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Home » Viaggi » Italia » Campania » Cilento, 5 cose da vedere e da fare assolutamente
Campania

Cilento, 5 cose da vedere e da fare assolutamente

Bruna Athena Agosto 9, 2019 Campania Leave a Comment 1634 Views
cilento: cosa vedere

Poco oltre Salerno, si estende il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, un’area patrimonio UNESCO della Campania dalle incommensurabili ricchezze naturali e storiche.

Ecco cosa è il Cilento: mare, grotte e cascate, storia e arte, ma anche prodotti enogastronomici DOP e IGP. È difficile venire nel Cilento e restarne delusi, impossibile dimenticarlo. E, allo stesso modo, è impossibile scoprirlo tutto in una sola volta. 

Desidero dartene un assaggio, farti immaginare l’intensità e la varietà di esperienze che puoi fare in questa terra stupenda, immersa nella natura e raccontata anche dal mito.

Cilento, cosa vedere e cosa fare durante il viaggio

  • Visita i musei e gli scavi archeologici
  • Bagnati nelle acque più limpide della Campania
  • Scopri i borghi del Cilento
  • Assapora tutto quel che c’è al latte di bufala
  • Esplora le bellezze naturali della regione

Cilento, cosa vedere e cosa fare senza se e senza ma

Il Parco del Cilento, del Vallo di Diano e dei Monti Alburni è un parco nazionale della Campania. L’altro parco è il Parco Nazionale del Vesuvio. Il Cilento ricade nella provincia di Salerno e si estende fino al confine con la Basilicata. È una regione molto estesa, che accoglie numerose località marittime e montane. Il Cilento è fatto su misura per chi ama stare al contatto con la natura, da vivere “avventurosamente” o come il più pigro dei vacanzieri. Ma se il Parco del Cilento è nel novero dei beni patrimonio UNESCO della Campania è anche perché comprende siti archeologici e storici di enorme pregio. Infine, in Cilento si mangia benissimo.

Poiché è un’area davvero ampia e nemmeno tanto agevole da raggiungere, desidero segnalarti 5 esperienze da fare assolutamente. Mi raccomando, definisci un itinerario prima di partire!

Visita i musei e gli scavi archeologici

Come ti dicevo poco fa, il Cilento è ricco di storia: sei nel cuore della Magna Grecia, non dimenticarlo! Non potrei non consigliarti, quindi, di far visita ai siti archeologici di Paestum e di Velia.

cilento: i templi di paestum

Paestum fu fondata dai Greci con il nome di Poseidonia, città devota a Poseidone, Era ed Atena. Conquistata dai Romani, venne chiamata Paestum e oggi è una frazione del comune di Capaccio, di cui è la parte costiera. Ma il suo vero patrimonio sono i templi, che di notte sono un vero spettacolo. Annesso al parco archeologico c’è il Museo, da visitare perché davvero ricco di tesori. Tra questi, figura la Tomba del Tuffatore che, personalmente, ho ammirato in esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ad ora, si trova nella sua ordinaria collocazione, quindi a Paestum.

parco archeologico di paestum cilento

Più a sud di Paestum e nei pressi di Marina di Ascea, si trova Velia. Anche questa città fu originariamente fondata dai Greci, ma con il nome di Elea. È qui che nacque uno dei più grandi filosofi dell’antichità, Parmenide. È in realtà un sito che ancora non ho mai visitato, quindi uno dei miei obiettivi per le future visite nel Cilento. Lo stesso vale per il grandioso sito barocco di Padula, la Certosa di San Lorenzo. Ogni volta che amici e conoscenti me ne hanno fatto vedere delle fotografie, sono rimasta esterrefatta: è un complesso a dir poco imponente. Spero tanto di poterla visitare presto!

Per approfondire, puoi leggere anche l’articolo su cosa vedere a Paestum.

Bagnati nelle acque più limpide della Campania

Cilento mare: spiagge di Paestum
La lunga spiaggia sabbiosa di Paestum e il suo bellissimo tramonto.

Per lo più, il Cilento è noto per le sue spiagge. Si tratta di chilometri e chilometri di costa, quindi non farti ingannare: le stragrande maggioranza delle città del Cilento sulla costa sono collegate da strade statali, per cui puoi impiegare diverso tempo per spostarti dall’una all’altra. Ad esempio, per raggiungere Marina di Camerota da Paestum ci impieghi 1 ora e 20 minuti. È per questo che torno a suggerirti di predisporre bene l’itinerario prima di partire. Detto ciò, quel che devi sapere è che il Cilento ha mare per tutti i gusti: puoi trovare lunghe spiagge chiare e sabbiose e piccole baie o calette rocciose.

cilento mare: le saline di palinuro
Lido Mijeo alle Saline di Palinuro.

Conosco bene il mare di Palinuro, la famosa frazione di Centola, perché ormai sono anni che ci capita di andare più volte tra luglio e agosto. Località frequentata ma non affollata, Palinuro mi ha regalato dei bagni in acque limpidissime e calme. Tra le sue spiagge più note ci sono le Saline – la nostra preferita – e la spiaggia della Marinella. Se decidessi di trascorrere qualche giorno lì, non perderti la visita alle grotte marine e alla Baia del Buondormire.

Cilento mare: spiaggia della Marinella di Palinuro.
Marinella Il Lido di Palinuro.

Anche Acciaroli ha delle belle spiagge, dall’acqua calma e cristallina, dal fondale che va digradando lentamente. Qui ho trovato la spiaggia libera di Marina Grande più pulita e tranquilla in assoluto. È sicuramente adatta ai bambini, ma anche a chi ama andare al mare per un bagno molto rilassante. Di solito preferisco fondali più profondi e rocciosi, ma ho apprezzato molto la spiaggia di Acciaroli.

Cilento mare: spiaggia di Acciaroli.
Spiaggia di Marina Grande di Acciaroli.

Ci sono comunque tante località in cui non sono mai stata. Sto corteggiando Marina di Camerota e Scario.

Scopri i borghi del Cilento

Cilento, cosa vedere: Agropoli
La strada che conduce al castello di Agropoli.

Il Cilento è per lo più costituito da piccoli comuni e pochi centri di medio-piccole dimensioni (Agropoli, Sala Consilina, Vallo della Lucania). Con cartina a portata di mano, ti accorgeresti che molte delle località costiere più conosciute non so che frazioni di paeselli collocati sulle alture. Succede per Paestum, per Palinuro che appartiene a Centola, per Acciaroli e Pioppi, frazioni marittime di Pollica.

Cilento, cosa vedere: il borgo di Acciaroli
L’antico borgo di Acciaroli.

Alcuni di questi paeselli non hanno particolari attrazioni, a parte il mare. Ma considerando che qui le acque sono di solito molto belle e godibili, non credo che ciò sia un male. Altri sono borghi medievali e di pescatori, agglomerati di case in pietra, che si alzano su strade a volte ripidissime che salgono fino alla cima delle colline o sono piane e portano dritte al mare.

Cilento mare: San Marco di Castellabate.
Veduta di Castellabate dalla sua frazione costiera San Marco.

Il mio pensiero va al borgo medievale di Agropoli, una delle cittadine più vispe del Cilento in estate e il più adatto a qualsiasi genere di “vacanziere”. Confina con Paestum ed è vicinissima all’ormai famosa Castellabate. Benvenuti al Sud ti ricorda qualcosa? Nelle graziose piazzette di Castellabate, Alessandro Siani ha ambientato le sue comiche scenette, ridicolizzando i luoghi comuni e svelando alcune verità di questo nostro Sud. È vero, a Castellabate “non si muore mai”, ma è un po’ la sensazione che viene a tutti noi quando scopriamo i borghi più belli d’Italia. Qualcosa è andato avanti, lo dimostra il cartello che indica la rete wifi free, ma qualcos’altro è rimasto al tempo in cui la vita era certo più dura, ma fatta di piccoli piaceri, quindi più autentica ed essenziale.

Agropoli di sera
Nei dintorni del porto di Agropoli.

È la sensazione che ho provato passeggiando nel borgo di Acciaroli, notando intorno a me fiori e ulivi, palazzetti a volte un po’ cascanti, ma dai dettagli poetici. Un’esperienza più “avventurosa” è stata invece la scoperta del borgo fantasma di San Severino di Centola. Be’, in verità non è un borgo ufficialmente visitabile, in quanto completamente (sic!) abbandonato da chi di competenza. Con le dovute cautele, puoi intrufolarti tra le rovine di questo antico insediamento normanno: l’affaccio sulla gola scavata dal fiume Mingardo è uno spettacolo.

Cilento, cosa vedere: San Severino di Centola
Il borgo fantasma di San Severino di Centola.

Il contatto con la natura, poiché è risaputo che per me il mare è necessario ma non sufficiente, è avvenuto tra le colline nei dintorni di Cuccaro Vetere. Cuccaro non è di quei paesi particolarmente attrattivi, ma noi lo scegliamo come base d’appoggio per recarci a Palinuro e dintorni. Le sue strade e le case sono di pietra, a volte aguzza e scivolosa, è immerso nelle colline e la mattina vieni svegliato dal canto del gallo, dai campanacci delle caprette, dallo sbadiglio pigro di un gatto randagio.

Cilento: Cuccaro Vetere
Panorama di Cuccaro Vetere dal centro storico.

Le persone ti osservano con curiosità, se non sei del posto o se “non appartieni” a qualche famiglia originaria del centro, ma sono gentili e accoglienti. Lungo la strada da Cuccaro Vetere a Pisciotta abbiamo avvistato ben 4 volpi. Per noi genti di città è un’esperienza d’eccezione: siamo abituati a una fauna molto diversa!

Cilento, dove andare: Pisciotta
Rodio, frazione di Pisciotta, di notte.

Mare o monti? Amenità o vivacità estiva? In Cilento sei libero di scegliere.

Potrebbe interessarti leggere anche: San Severino di Centola e dintorni

Assapora tutto quel che c’è al latte di bufala

Lo so che il latte di bufala non è una cosa adatta a vegani o intolleranti al lattosio. Tuttavia se non hai intolleranze, se non hai compiuto particolari scelte alimentari e, soprattutto, se l’idea ti stuzzica, assaggia tutto quello che è possibile a base di latte di bufala! Perdi qualche chilo prima di partire, così ti metti in pari. Ricorda, sei nella patria della mozzarella di bufala e i caseifici che si trovano tra Battipaglia e Paestum sono delle vere e proprie istituzioni.

Cilento cosa mangiare
Mozzarella di bufala campana del Cilento.

Infatti, ogni volta che rientriamo da Palinuro la nostra tappa obbligatoria è al Granato, dove prendiamo lo yogurt con la frutta. Famosissimo – e per me troppo affollato – è Vannulo. La tenuta è molto bella, i dolci sono ottimi, ma non credo che la sua produzione casearia sia la migliore in assoluto. Il migliore, per il mio gusto, è Barlotti. L’azienda agricola si trova in centro a Paestum ed è addirittura raggiungibile in pochi minuti di passeggiata dalle spiagge.

Cilento caseificio Il Granato
Yogurt di latte di bufala con confettura di fragole.

Anche qui, come dagli altri, ho mangiato dolci davvero ottimi: tiramisù, pasta frolla ricotta e cioccolato, ricotta e pera. Naturalmente, anche il gelato è molto buono. Però il migliore cannolo è di La Dispensa San Salvatore, che oltre a essere caseificio e azienda agricola, è anche ristorante. La location è molto raffinata e ti consiglio di prender parte al Gran Galà di Ferragosto. In ogni caso, per l’acquisto di prodotti caseari ti consiglio in ogni caso di prenotare o di recarti in azienda la mattina presto. In estate c’è l’assalto, anche al bar! Esistono altre produzioni tipiche del Cilento: i vini, l’olio e i carciofi sono marchio IGP, mentre il fagiolo di Controne è un presidio Slow Food. E così il Cilento si adatta anche ai vegani 😉

Cilento caseificio Barlotti
I dolci del caseificio Barlotti.

Esplora le bellezze naturali della regione

Non preoccuparti troppo della linea forse smarrita dopo aver provato tante delizie. Il Cilento è ottimo cibo, è mare, ma anche tanta, tanta natura. Ci sono numerosi posti di interesse naturalistico e oasi che non ho avuto modo di visitare. Però sono stata alla Grotte di Castelcivita e alle Gole del Calore.

Cilento, cosa vedere: Grotte di Castelcivita
Le Grotte di Castelcivita.

La Grotte di Castelcivita sono uno dei maggiori complessi speleologici del Meridione: gli studi hanno portato alla luce segni di presenza umana risalente a 40000 anni fa. Le grotte si estendono per quasi 5 km nel cuore del massiccio degli Alburni ed è possibile visitarle in due percorsi, uno turistico e l’altro amatoriale. Esiste anche un terzo percorso, ma è esclusivo per gli speleologi esperti. A me le grotte sotterranee piacciono una cifra, perché è buio, è fresco, perché le rocce e i depositi calcarei creano forme su cui l’immaginario popolare ha ricamato storie, dando loro un nome. È un’escursione che ti invito a fare, così come ti suggerisco di trascorrere una giornata alle Gole del Calore.

Cilento: Gole del Calore
Una parte del parco delle Gole del Calore.

Noi siamo stati sfortunati quando abbiamo deciso di andarci: le forti piogge estive dello scorso anno avevano innalzato il livello delle acque e non era possibile andare in canoa. Durante estati normali per la nostra regione, calde e poco piovose, alle sorgenti puoi bagnarti in acque freddissime, dove di solito le persone ricoverano acqua, bibite e grosse angurie. È possibile, quindi, fare un giro in canoa o anche darsi al torrentismo, fare una visita del sito in pedalò. Oppure puoi soltanto fare un pic nic all’aria aperta, prendere il sole in uno posto diverso dalla spiaggia.

Altri siti naturalistici che conosco solo virtualmente sono le Cascate dei capelli di Venere, le Gole del Bussento e le Grotte di Pertosa-Auletta. C’è inoltre un’oasi poco distante da Paestum, adatta specialmente ai bambini e per attività all’aria aperta: l’Oasi del fiume Alento.

Dopo tutto quel che ti ho raccontato, non credo che farai fatica a comprendere perché sono contenta di tornare in Cilento ogni anno! A presto,

Bruna Athena

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Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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Thailandia, Cambogia, India? No. Ischia 😃 Quel Thailandia, Cambogia, India?
No. Ischia 😃

Quel che si vede in questa foto, in ordine sparso:
1. le particolarità di un luogo bellissimo: i Giardini La Mortella, di Forio d'Ischia, in cui sono conservate specie di piante provenienti da ogni luogo del mondo;
2. la mia assoluta incapacità di trovare l'obiettivo con gli occhi - e di certo non c'era una folla di paparazzi a catturarmi 🤣
3. lo stato perenne di ribellione dei miei capelli 😅 - la guerra è persa, hanno vinto loro!

Quel che non si vede è quanto mi fossi irritata con il conducente, scortese, dell'autobus che ci ha portati nei pressi dei giardini 🤬

Detto ciò, conoscete i Giardini La Mortella? Si trovano nei dintorni del parco termale Negombo e della bella spiaggia di San Montano 😍
🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acqui 🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acquisito il dato: mi sono data alla musica! 

🧐 Non mi importa tanto sbandierare il fatto ai quattro venti, quanto fare una riflessione.

🤦Talvolta accantoniamo alcuni desideri, forse perché cadiamo in trappola dei "non è il momento", "non ho tempo", "alla mia età?"

🎵 Anche se non ho molto tempo, perché gli impegni sono tanti, anche alla veneranda età di 35 anni, ho deciso di cimentarmi nello studio del flauto traverso.

😎 Non è stata una scelta improvvisa, perché lo volevo fin da bambina. Perché non l'ho fatto prima? Perché sono caduta nelle trappole. Poi ho semplicemente smesso di desiderare e ho iniziato a realizzare, in barba a tutti i "non è il momento". 

Quando è il momento? Quando lo voglio 😉
Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad approfittare della zona gialla per ritornare in centro.

In queste settimane, ho avuto l'occasione di visitare Villa Pignatelli Cortes e rivedere Sant'Anna dei Lombardi. La prossima settimana avrei voluto, finalmente, visitare le @catacombedinapoli (il complesso di San Gennaro, a Capodimonte). Ragà, pazienza! 

Tra questi alti e bassi farò tutto il possibile per vivere la città e raccontarla. Ormai da mesi, tutta la Campania è ospite d'onore nel blog. 
Non credo che vi dispiaccia 😜
Un desiderio enorme?
Visitare Procida prima che io prenda fuoco con l'estate ☀️
Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le tappe sono le stesse 🚶

Ad esempio, mi fermo sempre ad osservare il murales di San Gennaro e Caravaggio 🎨

È lì perché, a Piazza Cardinale, siamo nei pressi del Duomo e del Pio Monte della Misericordia, in cui è custodito Sette opere di Misericordia 😍 - ancora non l'ho visto, ma lo farò!

Il murales mi colpisce per la sua ironia, decisamente partenopea.
Anche io, nell'essere un tipo un po' permaloso, faccio dell'autoironia una delle mie "armi" predilette. E qual è la vostra?
✨"Non fa per me!"✨ Quante volte pronunciamo qu ✨"Non fa per me!"✨
Quante volte pronunciamo questa frase? Talvolta lo facciamo per paura e pregiudizio, altre volte per consapevolezza.

✳️ Così come è importante abbattere il muro della diffidenza, allo stesso modo è essenziale conoscersi a fondo e comprende cosa possiamo e cosa no 🧐

✳️ Perché volere e potere non sono la stessa cosa, ma sono mescolati 😉
Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶 ☕ Ho Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶

☕ Ho preso il caffè in uno dei miei bar preferiti del centro storico, Dolce Amaro, e ho fatto anche due chiacchiere con il titolare, il signor Bruno - elegante e austero, ma cortese, di quelli che a volte pensi che a Napoli siano estinti. 

🧼 Mi sono diretta a Piazza S. Domenico, ho fatto acquisti da @kiphysaponi e anche lì mi sono trattenuta a chiacchierare.

🌟 È stato un pomeriggio piacevole, perché tutto sommato basta una parola gentile per sentirsi circondati da umani e non da estensioni dello smartphone.

In foto, di nuovo un soggetto meravigliosamente banale ❤️

["Voglio andare a Capriiiii!!!!" (Cit.)]
Vi capita mai di avere una percezione distorta del Vi capita mai di avere una percezione distorta del tempo?⏳

Ad esempio, a me Gennaio è sembrato infinito: con ironia, affermo che la prova dei suoi infiniti giorni stia nella quantità di libri che ho terminato di leggere 😂📚 - se vi interessano i titoli, li trovate nelle storie.

Nonostante sia arrivato e pure passato il periodo natalizio - sottolineo: NON lo amo -, a me pare d'aver visitato Porto Flavia l'altro ieri, cioè ad agosto 🌅😅

Mi sa che sono un po' sfasata!
Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadr Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadriano hanno parlato della TRISTEZZA.
Qual è il suo nesso con il viaggio❓

Bene, non ho fatto fatica a ripescare nella memoria un'esperienza particolare, che in principio non avrei nemmeno voluto fare. Temevo che potesse diventare irrispettosa 🤔

Parlo della visita alla favela di Donna Marta, a Rio de Janeiro. C'erano case senza intonaco, senza finestre, con tetti in lamiera. Scalette strettissime e ripide, canali di scolo a vista, bambini e animali che vi scorazzavano (allegramente) dentro 🇧🇷

Abbiamo visitato un asilo nido, fondato grazie all'impegno delle brave e oneste persone (sì, ci sono!) della favela: 8 bambini su 10 erano afrobrasiliani 😐

Ecco dove sta la tristezza, ed ecco un'altra delle tante cose che dovremmo ricordare 😉
Una foto ricordo, per un post "disimpegnato". È s Una foto ricordo, per un post "disimpegnato".
È stata una settimana piena: 

💻 ho avuto (e avrò) un bel po' di lavoro da fare; 

🏛️ ho visitato un luogo di Napoli che non avevo mai visto prima: @villapignatelli;

💅 ho ricomprato uno smalto che avevo fatto cascare a terra: il mio preferito, un roouge noir - immaginatelo sul marmo chiaro 😤;

📰 ho ripreso a leggere @la_lettura e so che è "colpa" di @recensireilmondo - lui non lo sa, ma li noto i suoi aggiornamenti sugli insetti letterari!

🎶 le esercitazioni al flauto iniziano a darmi più soddisfazione, ma c'è molto da allenarsi!

🖌️ ho scoperto che non sono la sola ad aver ripreso in mano il pennello 😍

📚 ho terminato la lettura di L'amante, di Marguerite Duras (date un'occhiata ai Gdl di @scattidallamialibreria) e ho iniziato a leggere un libro avuto in regalo per il mio compleanno, Ohio (@einaudieditore);

🍄se date un'occhiata alle storie, scoprirete che oggi ci siamo deliziati con uno dei miei piatti preferiti 😛

Aspetto che lo smalto si asciughi, poi tornerò a fracassare timpani e a leggere. Se vi va, raccontatemi i momenti più belli di questa domenica 💜
PS: Ah, naturalmente piove. Mi aspetto che a Napoli crescano le mangrovie da un momento all'altro; sì, ho portato i capelli lunghissimi!
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