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Home » Viaggi » Italia » Piemonte » Tour del Liberty a Torino
Piemonte

Tour del Liberty a Torino

Bruna Athena Gennaio 24, 2021 Leave a Comment 194 Views
tour torino liberty

Nell’Italia a zone, continuano i tour turistici da casa: è arrivato il momento di scoprire la Torino Liberty.

Desidero riportarti a Torino, questa volta per scoprire i più bei palazzi in stile Liberty. Se già sei stato in città, non puoi non averne notato la presenza!

Scopri Torino Liberty

  • Cenni storici: il Liberty a Torino
  • Borgo San Donato
  • Cit Turin
  • San Salvario
  • Lungo Po e collina

Torino Liberty, un tour da divano

Credits: Pixabay

La presenza dello stile Liberty a Torino è abbastanza evidente. Almeno dal mio punto di vista, la città dà il meglio di sé proprio nell’architettura che le conferisce l’eleganza che me la fa amare visceralmente.

Questo tour di Torino Liberty, però, non è il frutto dei miei precedenti viaggi in città. È stata Chiara di ImmaginaTorino a portarmi di nuovo per le sue strade, raccontando la storia di alcuni delle più belle architetture in stile Liberty, appunto. È stato rigorosamente un tour da divano, ma spero tanto di ripetere l’esperienza dal vivo e fare tante fotografie.

Come sempre faccio, non ti racconterò tutto tutto, perché altrimenti ti priverei un po’ del piacere della scoperta. Mi piace suscitare curiosità!

Cenni storici: il Liberty a Torino

Quando e come nasce lo stile Liberty? Dobbiamo risalire agli anni ’70 dell’Ottocento, quando Arthur Liberty apre il suo magazzino a Londra, raccogliendo una varietà molto ampia di oggetti: decorazioni, arredi, tappezzeria e così via.

Lo stile Liberty investe ben presto tutti gli ambiti dell’arte e della moda, caratterizzandosi per le forme antropomorfe, zoomorfe e floreali dalle linee molto morbide. È uno stile che rifiuta di ispirarsi al passato, ma vuole imporsi come orientamento artistico di rinnovamento globale, quindi del tutto nuovo.

Pixabay

Dopo l’Esposizione Internazionale di Parigi dell’anno 1900, dove vengono esposte le linee guida del movimento, a Torino si inaugura la prima esposizione d’arte dedicata al Liberty. È il 1902 e il Parco del Valentino ospita i padiglioni di tanti paesi europei: Belgio, Francia, Germania, Danimarca, Ungheria e molti altri.

Per Torino, che non è già più capitale d’Italia, l’esposizione è l’occasione per riacquisire visibilità e pregio culturale. Attorno alla città, ruotano alcune personalità di spicco del Liberty, tra le quali Pietro Fenoglio, primo fra tutti, e Raimondo D’Aronco.

Come ti dicevo, il Liberty riguarda fin da subito anche la moda. A Torino, le sarte di atelier, chiamate anche caterinette, cuciono gli abiti femminili che alla figura donano la forma a fiore tipica dello stile.

Detto questo, iniziamo la nostra passeggiata.

Borgo San Donato

A nord di Piazza Statuto e a pochi passi da Porta Susa, c’è Borgo San Donato. Nel periodo di maggiore diffusione dello stile Liberty, il quartiere viene chiamato “borgo dei dannati” perché abitato da una classe operaria impegnata in turni di lavoro lunghissimi.

L’esempio più noto di architettura Liberty, ad opera di Fenoglio, è proprio Casa Fenoglio – Lafleur, sito a C.so Francia – l’unico che ho visto dal vivo, ad ora!

Casa Fenoglio, Wikipedia

Il villino è stato pensato da Fenoglio per sé e la sua famiglia, ma da loro non è stato abitato. Esso rispecchia pienamente le caratteristiche dell’architettura Liberty: la mescolanza di ferro battuto e litocemento, la presenza del bovindo – un elemento architettonico che sporge verso l’esterno; decorazioni che si concentrano nella parte alta dell’edificio e nei pressi dei balconcini; vetrate policrome incastonate nel legno; infine, l’ingresso interno del palazzo con porta in legno e vetro.

Una curiosità: Pietro Fenoglio è solito firmare le sue opere realizzando un motivo a sfere con il ferro battuto. Ovunque trovi le tre sfere, sai che lì vi è la mano di Fenoglio.

Cit Turin

Palazzo della Vittoria, Wikipedia

Cit Turin confina con il borgo di San Donato e pure è ricco di esemplari architettonici in stile Liberty di grande valore: Casa Florio, Casa Rigat, Casa Tasca, Palazzina Masino, la Casa del Faro, il Palazzo della Vittoria e Villino Rabi.

Casa Florio è pensata per essere casa da reddito. Realizzata dagli architetti Ricco e Bellini, presenta una facciata decorata con bellissimi intrecci a graffio, via via più articolati dal basso verso l’alto, leggermente in rilievo e in finta pietra. Il portoncino, naturalmente, è in ferro e legno, con motivi a fiori.

Casa Masino sembra quasi poco Liberty, se lo stile non fosse “tradito” dalla presenza di due inusuali figure zoomorfe: le sfingi.

A metà Corso Francia è situato Villino Rabi, un’altra opera di Fenoglio, commissionata dal Cavaliere Michele Rabi, al tempo presidente Conduttore dei Fondi Agricoli. Oggi Villino Rabi è sede dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Torino.

Portale del Palazzo della Vittoria, Wikipedia

Un esempio davvero notevole di Liberty è il Palazzo della Vittoria, conosciuto anche come Casa dei Draghi. Situato sempre lungo Corso Francia, l’edificio non è in stile Liberty puro, poiché tende al neogotico. Infatti, a guardarla attentamente noti il bovindo, ma le vetrate incastonate nel legno non sono policrome né a fiori. Tuttavia, il meraviglioso portale manifesta il tocco Liberty, grazie alla presenza dei draghi che danno nome ufficioso al palazzo.

L’edificio fu commissionato dalla famiglia Carrera in onore della vittoria italiana nella Grande Guerra ed è per questo che è noto come Palazzo della Vittoria.

Curiosità: mi è stato detto che all’interno del palazzo sia stata girata una scena di un film italiano con Marcello Mastroianni. Indovina quale 😛

San Salvario

Pare che San Salvario sia o sia stato un quartiere problematico di Torino. Comunque stiano le cose, qui anche si trovano almeno due esemplari architettonici in stile Liberty: Casa Maffei e Casa Bellia.

Casa Maffei presenta graziosissimi balconi in ferro battuto, non centrate rispetto al portale d’ingresso. In alto, trovi sinuose figure di donna. La sua realizzazione risale al 1884, è un Liberty un po’ acerbo.

In questo quartiere, presso Via Argentero, si trova un’opera a parer mio bellissima di Pietro Fenoglio. Si tratta del Portone del Melograno, in legno e ferro battuto, decorato con alberi e frutti di melograno, incorniciati in una coda di pavone.

Lungo Po e collina

Villa Scott, Wikipedia

Al confine tra il Parco del Valentino e Italia 61, non lontano dal comprensorio della Fiat, c’è Villino Kind. È una sorta di chalet da città, voluto da Adolfo Kind, ingegnere svizzero a Torino per lavoro e abile sciatore. Oltre a commissionare la realizzazione del villino, Kind fonda il primo sci club italiano.

Finalmente giungiamo in una delle case Liberty più famose di Torino: Villa Scott. Il complesso, che comprende anche un bel giardino a quanto pare, attualmente non è visitabile e dei suoi interni non si sa praticamente nulla. Per qualche tempo ha ospitato un gruppo di suore, ma ora è abitato da privati. Si trova tra il borgo medievale del Valentino e il Museo della Montagna – altra opera di Fenoglio. È un edificio un po’ eclettico, per lo più Liberty, ma con elementi barocchi.

Altra curiosità: anche Villino Scott è stato utilizzato da un regista italiano per delle riprese. Sai per quale film? Ti offro un piccolo aiuto: si tratta di un film horror…

Il nostro tour termina qui. Probabilmente a Torino c’è tanto altro di Liberty, ma sarebbe stato impossibile per Chiara parlare di tutto, come per me di scriverne.

Spero che questa carrellata di Liberty ti abbia stuzzicato la curiosità, perché con me il tour da divano lo ha fatto! A presto,

Bruna Athena

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Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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Thailandia, Cambogia, India? No. Ischia 😃 Quel Thailandia, Cambogia, India?
No. Ischia 😃

Quel che si vede in questa foto, in ordine sparso:
1. le particolarità di un luogo bellissimo: i Giardini La Mortella, di Forio d'Ischia, in cui sono conservate specie di piante provenienti da ogni luogo del mondo;
2. la mia assoluta incapacità di trovare l'obiettivo con gli occhi - e di certo non c'era una folla di paparazzi a catturarmi 🤣
3. lo stato perenne di ribellione dei miei capelli 😅 - la guerra è persa, hanno vinto loro!

Quel che non si vede è quanto mi fossi irritata con il conducente, scortese, dell'autobus che ci ha portati nei pressi dei giardini 🤬

Detto ciò, conoscete i Giardini La Mortella? Si trovano nei dintorni del parco termale Negombo e della bella spiaggia di San Montano 😍
🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acqui 🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acquisito il dato: mi sono data alla musica! 

🧐 Non mi importa tanto sbandierare il fatto ai quattro venti, quanto fare una riflessione.

🤦Talvolta accantoniamo alcuni desideri, forse perché cadiamo in trappola dei "non è il momento", "non ho tempo", "alla mia età?"

🎵 Anche se non ho molto tempo, perché gli impegni sono tanti, anche alla veneranda età di 35 anni, ho deciso di cimentarmi nello studio del flauto traverso.

😎 Non è stata una scelta improvvisa, perché lo volevo fin da bambina. Perché non l'ho fatto prima? Perché sono caduta nelle trappole. Poi ho semplicemente smesso di desiderare e ho iniziato a realizzare, in barba a tutti i "non è il momento". 

Quando è il momento? Quando lo voglio 😉
Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad approfittare della zona gialla per ritornare in centro.

In queste settimane, ho avuto l'occasione di visitare Villa Pignatelli Cortes e rivedere Sant'Anna dei Lombardi. La prossima settimana avrei voluto, finalmente, visitare le @catacombedinapoli (il complesso di San Gennaro, a Capodimonte). Ragà, pazienza! 

Tra questi alti e bassi farò tutto il possibile per vivere la città e raccontarla. Ormai da mesi, tutta la Campania è ospite d'onore nel blog. 
Non credo che vi dispiaccia 😜
Un desiderio enorme?
Visitare Procida prima che io prenda fuoco con l'estate ☀️
Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le tappe sono le stesse 🚶

Ad esempio, mi fermo sempre ad osservare il murales di San Gennaro e Caravaggio 🎨

È lì perché, a Piazza Cardinale, siamo nei pressi del Duomo e del Pio Monte della Misericordia, in cui è custodito Sette opere di Misericordia 😍 - ancora non l'ho visto, ma lo farò!

Il murales mi colpisce per la sua ironia, decisamente partenopea.
Anche io, nell'essere un tipo un po' permaloso, faccio dell'autoironia una delle mie "armi" predilette. E qual è la vostra?
✨"Non fa per me!"✨ Quante volte pronunciamo qu ✨"Non fa per me!"✨
Quante volte pronunciamo questa frase? Talvolta lo facciamo per paura e pregiudizio, altre volte per consapevolezza.

✳️ Così come è importante abbattere il muro della diffidenza, allo stesso modo è essenziale conoscersi a fondo e comprende cosa possiamo e cosa no 🧐

✳️ Perché volere e potere non sono la stessa cosa, ma sono mescolati 😉
Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶 ☕ Ho Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶

☕ Ho preso il caffè in uno dei miei bar preferiti del centro storico, Dolce Amaro, e ho fatto anche due chiacchiere con il titolare, il signor Bruno - elegante e austero, ma cortese, di quelli che a volte pensi che a Napoli siano estinti. 

🧼 Mi sono diretta a Piazza S. Domenico, ho fatto acquisti da @kiphysaponi e anche lì mi sono trattenuta a chiacchierare.

🌟 È stato un pomeriggio piacevole, perché tutto sommato basta una parola gentile per sentirsi circondati da umani e non da estensioni dello smartphone.

In foto, di nuovo un soggetto meravigliosamente banale ❤️

["Voglio andare a Capriiiii!!!!" (Cit.)]
Vi capita mai di avere una percezione distorta del Vi capita mai di avere una percezione distorta del tempo?⏳

Ad esempio, a me Gennaio è sembrato infinito: con ironia, affermo che la prova dei suoi infiniti giorni stia nella quantità di libri che ho terminato di leggere 😂📚 - se vi interessano i titoli, li trovate nelle storie.

Nonostante sia arrivato e pure passato il periodo natalizio - sottolineo: NON lo amo -, a me pare d'aver visitato Porto Flavia l'altro ieri, cioè ad agosto 🌅😅

Mi sa che sono un po' sfasata!
Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadr Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadriano hanno parlato della TRISTEZZA.
Qual è il suo nesso con il viaggio❓

Bene, non ho fatto fatica a ripescare nella memoria un'esperienza particolare, che in principio non avrei nemmeno voluto fare. Temevo che potesse diventare irrispettosa 🤔

Parlo della visita alla favela di Donna Marta, a Rio de Janeiro. C'erano case senza intonaco, senza finestre, con tetti in lamiera. Scalette strettissime e ripide, canali di scolo a vista, bambini e animali che vi scorazzavano (allegramente) dentro 🇧🇷

Abbiamo visitato un asilo nido, fondato grazie all'impegno delle brave e oneste persone (sì, ci sono!) della favela: 8 bambini su 10 erano afrobrasiliani 😐

Ecco dove sta la tristezza, ed ecco un'altra delle tante cose che dovremmo ricordare 😉
Una foto ricordo, per un post "disimpegnato". È s Una foto ricordo, per un post "disimpegnato".
È stata una settimana piena: 

💻 ho avuto (e avrò) un bel po' di lavoro da fare; 

🏛️ ho visitato un luogo di Napoli che non avevo mai visto prima: @villapignatelli;

💅 ho ricomprato uno smalto che avevo fatto cascare a terra: il mio preferito, un roouge noir - immaginatelo sul marmo chiaro 😤;

📰 ho ripreso a leggere @la_lettura e so che è "colpa" di @recensireilmondo - lui non lo sa, ma li noto i suoi aggiornamenti sugli insetti letterari!

🎶 le esercitazioni al flauto iniziano a darmi più soddisfazione, ma c'è molto da allenarsi!

🖌️ ho scoperto che non sono la sola ad aver ripreso in mano il pennello 😍

📚 ho terminato la lettura di L'amante, di Marguerite Duras (date un'occhiata ai Gdl di @scattidallamialibreria) e ho iniziato a leggere un libro avuto in regalo per il mio compleanno, Ohio (@einaudieditore);

🍄se date un'occhiata alle storie, scoprirete che oggi ci siamo deliziati con uno dei miei piatti preferiti 😛

Aspetto che lo smalto si asciughi, poi tornerò a fracassare timpani e a leggere. Se vi va, raccontatemi i momenti più belli di questa domenica 💜
PS: Ah, naturalmente piove. Mi aspetto che a Napoli crescano le mangrovie da un momento all'altro; sì, ho portato i capelli lunghissimi!
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