• Bruna Athena
  • Viaggi
    • Italia
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Friuli Venezia Giulia
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Umbria
      • Veneto
    • Europa
      • Austria
      • Francia
      • Germania
      • Gran Bretagna
      • Grecia
      • Paesi Bassi
      • Repubblica Ceca
      • Ungheria
    • Asia
      • Malesia
      • Thailandia
    • America
      • Brasile
      • Messico
      • Stati Uniti
    • Oceania
      • Australia
  • Libri
    • Letteratura italiana
    • Letteratura straniera
    • Lettere
      • Lettera alla scrittrice
      • Lettera allo scrittore
    • Saggistica
    • Per chi ama leggere
  • Comunicazione digitale
    • Blogging
    • Social Media
  • Contattami
  • Cookie Law
  • Privacy Policy
Facebook Twitter Linkedin Instagram

Il Mondo di Athena Blog

web copywriter alla scoperta dell'Italia
  • Bruna Athena
  • Viaggi
    • Italia
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Friuli Venezia Giulia
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Umbria
      • Veneto
    • Europa
      • Austria
      • Francia
      • Germania
      • Gran Bretagna
      • Grecia
      • Paesi Bassi
      • Repubblica Ceca
      • Ungheria
    • Asia
      • Malesia
      • Thailandia
    • America
      • Brasile
      • Messico
      • Stati Uniti
    • Oceania
      • Australia
  • Libri
    • Letteratura italiana
    • Letteratura straniera
    • Lettere
      • Lettera alla scrittrice
      • Lettera allo scrittore
    • Saggistica
    • Per chi ama leggere
  • Comunicazione digitale
    • Blogging
    • Social Media
  • Contattami
  • Cookie Law
  • Privacy Policy
Home » Libri » Letteratura italiana » La frontiera spaesata, Giuseppe A. Samonà
Letteratura italiana

La frontiera spaesata, Giuseppe A. Samonà

Bruna Athena Dicembre 18, 2020 Leave a Comment 219 Views
La frontiera spaesata, Giuseppe Samonà, Exorma

La frontiera spaesata invoglia a conoscere ciò che dei Balcani non si vede. È un libro per amanti dell’arte, della musica e della letteratura, una guida sui generis per chi intende il viaggio sempre come inizio e mai come punto di arrivo.

Desidero parlarti di una delle migliori letture del 2020: La frontiera spaesata. Un viaggio alle porte dei Balcani, di Giuseppe A. Samonà, Exorma Edizioni. Il libro è un prototipo quasi perfetto di ciò che intendo per letteratura da viaggio “non classica”. È una lettura che consiglio non solo a chi ama viaggiare, e vorrebbe scoprire i Balcani, ma soprattutto a coloro che si nutrono di storia, arte e letteratura.

La frontiera spaesata

“Un viaggio alle porte dei Balcani” potrebbe un po’ trarti in inganno. La frontiera spaesata non è un diario né un pezzo qualsiasi di letteratura da viaggio. Questo è un libro colto, non pretenzioso, ma fatto per persone colte.

Non voglio spaventarti, anzi, ma trovo giusto sottolineare che il libro di Giuseppe Samonà non è un guida o, per lo meno, non è un guida in senso canonico.

Protagoniste del libro sono le città che si incontrano muovendosi da Trieste, verso est e poi verso sud: Trieste, al di là della laguna veneta, Lubiana, Pola e Zagabria, tra queste. Le città sono protagoniste di un grande “romanzo corale”, una storia a più voci che invade ogni cosa: arte, architettura, lingue, letteratura, musica e paesaggi.

La porta. La frontiera. La città del non e della nostalgia, o della lontananza. Non Austria, non Ungheria, non Italia, non Slovenia, non Serbia o Croazia, e un poco, o anche molto, in proporzioni e con propensioni diverse, di tutte queste culture, desiderio voltato all’indietro di quando appartenevano a uno stesso universo, di cui lei, Trieste, era l’unico sbocco sul mare.

Trieste, itinerari d viaggio – La frontiera spaesata

Come l’autore spiega chiaramente nella postfazione, il libro si propone di portare il lettore – l’eventuale visitatore – nelle strade dei centri succitati, tutti caratterizzati da mescolanze culturali. Sebbene si citino alberghi, siti d’interesse, piazze e monumenti, La frontiera spaesata non suggerisce un percorso da intraprendere: propone una varietà di potenziali itinerari a piedi, che il lettore può seguire assecondando la propria ispirazione.

È per questo che ho scritto che questo è un libro colto: mi ha introdotta in un orizzonte storico e culturale di elevata complessità, ha sbarrato le porte alla conoscenza dei Balcani “reali”, non (solo) turistici. C’è un po’ di Trieste in Croazia, c’è un po’ di Venezia in Istria; c’è chi parla italiano e croato, chi parla croato e serbo, c’è chi si sente un po’ di qua e un po’ di là. Ciò è detto per semplificare, ma questo è.

Sì, al tuo arrivo Zagreb ti sorprende, e ti culla, facendoti pensare singolarmente al mondo da cui sei partito – ancora e ancora l’inizio del viaggio: Trieste… – ma soprattutto all’accogliente capitale slovena che hai appena lasciato. Forse, perché anche qui le strade, le piazze, zampillano di giovani, di caffè, di locali, di colori, di musica, di gioiosa speranza di futuro, e anzi, con una sorta di candore, con un entusiasmo supplementare – Zagreb infatti è ancora più fuori, incomparabilmente più fuori, dalle rotte turistiche, più sconosciuta: sembra quasi popolata da un’umanità diversa, più fresca di quella che siamo abituati a vedere nella nostra vecchia Europa.

Perché leggere La frontiera spaesata

La frontiera spaesata fa quel che dovrebbe fare un vero libro di viaggio, almeno secondo me: ti colloca all’interno di una realtà, raccontando – certo, in modo non esaustivo, perché non è questa la sede – il backgorund culturale di ogni città.

Questo libro non è solo per gli amanti dei viaggi o gli appassionati dei Balcani. La frontiera spaesata è qualcosa di più, perché invoglia a conoscere ciò che dei Balcani non si vede, anche se appartiene ad essi nella sostanza – le cose che stan sotto, dietro, in ombra, camuffate.

Non è adatto ai vacanzieri, ai turisti mordi e fuggi – la questione non ha a che fare solo con il tempo, quanto con il come si fa conoscenza dei luoghi. È un libro adatto a chi non ha paura di incrociare, lungo il cammino, la Storia, con i suoi drammi, i suoi eroi e i paradossi. È per chi concepisce il viaggio sempre come punto di inizio, mai come punto di arrivo.

Bruna Athena

Condividi l'articolo se ti è piaciuto!
Previous Article Cosa vedere in Friuli: i Laghi di Fusine, la Forra del Vinadia e l’Ippovia del Cormor
Next Article Sardegna, le più belle spiagge di Oristano

About Author

Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

Related Posts

  • Appuntamento a Positano, Goliarda Sapienza

    Appuntamento a Positano, Goliarda Sapienza

    Agosto 11, 2020
  • un singolo passo, tunué

    Un singolo passo, Coltellacci – Cedeno – Rollo

    Luglio 9, 2020
  • Recensione di I leoni di Sicilia, Stefania Auci

    I leoni di Sicilia. La saga dei Florio, Stefania Auci

    Settembre 13, 2019

Leave a Reply

Annulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Chi sono

Web copywriter e travel blogger con la passione per i libri. Occhi blu, labbra velenose, ironia ad alto tasso di scorrettezza.

Restiamo in contatto

  • facebook
  • twitter
  • instagram
  • pinterest
  • linkedin
  • Viaggi

    • America
    • Asia
    • Europa
    • Italia
    • Oceania
    • Per chi ama viaggiare
  • Libri

    • Lettere
    • Letteratura italiana
    • Letteratura straniera
    • Per chi ama leggere
  • Comunicazione digitale

    • Blogging
    • Social Media

Galleria Instagram

bruna_athena

bruna_athena
Ripenso a un luogo che ho voluto tanto visitare ne Ripenso a un luogo che ho voluto tanto visitare nel Parco Nazionale della Sila: la Riserva dei Giganti 🌲

I Giganti sono aceri e pini larici, che stan lì da oltre quattro secoli. Nelle cavità scavate nei loro tronchi, avrei potuto nascondermi come un folletto🧝
 
Sarà che più che essere osservata, mi piace osservare: per curiosità, per avere le cose sotto controllo 🧐

Sono stata una bambina e un'adolescente silenziosa e discreta, così tanto da sembrare snob o, addirittura, sciocca - un'insegnante me lo disse schiettamente, che zuccherino 😒

Fate i bravi, ché vi studio e vi sorprendo all'improvviso 😈

E ora mi piacerebbe sapere qual è la cosa più brutta che hanno osato dirvi!
È LA SICILIA. RIESCI A CREDERLO? Questo paesaggio È LA SICILIA. RIESCI A CREDERLO?
Questo paesaggio sembra molto diverso dall'immagine che tutti noi abbiamo dell'isola.
È un inganno? No, è la realtà, è l'Etna 🏔️

Il massiccio vulcano attivo possiede paesaggi lunari e desertici, eppure pieni di sfumature di colore. Sono sicura che chi di voi è stato alle Canarie ha visto qualcosa di simile.

Un sogno nel mio cassetto è quello di entrare in un vulcano, vedere scorrere la lava 🌋
Temo sia un po' rischioso 😂
E ora mi dite qual è il vostro desiderio più audace!
🎶 Secondo me, è colpa di Laura Pausini. È col 🎶 Secondo me, è colpa di Laura Pausini.
È colpa di una canzone melensa, che ha attribuito alla SOLITUDINE un'accezione negativa assai!

🏔️ Eppure guardate come mi godevo questo paesaggio del Pollino! Avevo pure il bastone con me, mancava solo il sacco di iuta e la trasformazione in eremita sarebbe giunta a compimento 🤣

🐺 Scherzi a parte, a me talvolta piace stare così, nel totale silenzio. Ecco, sono un po' lupo.

🤫 Poi mi piace anche stare da sola, soprattutto per pensare, per ascoltare la musica e canticchiare: non sia mai che qualcuno debba sentirmi, potrei venire meno dalla vergogna!

Vi piace godervi i momenti in "solitudine"?
PS: Laurè, ti vogliamo bene lo stesso 😜
✨Cos'è la vita senza STUPORE? Vuoto!✨ Ricerch ✨Cos'è la vita senza STUPORE? Vuoto!✨
Ricerchiamo la Bellezza, per tornare a stupirci e a sentirci più vivi.

Fin da bambina, mi ha stupita la grandezza imponderabile dell'Universo, la potenza creatrice e distruttrice della Natura, la raffinatezza dell'Arte umana. 

Cosa suscita in voi stupore, profonda ammirazione?
✨Le "mine vaganti" sono persone che operano scel ✨Le "mine vaganti" sono persone che operano scelte radicali o comunque inusuali. Sei una mina vagante?✨
.

Sorprendono un po' tutti, procurandosi aspre critiche, talvolta derisione e, di tanto in tanto, perfino stima.
.

Forse perché amo fare le sorprese; forse perché mi piace cambiare e sperimentare; infine, soprattutto perché ragiono con la mia testa, qualche volta manifesto la mia natura di mina vagante. Indago la vita 🧐
.

👩‍🎓 Mi hanno criticata per quel che ho studiato e per quel che ho smesso di studiare. 
💻 Mi hanno derisa quando ho scelto la professione da intraprendere. 
🧑Qualcuno non ha condiviso la mia scelta di portare i capelli corti, dopo averli tenuti lunghissimi. 
💃Si sono scandalizzati quando imparavo il tango senza fidanzato (si chiama Medioevo). E altro ancora..
.

📢 Signore e signori, ma lo spettacolo deve ancora cominciare!!!
.
In foto, una me entusiasta a Palazzo Te e con i capelli lunghi fino alle chiappe 😛
.
.
.
.
.
.
#igerslombardia
✨Quante e quante volte ci hanno detto che dobbia ✨Quante e quante volte ci hanno detto che dobbiamo distinguerci?✨
.
Nonostante ciò, a me pare di vedere quasi sempre gli stessi luoghi, sentir fare i soliti discorsi e veder fare tutti, o quasi, le stesse cose 🤷
.
Non voglio fare la "morale", ché ad andare a tutti i costi contro corrente pure non si fa nulla di originale. E l'originalità, poi, cos'è? 🤔
.
Avete la risposta alla domanda? Io no. So solo che, ora, essere se stessi è la cosa più giusta da fare. Esserlo è coraggioso 🏋️
🌞 10 PAROLE PER DESCRIVERE IL 2020 🌞 Quanti 🌞 10 PAROLE PER DESCRIVERE IL 2020 🌞
Quanti piani sono saltati?
Diversi piani. Qualcuno importante, qualcuno no. Eppure il 2020 è stato un anno di ricchezza, a suo modo. Ho 10 parole per descriverlo:
.

☠️ Folkloristico, come il Cimitero delle Fontanelle (NA);
.
👻 Misterioso, come Palazzo Donn'Anna (NA);
.
🌚 Nascosto, come il borgo di Sessa Aurunca (CE);
.
🌳🦆 Idilliaco, come il Parco del Grassano (BN);
.
🌹Ritrovato, come la bella Viterbo;
.
☀️🌊 Abbacinante, come la luce a Is Arutas (OR); 
.
🐎 Selvatico, come i cavallini della Giara di Gesturi (SU);
.
🎨 Commovente, come quando ho ammirato la Scuola di Atene di Raffaello;
.
⛪ Sorprendente, come la cripta di San Magno di Anagni (FR).
.
Obiettivi per il prossimo anno ne ho, ma strettamente personali. Sono scaramantica, non voglio parlare di propositi 😁🤘🌶️
Se vuoi catturare un qualsiasi soggetto, in un dis Se vuoi catturare un qualsiasi soggetto, in un disegno, in un acquerello o in una fotografia, bisogna osservarlo da diverse angolazioni.
.
Allo stesso modo, più siano abituati a guardare le cose da diverse prospettive, più il quadro della realtà si arricchisce di dettagli e sfumature, nella nostra mente 🧐
.
Il 2020 ci ha costretti a guardare tutto da un'altra prospettiva. Cosa ne dite? 
.
In foto, Capri da un'altra angolazione 😍
❄️DAUNIA 2019❄️ Esattamente un anno fa, pa ❄️DAUNIA 2019❄️
Esattamente un anno fa, partivo per scoprire un altro pezzetto di Puglia: Sant'Agata ed Ascoli Satriano.
.
🏔️ Vedete queste colline? Ben presto si sono riempite di neve: ne ero felicissima, nonostante il terrore di scivolare (di nuovo) sul ghiaccio! E a me, ad onor del vero, il Natale innevato piace di più 🎄
.
Abbiamo scoperto un bel borgo, accolti da persone appassionate della loro terra.

.
.
.
.
.
#madeinitaly_storyteller
Carica altro… Segui su Instagram
© Copyright 2014. Theme by BloomPixel - Cookie Policy - Privacy Policy

Per migliorare la tua esperienza sul nostro sito, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti.OkNoLeggi di più
Ritira il consenso