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Home » Libri » Saggistica » Le mille sfaccettature della Grecia: The Passenger – Grecia, Iperborea
Saggistica

Le mille sfaccettature della Grecia: The Passenger – Grecia, Iperborea

Bruna Athena Luglio 26, 2019 Grecia Leave a Comment 997 Views
the passenger grecia recensione

Se per te viaggiare significa conoscere, più che “fare vacanza”; se da viaggiatore non ti basta fermarti alla superficie delle cose e la percezione diffusa che il pubblico può avere di una città o di una nazione ti è indifferente; se per te è vero tutto questo, allora dovresti leggere i libri Iperborea della collana The Passenger. Il mio primo – spero non l’ultimo – volume letto è una tra le più recenti pubblicazioni ed è dedicato alla Grecia. Scelta casuale? Decisamente no. Ora ti racconto del libro e ti spiego perché ho scelto proprio di leggere The Passenger – Grecia.

The Passenger – Grecia: un’indagine trasversale

The Passenger – Grecia, attraverso articoli e racconti di molteplici voci del tempo odierno, tocca ogni sfera del mondo greco: la politica e la società, il cinema, la musica e la letteratura, l’architettura e la gastronomia, infine lo sport.

Ricordi quando ti ho parlato de Il libro dei vulcani di Islanda? Benché il libro di Leonardo Piccione non rientri né nella narrativa né nella collana The Passanger, avevo colto la novità intrinseca di quel genere di opera che riusciva a raccontare un luogo attraverso le storie delle persone – in questo caso, personalità legate all’Islanda e seguendo la mappa vulcanica dell’isola, senza definire itinerari turistici.

Allo stesso modo, The Passanger – Grecia è tutto fuorché una guida di viaggio. È molto di più: un’indagine sul paese europeo più fortemente toccato dalla crisi economica, quindi un’inchiesta; è il racconto del rapporto dei greci tra loro, tra i greci e lo Stato, tra i greci e i migranti siriani, con i turchi; è la spiegazione di come Atene sia tanto cambiata nel corso degli anni, di come Salonicco divenne la più grande città ebrea d’Europa e di come l’identità ebraica si è andata (tragicamente) perdendo; è la rivelazione che il souvlaki e il sirtaki hanno poco a che vedere con la tradizione, che il cinema greco riesce in modo efficace a esprimere le contraddizioni di un popolo tanto ospitale verso lo straniero quanto intimamente aggressivo e adirato.

Perché leggere The Passenger – Grecia

Hai il coraggio di cambiare prospettiva sulle cose? Se sì, allora The Passenger – Grecia è una lettura che ti darà tanto, in termini di informazioni e spunti di riflessione, soprattutto se di un paese ti interessa ogni suo aspetto.

Ma, ripeto, devi essere disposto a guardare le cose diversamente, in meglio o in peggio, a seconda dei casi. Per me la Grecia coincide ancora con una mia personalissima immaginazione, la quale non si sovrappone nemmeno in minima parte con la rappresentazione che tanti altri se ne fanno – Grecia = enorme villaggio turistico ora per coppie, ora per single, qui per famiglie, lì per omosessuali.

Ecco perché la scelta di leggere The Passenger – Grecia non è stata affatto casuale. Avrei potuto leggere uno qualsiasi dei volumi della collana, perché in linea di principio non esiste un angolo di mondo di cui non desidero conoscere qualcosa di più.

Anche se ho solo trascorso una settimana a Santorini, è come se la Grecia mi appartenesse. Una settimana mi è bastata per adorarla, commuovermi nel vedere i greci ballare il sirtaki tutti insieme il venerdì sera, amare il modo in cui, sorridendo, ricordano che noi italiani e loro siamo come fratelli: “Stessa faccia, stesso sangue”. Una settimana lì mi è bastata a covare dentro di me il sogno di una vita da trascorrere fronte mare, con le vigne alle mie spalle, un piccolo orticello da curare e nessun social network a cui badare. “Datrice di lavoro di me stessa”: sarebbe più che mai vero, perché per vivere mi basterebbe lavorare con un pc e la rete wi-fi.

Poi ho scoperto che il sirtaki è solo un’invenzione di Nikos Kazantzakis e che il souvlaki è decisamente meno tradizionale del baccalà, che i greci hanno una burocrazia ancor meno efficiente della nostra, nessuno si scosta dalle porte di ingresso della metropolitana, pochi ricchissimi signori del mare e dell’industria influenzano le sorti economiche e politiche della Grecia. Peggio dell’Italia, quasi tutto molto peggio. Visitarla sì, in ogni interstizio, ma vivere in Grecia sarebbe inconcepibile.

Eppure non mi è stato sfatato un mito, infatti il mio sogno è rimasto intatto in ogni suo aspetto. C’è il racconto dell’isola di Ikaria, che non ti riporto perché ho già spoilerato abbastanza. Non nutro la stessa pulsione alla speranza a cui vanno soggetti i greci (e gli italiani), ma ho visto lo spiraglio di luce. C’è ancora posto per il mio sogno o, per restare con i piedi per terra, ho ancora la possibilità di fantasticare.

Spero che questo libro possa farti compagnia all’ombra di un albero o di un ombrellone da spiaggia. A presto,

Bruna Athena

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Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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✨ QUANDO NON SI DOVREBBE FARE, MA...✨ Diciamol ✨ QUANDO NON SI DOVREBBE FARE, MA...✨
Diciamolo, per una volta: se non infrangi almeno una volta una regola, godi solo a metà!

Infatti, qui sono in un antico borgo abbandonato del Cilento. Non ho resistito alla tentazione di visitarlo, ma mi sono presa una libertà 😛
✨ L'ESERCIZIO FISICO FA BENE DAVVERO?✨ Certo c ✨ L'ESERCIZIO FISICO FA BENE DAVVERO?✨
Certo che lo fa!

A me faceva bene moralmente due volte: in primo luogo, perché quando si fa esercizio fisico le endorfine ci fanno sentire meglio, in tutti i sensi.

A me, però, faceva bene anche uscire, prendere la metropolitana, uscire a Quattro Giornate e fare la mia lezione di #pilates facendo quattro chiacchiere con le persone.

Questa foto risale a poco meno di un anno fa, quando sono iniziate le lezioni online. Ora, siamo ancora online 🙄
@corporemovementstudio mi manchi!
✨IO POSSO ASPETTARE✨ Impazienza e fretta sono ✨IO POSSO ASPETTARE✨
Impazienza e fretta sono pessime consigliere. Eppure l'impazienza è sempre stato un mio grande difetto. 

❣️Forse sono diventata "vecchia" o forse sono una viaggiatrice/ #travelblogger di serie B, ma voglio andare dove mi porta la suggestione e senza condizioni. 

🧘Ci sarà da aspettare? Aspetto, non ho fretta. 
Non ho una realtà soffocante da cui scappare a gambe levate.

🇮🇹 Grazie a Zeus, vivo in una regione e in un paese meravigliosi. Di questo sono consapevole tutti i giorni, non solo nelle occasioni in cui devo fare parte del coro e muoio dalla voglia di ottenere popolarità grazie a un libro.
🌿 BEVIAMOCI SU! 🌿 Beviamoci su, perché dell 🌿 BEVIAMOCI SU! 🌿
Beviamoci su, perché delle lamentazioni sono stufa da 12 mesi.

🍷Mi godo una Pasqua rilassante, in compagnia del mio vino preferito: l'Amarone di Valpolicella ❤️ - nelle Storie vi mostro la bottiglia.

🥧 Tra un po' sapremo se la mia prima pastiera - non classica, va detto - è venuta bene.

🌸💮 Per tutto il resto, che ogni giorno abbiate un'ottima ragione per rinascere!
✨ C'È MA NON SI ✨ Io dico che la storia del # ✨ C'È MA NON SI ✨
Io dico che la storia del #Molise che non esiste ha stufato.

Ha stufato almeno quanto tutti quei ritornelli che ci sentiamo dire, nel corso della vita:

- Ma sei sempre in giro? ~ Tempi belli di una volta!
- Sei troppo magra, mangia di più! ~ Non ingrasso, tiè!
- La vita non si impara dai libri! ~ All'università della Vita ti hanno detto che chi nasce s*****o, pure se ci metti il rum, non diventa babà?
- La filosofia è quella cosa con la quale e senza la quale si rimane tale e quale! ~ No, Maria: io esco!
- Si è sempre fatto così ~ Disse la 🐒, dall'alto della sua casa sull'albero.

E chissà quante altre cose vi sentite dire, nevvero? 

📌 Lago di Castel San Vincenzo ❤️
"Ogni amore procede dal vedere: l'amore intelligib "Ogni amore procede dal vedere: l'amore intelligibile dal vedere intelligibilmente; il sensibile dal vedere sensibilmente." ~ Giordano Bruno

Credo che non esista Amore in cui non ci sia un lucidissimo coinvolgimento dei sensi.
È l'equilibrio che dà armonia.

📌 E con un pensiero un po' filosofico, vi mostro il Lago di Telese: sensibilmente un piccolo idillio nel Beneventano 🤩
✨ Perdonate le spalle✨ Le pose "instagrammabil ✨ Perdonate le spalle✨
Le pose "instagrammabili" e io abbiamo una relazione complicata. E voi?

Banalmente, in alcuni atteggiamenti mi sento ridicola e allora mi assesto come più mi va, cioè come mi fa stare a mio agio. Infatti, non c'è foto peggiore se non quella in cui il disagio traspare dalla nostra faccia 😁

📌 Qui sono in Basilicata, presso i Laghi di Monticchio. In questa area vulcani, tanta acqua e tanti vino🍷

Ad ogni modo, è chiaro che di peripezie per IG non ne faccio. E, a dirla tutta, "instagrammabile" è terribile 😂
✨IL MIO PEGGIOR DIFETTO✨ Vi hanno mai chiesto ✨IL MIO PEGGIOR DIFETTO✨
Vi hanno mai chiesto qual è, secondo voi, il peggior difetto che possedete?

Rispondo sempre che il mio è la timidezza, che non è da confondersi con l'essere insicuri. 

La timidezza rende difficile l'approccio, ma se si è convinti di sé, delle proprie scelte e del proprio valore, si supera.

Forse noi "malati" di timidezza siamo solo amanti dell'effetto sorpresa 😃

E adesso, a voi la parola.
✨KEEP ON ROCKIN' IN A FUZZY WORLD✨ Cosa signi ✨KEEP ON ROCKIN' IN A FUZZY WORLD✨

Cosa significa "fuzzy"?
La parola possiede due accezioni: può significare "sfumato" oppure "vago".

Cos'è un Fuzzy World? Un mondo dove abbondano le sfumature, di ogni colore. È un mondo in cui ha più importanza leggere tra le righe, intendere il sottotesto, cogliere il non detto.

A me piace il Fuzzy World, ma talvolta ho la necessità di scegliere: bianco oppure nero. Accade nelle scelte importanti della vita, per i cambiamenti radicali, nelle relazioni. Soprattutto nei rapporti umani, ci sei o non ci sei, anche a distanza. 

Affetto e stima non vogliono sfumature.

📌Perissa, Santorini: dove il mondo è bianco come le case, azzurro come le acque, rosso come il tramonto.
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