Quando mi si chiede cosa vedere a Napoli, Sant’Anna dei Lombardi figura sempre tra le opzioni che sento di consigliare. Il complesso monumentale è tra i più prestigiosi della città e dubito sul fatto che possa lasciarti nell’indifferenza. In questo blog post, desidero parlartene. L’ho visitato diverse volte e l’ho fatto sempre con molto piacere. Sono diventata un’affezionata.
Sant’Anna dei Lombardi a Napoli
Sant’Anna dei Lombardi fu fondata nel 1411, con il nome di Santa Maria di Monteoliveto. Tempo dopo, fu intitolata a Sant’Anna e venne ceduta all’Arciconfraternita dei Lombardi, nel XIX secolo.
Scoprii Sant’Anna dei Lombardi tanti anni fa. Fu una sopresa immensa. Ci sono tornata diverse volte, per completare la visita del complesso, oggi accessibile al pubblico in gran parte delle sue aree. Sant’Anna dei Lombardi è il Rinascimento toscano a Napoli. Come perdere la visita?!
Come è successo a tanti luoghi storici della città, ha una storia molto complessa. Una storia in cui si sono incrociate le vite di alcuni artisti e dei nobili napoletani: le abilità di scultori e pittori al servizio (soprattutto) delle intenzioni aristocratiche hanno reso le chiese monumentali quel che sono oggi. Proprio come vale per il Complesso di Donnaregina.
Cosa vedere a Sant’Anna dei Lombardi?
- la chiesa, con le cappelle rinascimentali;
- il Compianto sul Cristo morto;
- la sagrestia di Giorgio Vasari;
- la Cripta degli Abati nell’ipogeo.
Le cappelle rinascimentali
In sé, la chiesa è poco estesa. Ciò non rende le cappelle delle navate laterali meno attraenti. Tutt’altro! Le più pregevoli sono la Cappella Piccolomini e la Cappella Correale Mastrogiudice. La prima ha anche ospitato un’opera del giovane artista Jago, Muscolo minerale.
Invece, la seconda vanta la presenza di un’opera giovanile di Michelangelo, un putto. Bellissime, senza ombra di dubbio. Devo però dire che resto sempre particolarmente colpita dal sorriso un po’ ironico della Madonna dell’affresco di una delle cappelle di sinistra.
Il Compianto sul Cristo morto
Ed ecco una delle particolarità di Sant’Anna dei Lombardi, un’opera che mi aspetto possa essere valorizzata anche meglio di come lo è adesso. Considerato il bel lavoro che ParteNeapolis ha fatto e sta facendo per il complesso, sia inteso: il mio non è un rimprovero, affatto. Sono sicura che tutto sia perfettibile, sempre e un passo alla volta. Insomma, sono fiduciosa nel fatto che si farà anche altro. Ma vengo al punto, adesso.
Il Compianto sul Cristo morto è un gruppo scultoreo realizzato da Guido Mazzoni. Non va confuso con il Compianto di Niccolò dell’Arca, che si trova a Bologna. Quando ho visto l’opera di Mazzoni per la prima volta, mai e poi avrei detto che si trattasse di una realizzazione del 1492.
Il realismo che la caratterizza è tale da far pensare a un’opera contemporanea, di grande impatto per il pathos che sprizza dall’espressione di ogni volto scolpito. Forse, oggi, siamo anche fin troppo assuefatti alle immagini d’impatto, a quel sensazionalismo social che ha pure iniziato a venirmi a noia. Agli occhi degli uomini del Rinascimento, le statue del Compianto dovevano sembrare animate. Per noi, oggi, lo sono altrettanto.
La Maddalena sembra essere proprio il pezzo forte del gruppo, anche se ogni statua presenta dettagli davvero raffinati. Ad esempio, il Giuseppe d’Arimatea porta gli occhialini al collo, che a tutti noi sembrano un fischietto, a una prima occhiata.
La sagrestia di Giorgio Vasari
La sagrestia del Vasari è chiaramente la più grande meraviglia di Sant’Anna dei Lombardi. L’ho scoperta accidentalmente, quasi. Era un periodo in cui la chiesa apriva di rado e chi mai avrebbe potuto immaginare di ritrovarci un sala così affrescata, in ottimo stato, con pannelli lignei raffinatissimi (di Fra’ Giovanni da Verona)?
Strabuzzai gli occhi. Ma li strabuzzo sempre, a dire la verità. A naso all’insù, mi piace soffermarmi sulle figure di spicco di questa piccola Cappella Sistina napoletana: le virtù cardinali. Anche la sagrestia ha ospitato un’opera di Jago: Reliquia.
La Cripta degli Abati
Nell’ipogeo, è finalmente visitabile la Cripta degli Abati. Questo luogo è da ricondurre dall’usanza di far scolare i cadaveri, per purificare l’anima dal corpo. Come il nome dice, qui venivano collocati solo i corpi di personalità di spicco dell’ambiente ecclesiastico.
Il luogo è tanto macabro quanto affascinante, e forse è merito anche degli affreschi che riproducono un contesto cimiteriale, ma ameno. Una novità introdotta durante l’estate del 2022 è l’esperienza interattiva 48 Corpo svelato in realtà aumentata. L’esperienza è stata costruita attorno alla storia di un personaggio che è realmente esistito e ha vissuto a Napoli: Bernardo Tanucci. Altro non ti dico, altrimenti che gusto c’è!
Orari, prezzi e come arrivare
Sant’Anna dei Lombardi si trova a Piazza Monteoliveto, poco oltre Piazza del Gesù Nuovo. Questo vuol dire che dopo aver visitato il Complesso monumentale di Santa Chiara, non ti resta che venire qui! Ad ogni modo, raggiungi facilmente Sant’Anna dei Lombardi:
- con linea metro 1, fermata Dante oppure Toledo;
- con linea metro 2, fermata Montesanto.
In entrambi i casi, il tratto di strada da percorrere a piedi è brevissimo. Per quel che riguarda la visita, ecco gli orari e le tariffe del biglietto d’ingresso:
- lunedì – sabato 9:30-18:30 e domenica 12:30-17:30 – i gruppi devono prenotare;
- biglietti: intero 6€ , con ipogeo 8€ (ridotti a 4€ e 6€ per under 26, studenti, giornalisti, insegnanti, possessori di Campania Artecard).
Per ulteriori informazioni su convenzioni e prenotazioni per gruppi, ti rimando al sito ufficiale del complesso. Per tutto il resto, spero che a guidarti siano solo la curiosità e l’amore per l’arte. A presto,
Bruna Athena
Aggiornato a 01/2023
Mi chiamo Bruna Picchi e sono web copywriter, content designer e social media strategist. Il Mondo di Athena è lo spazio digitale in cui condivido pensieri sulla comunicazione digitale, esperienze di viaggio e l’amore per la letteratura.
Se non scrivo, allora leggo. E se non leggo, allora scrivo.
Ciao sono il responsabile marketing di S. Anna dei lombardi ,Vincenzo Radicella.
Grazie per quest’articolo molto bello per foto e contenuti.
Volevo chiederti se potessi essere interessata anche ad aiutarci a raccogliere fondi tramite il 5X1000 che utilizzimao per restaurare le opere.
mio numero e’ 3487902300
Grazie
Ci vedremo presto!