Puoi integrare il piano editoriale con le rubriche. Esse ti aiutano a tenere aggiornato il blog, a stringere relazioni migliori con i lettori e i blogger, a far conoscere meglio qualcosa di te.
Il blog è una creatura digitale che richiede tanta energia. Quando hai deciso di aprirne uno, devi essere disposto a starci dietro sempre, qualunque cosa accada. Abbiamo affrontato il discorso anche nell’ultimo articolo sul piano editoriale d’emergenza.
Ancora una volta il tema di questo articolo è il piano editoriale, ma adesso desidero condividere con te le quattro buone ragioni per arricchirlo di rubriche.
Il piano editoriale e le rubriche
Che cosa sono le rubriche? Le rubriche sono contenuti da pubblicare con cadenza settimanale o mensile. Riguardano un tema correlato alla tematica centrale del tuo blog o, addirittura, un tema poco affine.
Lo so cosa stai pensando. Ti starai chiedendo come mai sia disposta ad aprire a temi non affini, visto che ci tengo molto alla coerenza del piano editoriale. Se sei perplesso, lo capisco. Ti assicuro, però, che esiste una ragione per contemplare una simile soluzione, nel caso.
Trovo che la creazione di rubriche sia un modo efficace sia per pubblicare più contenuti ed essere sempre presenti sia per stringere relazioni migliori con i lettori e i colleghi blogger.
Le rubriche vanno intese come appendici del blog, una porta secondaria attraverso cui i tuoi lettori possono accedere al tuo “universo”.
È per questo che credo che, in fondo, ogni blog dovrebbe avere delle rubriche.
Quattro buone ragioni per creare le rubriche
Anche se sono contenuti secondari, le rubriche non sono una sciocchezza e vanno curate. Prima di mandarne online una o più, prepara un calendario. Se ti muovi alla cieca la rubrica non viene seguita e per te sarà stata solo una perdita di tempo. Per cui, se hai deciso che la tua rubrica deve uscire due volte al mese, la rubrica deve andare online due volte al mese. Su questo non ci deve cadere nemmeno una goccia di pioggia.
Detto questo, perché sono utili? Cerco di essere chiara e sintetica, quindi ecco le 4 ragioni per integrare le rubriche nel piano editoriale:
- Community – Il lavoro e la dedizione di un blogger non hanno senso senza i lettori, non trovi?Anche se il tuo dovesse essere solo un blog personale, non avresti soddisfazione nel cantartela a suonartela da solo. Pubblicare costantemente e raccontare storie – di qualsiasi genere – fa in modo che attorno a te si crei una community. Sta a te tenertela stretta, ossia fidelizzare i lettori. Le rubriche ti offrono un’opportunità in più per fare questo. In tal senso, funzionano bene gli articoli a tema correlato. Torno a farti l’esempio, poiché è il mio caso, del travel blog. L’appuntamento mensile con le recensioni di libri mi aiuta a interagire con il gruppo di viaggiatori che ama leggere. Restando in ambito travel, una rubrica affine potrebbe essere dedicata alla fotografia oppure alle recensioni su prodotti che sei solito portare con te in viaggio (zaini, valigie, scarpe da trekking, ecc);
- Personal branding – Con le rubriche puoi ritagliarti un ulteriore spazio per parlare di te, proprio aprendo il blog a un off topic. Che senso ha? Fai personal branding e mostri di te un’immagine più vicina alla realtà: non sei solo un viaggiatore, un fotografo o un appassionato di cucina. O sbaglio? Racconta qualcosa di te e dei tuoi interessi con leggerezza, creando l’occasione per aprire il dialogo con i lettori. In questo modo, li avvicini a te e fondi la tua reputazione online anche su altri aspetti della tua vita.
- Crisi di settore – Di questo ne ho parlato nell’articolo sul piano editoriale d’emergenza, ma mi ripeto. Metti il caso che, per varie ragioni, tu non possa aggiornare il blog con contenuti nuovi sul tema centrale. In questa situazione, le rubriche ti salvano le ciapet!
- Guest blogging – Il guest blogging è una pratica del tutto lecita per ottenere buoni backlink, ossia link al tuo blog provenienti da siti come il tuo (fatti per bene, ovviamente). Cosa si fa, dunque? Puoi aprire uno spazio a interviste o articoli scritti da altri blogger, in cui inserire i link ai loro blog. A te viene restituito il favore, per cui sei poi ospitato in un altro blog. Spiegata in questo modo è un do ut des, e tutto sommato è così. D’altra parte, il mio consiglio è di coltivare una buona relazione con chi, poi, fare lo scambio. Sono convinta che bisogna nutrire stima e fiducia nei confronti delle persone che ospiti e ti ospitano. In altre parole, il guest blogging dovrebbe essere qualcosa di molto spontaneo, che ha anche un effetto positivo sull’andamento del sito web.
In sintesi, queste sono le mie quattro valide ragioni per arricchire il piano editoriale con le rubriche. Ti ho convinto ad aprire una o anche di più? Dimmi cosa ne pensi. A presto,
Bruna Athena