Poco oltre Salerno, si estende il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, un’area patrimonio UNESCO della Campania dalle incommensurabili ricchezze naturali e storiche.
Ecco cosa è il Cilento: mare, grotte e cascate, storia e arte, ma anche prodotti enogastronomici DOP e IGP. È difficile venire nel Cilento e restarne delusi, impossibile dimenticarlo. E, allo stesso modo, è impossibile scoprirlo tutto in una sola volta.
Desidero dartene un assaggio, farti immaginare l’intensità e la varietà di esperienze che puoi fare in questa terra stupenda, immersa nella natura e raccontata anche dal mito.
Cilento, cosa vedere e cosa fare durante il viaggio
Cilento, cosa vedere e cosa fare senza se e senza ma
Il Parco del Cilento, del Vallo di Diano e dei Monti Alburni è un parco nazionale della Campania. L’altro parco è il Parco Nazionale del Vesuvio. Il Cilento ricade nella provincia di Salerno e si estende fino al confine con la Basilicata. È una regione molto estesa, che accoglie numerose località marittime e montane. Il Cilento è fatto su misura per chi ama stare al contatto con la natura, da vivere “avventurosamente” o come il più pigro dei vacanzieri. Ma se il Parco del Cilento è nel novero dei beni patrimonio UNESCO della Campania è anche perché comprende siti archeologici e storici di enorme pregio. Infine, in Cilento si mangia benissimo.
Poiché è un’area davvero ampia e nemmeno tanto agevole da raggiungere, desidero segnalarti 5 esperienze da fare assolutamente. Mi raccomando, definisci un itinerario prima di partire!
Visita i musei e gli scavi archeologici
Come ti dicevo poco fa, il Cilento è ricco di storia: sei nel cuore della Magna Grecia, non dimenticarlo! Non potrei non consigliarti, quindi, di far visita ai siti archeologici di Paestum e di Velia.
Paestum fu fondata dai Greci con il nome di Poseidonia, città devota a Poseidone, Era ed Atena. Conquistata dai Romani, venne chiamata Paestum e oggi è una frazione del comune di Capaccio, di cui è la parte costiera. Ma il suo vero patrimonio sono i templi, che di notte sono un vero spettacolo. Annesso al parco archeologico c’è il Museo, da visitare perché davvero ricco di tesori. Tra questi, figura la Tomba del Tuffatore che, personalmente, ho ammirato in esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ad ora, si trova nella sua ordinaria collocazione, quindi a Paestum.
Più a sud di Paestum e nei pressi di Marina di Ascea, si trova Velia. Anche questa città fu originariamente fondata dai Greci, ma con il nome di Elea. È qui che nacque uno dei più grandi filosofi dell’antichità, Parmenide. È in realtà un sito che ancora non ho mai visitato, quindi uno dei miei obiettivi per le future visite nel Cilento. Lo stesso vale per il grandioso sito barocco di Padula, la Certosa di San Lorenzo. Ogni volta che amici e conoscenti me ne hanno fatto vedere delle fotografie, sono rimasta esterrefatta: è un complesso a dir poco imponente. Spero tanto di poterla visitare presto!
Per approfondire, puoi leggere anche l’articolo su cosa vedere a Paestum.
Bagnati nelle acque più limpide della Campania
Per lo più, il Cilento è noto per le sue spiagge. Si tratta di chilometri e chilometri di costa, quindi non farti ingannare: le stragrande maggioranza delle città del Cilento sulla costa sono collegate da strade statali, per cui puoi impiegare diverso tempo per spostarti dall’una all’altra. Ad esempio, per raggiungere Marina di Camerota da Paestum ci impieghi 1 ora e 20 minuti. È per questo che torno a suggerirti di predisporre bene l’itinerario prima di partire. Detto ciò, quel che devi sapere è che il Cilento ha mare per tutti i gusti: puoi trovare lunghe spiagge chiare e sabbiose e piccole baie o calette rocciose.
Conosco bene il mare di Palinuro, la famosa frazione di Centola, perché ormai sono anni che ci capita di andare più volte tra luglio e agosto. Località frequentata ma non affollata, Palinuro mi ha regalato dei bagni in acque limpidissime e calme. Tra le sue spiagge più note ci sono le Saline – la nostra preferita – e la spiaggia della Marinella. Se decidessi di trascorrere qualche giorno lì, non perderti la visita alle grotte marine e alla Baia del Buondormire.
Anche Acciaroli ha delle belle spiagge, dall’acqua calma e cristallina, dal fondale che va digradando lentamente. Qui ho trovato la spiaggia libera di Marina Grande più pulita e tranquilla in assoluto. È sicuramente adatta ai bambini, ma anche a chi ama andare al mare per un bagno molto rilassante. Di solito preferisco fondali più profondi e rocciosi, ma ho apprezzato molto la spiaggia di Acciaroli.
Ci sono comunque tante località in cui non sono mai stata. Sto corteggiando Marina di Camerota e Scario.
Scopri i borghi del Cilento
Il Cilento è per lo più costituito da piccoli comuni e pochi centri di medio-piccole dimensioni (Agropoli, Sala Consilina, Vallo della Lucania). Con cartina a portata di mano, ti accorgeresti che molte delle località costiere più conosciute non so che frazioni di paeselli collocati sulle alture. Succede per Paestum, per Palinuro che appartiene a Centola, per Acciaroli e Pioppi, frazioni marittime di Pollica.
Alcuni di questi paeselli non hanno particolari attrazioni, a parte il mare. Ma considerando che qui le acque sono di solito molto belle e godibili, non credo che ciò sia un male. Altri sono borghi medievali e di pescatori, agglomerati di case in pietra, che si alzano su strade a volte ripidissime che salgono fino alla cima delle colline o sono piane e portano dritte al mare.
Il mio pensiero va al borgo medievale di Agropoli, una delle cittadine più vispe del Cilento in estate e il più adatto a qualsiasi genere di “vacanziere”. Confina con Paestum ed è vicinissima all’ormai famosa Castellabate. Benvenuti al Sud ti ricorda qualcosa? Nelle graziose piazzette di Castellabate, Alessandro Siani ha ambientato le sue comiche scenette, ridicolizzando i luoghi comuni e svelando alcune verità di questo nostro Sud. È vero, a Castellabate “non si muore mai”, ma è un po’ la sensazione che viene a tutti noi quando scopriamo i borghi più belli d’Italia. Qualcosa è andato avanti, lo dimostra il cartello che indica la rete wifi free, ma qualcos’altro è rimasto al tempo in cui la vita era certo più dura, ma fatta di piccoli piaceri, quindi più autentica ed essenziale.
È la sensazione che ho provato passeggiando nel borgo di Acciaroli, notando intorno a me fiori e ulivi, palazzetti a volte un po’ cascanti, ma dai dettagli poetici. Un’esperienza più “avventurosa” è stata invece la scoperta del borgo fantasma di San Severino di Centola. Be’, in verità non è un borgo ufficialmente visitabile, in quanto completamente (sic!) abbandonato da chi di competenza. Con le dovute cautele, puoi intrufolarti tra le rovine di questo antico insediamento normanno: l’affaccio sulla gola scavata dal fiume Mingardo è uno spettacolo.
Il contatto con la natura, poiché è risaputo che per me il mare è necessario ma non sufficiente, è avvenuto tra le colline nei dintorni di Cuccaro Vetere. Cuccaro non è di quei paesi particolarmente attrattivi, ma noi lo scegliamo come base d’appoggio per recarci a Palinuro e dintorni. Le sue strade e le case sono di pietra, a volte aguzza e scivolosa, è immerso nelle colline e la mattina vieni svegliato dal canto del gallo, dai campanacci delle caprette, dallo sbadiglio pigro di un gatto randagio.
Le persone ti osservano con curiosità, se non sei del posto o se “non appartieni” a qualche famiglia originaria del centro, ma sono gentili e accoglienti. Lungo la strada da Cuccaro Vetere a Pisciotta abbiamo avvistato ben 4 volpi. Per noi genti di città è un’esperienza d’eccezione: siamo abituati a una fauna molto diversa!
Mare o monti? Amenità o vivacità estiva? In Cilento sei libero di scegliere.
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Assapora tutto quel che c’è al latte di bufala
Lo so che il latte di bufala non è una cosa adatta a vegani o intolleranti al lattosio. Tuttavia se non hai intolleranze, se non hai compiuto particolari scelte alimentari e, soprattutto, se l’idea ti stuzzica, assaggia tutto quello che è possibile a base di latte di bufala! Perdi qualche chilo prima di partire, così ti metti in pari. Ricorda, sei nella patria della mozzarella di bufala e i caseifici che si trovano tra Battipaglia e Paestum sono delle vere e proprie istituzioni.
Infatti, ogni volta che rientriamo da Palinuro la nostra tappa obbligatoria è al Granato, dove prendiamo lo yogurt con la frutta. Famosissimo – e per me troppo affollato – è Vannulo. La tenuta è molto bella, i dolci sono ottimi, ma non credo che la sua produzione casearia sia la migliore in assoluto. Il migliore, per il mio gusto, è Barlotti. L’azienda agricola si trova in centro a Paestum ed è addirittura raggiungibile in pochi minuti di passeggiata dalle spiagge.
Anche qui, come dagli altri, ho mangiato dolci davvero ottimi: tiramisù, pasta frolla ricotta e cioccolato, ricotta e pera. Naturalmente, anche il gelato è molto buono. Però il migliore cannolo è di La Dispensa San Salvatore, che oltre a essere caseificio e azienda agricola, è anche ristorante. La location è molto raffinata e ti consiglio di prender parte al Gran Galà di Ferragosto. In ogni caso, per l’acquisto di prodotti caseari ti consiglio in ogni caso di prenotare o di recarti in azienda la mattina presto. In estate c’è l’assalto, anche al bar! Esistono altre produzioni tipiche del Cilento: i vini, l’olio e i carciofi sono marchio IGP, mentre il fagiolo di Controne è un presidio Slow Food. E così il Cilento si adatta anche ai vegani 😉
Esplora le bellezze naturali della regione
Non preoccuparti troppo della linea forse smarrita dopo aver provato tante delizie. Il Cilento è ottimo cibo, è mare, ma anche tanta, tanta natura. Ci sono numerosi posti di interesse naturalistico e oasi che non ho avuto modo di visitare. Però sono stata alla Grotte di Castelcivita e alle Gole del Calore.
La Grotte di Castelcivita sono uno dei maggiori complessi speleologici del Meridione: gli studi hanno portato alla luce segni di presenza umana risalente a 40000 anni fa. Le grotte si estendono per quasi 5 km nel cuore del massiccio degli Alburni ed è possibile visitarle in due percorsi, uno turistico e l’altro amatoriale. Esiste anche un terzo percorso, ma è esclusivo per gli speleologi esperti. A me le grotte sotterranee piacciono una cifra, perché è buio, è fresco, perché le rocce e i depositi calcarei creano forme su cui l’immaginario popolare ha ricamato storie, dando loro un nome. È un’escursione che ti invito a fare, così come ti suggerisco di trascorrere una giornata alle Gole del Calore.
Noi siamo stati sfortunati quando abbiamo deciso di andarci: le forti piogge estive dello scorso anno avevano innalzato il livello delle acque e non era possibile andare in canoa. Durante estati normali per la nostra regione, calde e poco piovose, alle sorgenti puoi bagnarti in acque freddissime, dove di solito le persone ricoverano acqua, bibite e grosse angurie. È possibile, quindi, fare un giro in canoa o anche darsi al torrentismo, fare una visita del sito in pedalò. Oppure puoi soltanto fare un pic nic all’aria aperta, prendere il sole in uno posto diverso dalla spiaggia.
Altri siti naturalistici che conosco solo virtualmente sono le Cascate dei capelli di Venere, le Gole del Bussento e le Grotte di Pertosa-Auletta. C’è inoltre un’oasi poco distante da Paestum, adatta specialmente ai bambini e per attività all’aria aperta: l’Oasi del fiume Alento.
Dopo tutto quel che ti ho raccontato, non credo che farai fatica a comprendere perché sono contenta di tornare in Cilento ogni anno! A presto,
Bruna Athena