Orgosolo e i murales, il territorio aspro e selvatico che circonda la cittadina, le donne con le gonne lunghe, capre e asini che abitano il paesaggio, i nuraghi che lo adornano: questo è un assaggio della Barbagia. E per adesso, questa area della Sardegna centro-orientale è una di quelle che più mi affascinato.
Ma oggi, desidero in particolare parlarti di Orgosolo, la città dei murales. E credimi se ti dico che la street art di Orgosolo è davvero pregevole, soprattutto per i temi che affronta.
La città dei murales: Orgosolo
L’anima selvaggia della Sardegna: Orgosolo e il Supramonte
Forse conosci, almeno di fama, il film Banditi ad Orgosolo: oggi ti porto proprio in quella Orgosolo. Ci tengo a fare una premessa importante: come sempre, nel racconto sarò sincera – come sempre! -, ricordando a te che leggi che sono una persona che si sforza di fuggire dai pregiudizi in ogni occasione.
Nutro nei confronti della Sardegna e dei suoi abitanti profondo rispetto, lo stesso che nutro per tutti gli italiani, dal tacco a salire. Detto questo, è chiaro che le impressioni avute durante la visita ad Orgosolo sono molto personali e che in alcun modo hanno influito, in negativo, sulla mia considerazione della Sardegna – qualora non lo si fosse capito, è una regione che amo follemente.
Fatta la premessa, affermo che l’atmosfera della Barbagia è diversa da quella che si respira a Cagliari o a Palau. La Barbagia è una vasta regione storica centro-orientale della Sardegna, attualmente compresa nella province di Nuoro e Sud Sardegna. Orsogolo si trova nel Supramonte, il grande altopiano a ridosso della bellissima costa tirrenica. È una zona dell’isola che richiederebbe diversi giorni di permanenza per essere esplorata. Montuosa, aspra e primitiva, la Barbagia è forse una parte di regione che davvero riesce ad accontentare viaggiatori e vacanzieri di vario genere. Spiagge incantevoli, cale e grotte marine inaccessibili, siti archeologici, trekking avventurosi, buon cibo e ottimo vino: a tutti gli effetti, qui c’è tutto.
Sopra ogni cosa, qui si sente nell’aria l’odore di quella primitiva, sanguigna e orgogliosa Sardegna delle donne con le lunghe gonne nere e dispute familiari. Be’, le donne molto anziane con la gonna lunga nera e i capelli intrecciati nella crocchia le ho viste davvero!
Orgosolo: i murales
Orgosolo è famosa per i suoi murales, comparsi in città a partire dagli anni ’60. In sé non possiede particolari attrazioni, così le variopinte opere delle sue case sono la vera ragione per cui i turisti sono attratti dalla cittadina. Nel corso dei decenni, numerosi artisti sono riusciti a fare di Orgosolo una galleria d’arte a cielo aperto.
La street art va molto di moda, attualmente, e se ne vedono esempi davvero pregevoli in tante altre città italiane ed europee. Ho apprezzato dei murales di Orgosolo sia la maestria nella realizzazioni sia la vastità delle tematiche trattate. Mi hanno colpito i messaggi espressi, l’attenzione ai problemi sociali di questa epoca. L’attenzione degli artisti si è concentrata su temi storici della Sardegna, dell’Italia tutta e anche della scena mondiale.
Non mancano riferimenti espliciti allo spirito indipendetista e alla storia di questa terra meravigliosa che è la Sardegna. Il mio murales preferito è quello che vedi come copertina dell’articolo: mi ricorda un po’ la Guernica di Picasso. Mi piace molto anche la Sacra Famiglia che fugge in Egitto, che vedi qui sotto, e la citazione di Einstein, che non ho pubblicato qui, bensì sul mio profilo Instagram.
Benché abbia visitato Orgosolo in pieno mese di agosto, ho notato pochi turisti in giro a parte noi. Questo a suo modo è curioso, ma ho preferito così: non amo la folla. D’altro canto, mi è sembrato di avvertire su di me l’attenzione degli abitanti, per lo più uomini – quelli che si vedevano per strada. In altre parole, mi è sembrato di essere davvero la forestiera a cui veniva chiesto “A chi appartieni?” con sguardi un po’ troppo incuriositi.
È stato molto difficile anche trovare un posto carino in cui cenare. Erano aperti pochi locali, di cui nessuno in cui si potesse assaggiare un piatto tipico realizzato come si deve. Per fortuna siamo riusciti a trovare posto all’Agriturismo Supramonte, che si trova a qualche chilometro di distanza dal centro della città ed è anche un camping. Ci è andata bene perché abbiamo prenotato in tempo: se avessimo esitato anche di un quarto d’ora ci avrebbero letteralmente lasciati fuori.
L’Agriturismo Supramonte è molto gettonato tra le persone che sono di passaggio ed è sempre pieno di campeggiatori, mi sa che è l’unico nel raggio di diversi chilometri. Tutto è bene quel che finisce bene, siamo riusciti anche a mangiare salumi e formaggi tipici sardi, con mia grande soddisfazione! Se ti trovi nei dintorni, considera di pranzare o cenare lì, ma chiama molto prima per prenotare!
Ad ogni modo, la nostra avventura in Barbagia non è finita qui. Presto ti racconterò di Dorgali e Cala Gonone. A presto e…enjoy Sardinia!
La Sardegna mi ha sempre dato l’idea di avere tantissime differenti realtà al suo interno ed il tuo racconto me lo conferma. E’ comunque da esplorare tutta per conoscerla in tutte queste sue sfaccettature.
Sì, è così: meriterà tanti ritorni
Che bello questo articolo, Bruna. Io ho una perversione per la street art, la ritengo una forma di arte superiore. E mi piace molto sapere che anche la Sardegna ne sia piena, del resto si pensa sempre a questa isola per il mare e l’entroterra e invece ha molto di piú da regalare!
Non conosco gli altri posti, purtroppo; comunque Orgosolo è notevole, da questo punto di vista.
Ma è favoloso questo paese, devo assolutamente andarci. Ha un nome particolare, che è gia un programma, ma i murales sono fantastici. Grazie grazie x avermelo mostrato.
Tutta la Sardegna è fantastica
Quei murales sono veramente bellissimi! La street art mi piace molto!
Devi andarci!
Ho una vera malattia per i murales e, udite udite, non sono mai stata in Sardegna. Ci vorrei andare e penso che adesso che so dei murales, un giretto da quelle parti dovrò proprio farmelo. Grazie del post e degli “avvertimenti”.
🙂
Che belli questi murales… Ho sentito nominare Orgosolo da quando sono piccola perché mio padre é di un paesino affianco, ma non conoscevo questa sua particolarità. Molto interessante ♥️
L’interno della Sardegna è un qualcosa che vorrei scoprire davvero. Soprattutto la Barbagia. Mi attira moltissimo il loro dialetto (che credo sia addirittura classificato come lingua).
Sì, se non erro è una lingua. In Barbagia vogliamo tornarci!
Giro il mondo a fotografare streetart… e qui abbiamo queste opere bellissime!! ci devo assolutamente andare!!
Andai ad Orgosolo nel 1986 da bambina con i miei genitori. Ricordo ancora i murales e soprattutto mia mamma che era “spaventata” dal posto..o comunque io la percepivo così, con i miei occhi di bimba di sei anni. Ricordo gli uomini seduti in strada e un’aria un po’ “strana”.. ma sicuramente autentica!
Hai proprio ragione.. questi murales sono davvero belli quanto vari i temi proposti 🙂
Bellissimo post!
Mi piacerebbe vederli dal vivo 😉
adoro la Street art e in questo posto andrei anche domani! 🙂 peccato, non sono mai stata in Sardegna! 🙂
Ah, c’è una bella varietà: te la consiglio!
Dev’essere un posto davvero particolare! Certo non è molto bello sentirsi così osservati, ne avevo già sentito parlare in questo senso!
Ehehehe tira aria di “paese”, però si può stare tranquilli.
La street art sta veramente riqualificando e aumentando il valore di paesi e quartieri atrimenti abbandonati.
https://wordpress.com/post/cuorilievi.org/497 ti ascio il link a un mio articolo su Miami, dove il quartiere di Wynwood è diventato una delle principali attrazioni della città. Anche a Mantova, nel quartiere disagiato di Lunetta, stanno comparando bellissimi murales
Uh mannaggia, a saperlo prima: sono stata a Mantova a febbraio!
Che bel modo di colorare questo paese! Merita una visita
Wow, questo posto potrebbe decisamente piacermi! Adoro la street art, soprattutto quando così “rustica” e genuina 🙂
Che bello deve essere. Io adoro i murales. Danno un tocco di vita ovunque li facciano.
Che belli questi murales e poi la dritta dell’agriturismo mi mette voglia di partire subito per la Sardegna, alla scoperta dell’entrottera.
E a chi lo dici: io mi imbarcherei all’istante!
Con il tuo post mi hai fatto tornare indietro nel tempo. Ho visitato Orgosolo tanti anni fa, in occasione di un Capodanno e l’ho fatto in compagnia di amici sardi. E’ stata un’esperienza davvero suggestiva!
Bello! Secondo me essere accompagnati dai locali è decisamente meglio!
Io ho amato tantissimo Orgosolo, ha un fascino unico secondo me. Spersa in una zona aspra di monti, ma ricoperta d’arte. Una vera meraviglia!
Tutto lì, in zona, ha un fascino tutto particolare!
Sono passata di sfuggita da Orgosolo la scorsa estate, ma mi sono ripromessa di tornarci ed assaporarmi questa zona con più calma e tempo. Merita davvero tanto e, come dici tu, si tratta di una zona tra le più autentiche del territorio sardo!
Molto interessante! Come sai, ti ho seguita su Instagram e trovo che questi murales siano diversi dai soliti murales (come ho detto varie volte, la street art mi ha un po’ scocciato, anche perché non tutto è bello). Qui è magnifico che storie e colori si mescolino con lo spirito del luogo
Sono murales socialmente e culturalmente “parlanti” 😀
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