vedere, ma una di quelle che mi ha colpito di più è stato il Monastero dei Benedettini.
Si tratta di un complesso architettonico che rientra nei beni patrimonio UNESCO del Barocco siciliano, uno degli edifici storici più belli e ben tenuti del capoluogo catanese.
Ospita il dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Catania, tant’è che ho invidiato molto gli studenti catanesi – eppure noi napoletani, da studenti, siamo ugualmente abituati a studiare in chiostri e monasteri.
Scopri di più su Catania e dintorni
I Faraglioni di Acitrezza
Questa è una chicca da amanti dei tour letterari. I faraglioni di Acitrezza sono due volte implicati nell’immaginazione letteraria: il mito greco li rende coprotagonisti dell’avventura di Odisseo e dei Ciclopi, mentre in Giovanni Verga fanno da sfondo naturalistico alle tormentate vicende dei Malavoglia. I faraglioni di Acitrezza si vedono bene anche da Aci Castello.
Ortigia
Non perderò mai l’occasione di decantare la poeticità di Ortigia, il centro storico di Siracusa situato sull’isolotto omonimo.
Ortigia è una mescolanza di stili architettonici, storie e miti. Nessuno torna da qui deluso, perché Ortigia grazie alla magnificenza dei suoi palazzi principali, l’eccezionalità di Fonte Aretusa, i tramonti rosati sul mare, la compostezza della sua vita notturna. Accogli il mio consiglio: ascolta questa poesia siciliana.
Il Parco archeologico della Neapolis
Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica sono patrimonio UNESCO della Sicilia. Non è tutto merito di Ortigia, ma anche del Parco archeologico della Neapolis.
Collocato al di fuori del centro storico della città, il parco è uno dei siti archeologici più interessanti che abbia mai visitato. Naturalmente, esso esiste sempre grazie al passato di grande colonia greca della città, passata poi al dominio romano.
Potrebbe essere tenuto e organizzato anche meglio, ma vale assolutamente la pena visitato. L’attrazione più nota del luogo è l’Orecchio di Dioniso, ma la mia preferenza va all’anfiteatro romano.
Scopri di più su Siracusa e Ortigia
L’Oasi Faunistica di Vendicari
Sono numerose le oasi e le aree protette nella provincia di Siracusa (e di tutta la Sicilia). Una di queste è l’Oasi Faunistica di Vendicari. Nel 2020 l’oasi ha visto un boom di visite, forse, vuoi anche grazie ai trend di Instagram. Be’, io l’ho scoperta qualche anno fa. Non l’ho visitata del tutto, poiché il mio obiettivo era raggiungere Calamosche e vedere i fenicotteri. Sono stata accontentata.
Ad ogni modo, l’oasi è vasta e ho scoperto che contempla sia spiagge molto accessibili sia cale selvagge.
Leggi l’articolo sulle spiagge di Siracusa e dintorni
Ragusa Ibla
Ragusa Ibla è una delle perle del barocco siciliano. So che da qualcuno viene addirittura chiamata “Isola nell’Isola”, perché soffre meno di alcuni problemi che affliggono da sempre la Sicilia.
Questo importa poco, credo, perché in ogni caso l’antico cuore storico di Ragusa è di una ricchezza sconfinata. Personalmente, ho avuto la sfortuna di trascorrerci una giornata sotto un acquazzone memorabile. In altre parole, non ho potuto visitare quasi nulla.
La mia temporalesca visita a Ragusa (con un bel finale!)
I cosiddetti must sono almeno il Duomo di San Giorgio e la Cattedrale di San Giovanni. Però, se il tempo a disposizione c’è, consiglio la visita a Donnafugata e l’esplorazione del litorale ragusano.
Mi rendo conto che questa lista di luoghi è incompleta, ma posso parlare solo di ciò che ho visto. Ad esempio, io non ho avuto occasione di visitare la Necropoli di Pantalica e Marzamemi. Per fortuna, non ne ho mai abbastanza della Sicilia: tornerò per visitare posti nuovi e per rivedere quelli a cui sono più affezionata.
Nel frattempo, mi auguro si essere riuscita a incuriosirti 😉
Bruna Athena
Quando leggo i post sulla Sicilia mi parte sempre l’occhio a cuore.
E poi, finito l’elenco delle cose da vedere, mi parte sempre il “si, ma ci sarebbe anche…”, “…e poi c’è anche…”
Non c’è niente da fare: la Sicilia è talmente piena di posti incantevoli che non si può non innamorarsene!
Sì, succedo lo stesso anche a me. Ci sono tante altre cose della zona orientale che non ho mai visto e tornerei, soprattutto, per queste. Però a me mancano ancora Trapani e Agrigento, nonché le isole!
Pingback: SICILIA: 50 POSTS QUE AYUDAN PARA VIAJAR [4] | Viatges pel Món