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I social network più performanti per i blogger

Social network e blog

I social network sono tutti utili per azioni di personal branding, ma alcuni sono più efficaci di altri per indirizzare traffico profilato verso il blog.

Un blog (personale o aziendale) va “spinto” attraverso i social network. Infatti, la viralità dei contenuti ti aiuta ad arrivare ai lettori, incrementando il traffico in ingresso. Ma i social network non sono utili tutti allo stesso modo per indirizzare i lettori verso il blog: alcuni funzionano meglio e altri no, a seconda dei casi.

Quali sono i social network che portano più visite al blog? È il tema di questo blog post.

Social network, blog e SEO

I social network ci consentono di ottenere visibilità e creare una rete di relazioni. Sono uno strumento potente a disposizione di aziende e professionisti per fare branding. Ciò vale anche per noi blogger, naturalmente, poiché otteniamo una buona fetta di autorevolezza dal posizionamento sui motori di ricerca, ma soprattutto dalle relazioni.

Creare una rete di persone davvero interessate ai tuoi contenuti è estremamente utile per indirizzare il traffico verso il blog. Ecco perché sui social network bisogna esserci.

Per contro, è sciocco credere che si possano ottenere risultati significativi senza conoscere almeno i principi di base dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Il traffico che proviene dai social network non è un fattore di ranking significativo, del resto.

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Al contrario, il posizionamento degli articoli su Google è influenzato da un insieme di fattori che definiscono lo “stato di salute” globale del blog stesso. È necessario conoscere le best practice e le azioni da compiere, affinché il esso risulti appetibile agli occhi del motore di ricerca.

Sono temi molto vasti che puoi approfondire grazie ai corsi di SEO di scuole di specializzazione come Digital Coach.

I social network più performanti per i blogger

I social network sono diversi tra loro e non sono in grado di darti garantirti lo stesso grado di soddisfazione, per quel che riguarda le visite al blog.

Ad esempio, Instagram è molto utile per i travel blogger, ma davvero si ottengono molte visite al blog dagli utenti della piattaforma? La risposta, come vedrai a breve, è negativa.

La dura verità è che quasi nessuna piattaforma vede di buon occhio i post che contengono link verso l’esterno. Il discorso cambia se sei disposto a investire del budget nelle sponsorizzazioni.

Il primo a cui si può associare tale logica è proprio Facebook. Ma desidero parlarti delle potenzialità dei social network più noti a costo zero. La classifica, se così si può chiamare, è personale. Intendo dire che parlo per quella che è la mia esperienza, ma il mio discorso non può in alcun modo essere assoluto: tutto dipende dagli settori e dal pubblico target (i tuoi lettori).

Pinterest

Pinterest è una piattaforma sottovalutata, secondo me a torto. Forse è il più atipico dei social network, perché in realtà le occasioni per interagire con le persone sono scarse. Per contro, puoi vederlo come una sorta di grande contenitore di immagini, dove si è molto più autentici che in Instagram.

Gli utenti di Pinterest sono alla ricerca di idee. Non sono troppo distratti, sono più propensi a conservare i Pin che trovano allettanti, contribuendo a rendere virali i contenuti. Allo stesso modo, sono più portati ad aprire i link nel post. Insomma, sono utenti in target: effettuano ricerche, trovano, salvano e leggono.

La piattaforma, infatti, permette di selezionare gli ambiti di proprio interesse, per cui è difficile che qualcuno venga da te se non è minimamente interessato a ciò di cui scrivi.

Poiché Pinterest è un social network per lo più visual, bisogna allestire la propria “collezione” di bacheche in modo strategico, quindi appetibile, così da attirare visivamente gli utenti con la promessa di fornire loro un contenuto davvero utile.

LinkedIn

LinkedIn è stato pensato per mettere in relazione potenziali collaboratori. Non è importante che tu sia un professionista del digitale o meno, sta di fatto che LinkedIn ti aiuta a fare personal branding e avviare collaborazioni con altre realtà.

Sempre che tu sia molto attento a chiedere e accettare collegamenti alle e dalle persone giuste, il pubblico di LinkedIn è costituito da utenti esperti o che hanno necessità di approfondire tematiche settoriali. Nel primo caso, hai anche da imparare e male non fa, nel secondo caso sei tu a poter offrire qualcosa di buono.

Gli utenti della piattaforma sono mediamente molto partecipativi e leggono con interesse gli articoli che condividi. Non sottovalutare LinkedIn, anche perché a suo modo rappresenta un motore di ricerca per chi lo usa. Gli utenti loggati possono anche trovarti attraverso Google.

Twitter

Twitter è il social network che sembra stia sempre lì lì per spirare. Be’, ancora non è morto e, finché c’è, usiamolo.

Twitter causa ai blogger gioie e dolori. Purtroppo, è concepito quasi per predisporre le persone a condividere contenuti senza leggerli. Per la nostra gioia, sono stati presi provvedimenti dall’alto contro questa tendenza: adesso il sistema traccia le aperture dei link, quindi ti chiede di pensarci su due volte, prima di retweettare cose senza aver letto nulla di nulla.

Ciò non toglie che l’apertura di un articolo possa avvenire meccanicamente. Cosa ci garantisce che un utente abbia davvero letto il blog post? Nulla. Però grazie a Google Analyics individuiamo le visite da Twitter ed esse, in fondo, non mancano mai.

Attenzione: le visite non mancano mai se tu non manchi mai di interagire con una cerchia ristretta di persone.

Torniamo al punto nodale: la relazione. Diffida delle grandi personalità su Twitter, con diecimila, trentamila, cinquantamila follower o anche più. In apparenza, hanno un buon engagement; per contro, sembrano vivere in simbiosi con la piattaforma: twittano in continuazione.

A chi possiede un blog serve ben altro: servono lettori interessati e fiduciosi. E ottieni fiducia partecipando alle discussioni, leggendo anche i blog post dei tuoi “colleghi” blogger, retweettando a ragion veduta contenuti utili. Solo così puoi costruire un network di utenti davvero disposti a leggere ciò che scrivi. Saranno pochi, ma buoni.

[Ps: sì, gli hashtag servono, ma non fanno miracoli. La possibilità di taggare i contatti nei post è da sfruttare, ma con moderazione.]

Facebook

Già ti ho citato Facebook, il social network che sopra tutti detesta i link verso l’esterno. Mettiamoci l’animo in pace, perché andrà sempre peggio e sempre più verso una direzione: la pubblicità.

Come forse sai, da blogger dovresti possedere una pagina business. Ecco, a maggior ragione puoi anche abbandonare il pensiero di ottenere numerose visite al blog senza sponsorizzare i post.

Forse solo coloro che posseggono un numero di fan davvero elevato e una community veramente ben profilata ottengono visite al blog da Facebook. E questo non fa pensare che non debbano comunque pubblicare inserzioni, anzi.

Facebook ama tutto ciò che permette agli utenti di restare all’interno della piattaforma: Storie, caroselli, dirette, video. Insomma, Facebook deve essere usato secondo un’altra strategia, molto più complessa di quanto si possa immaginare.

Instagram

Perdete ogni speranza voi che entrate!

Forse qualche click potresti pure ottenerlo, ma se hai l’abilità di intercettare un utente interessato a ciò che fai, capace di superare i resort di Bali, i piatti gourmet, cani e gatti, modelle in bikini, adolescenti troppo truccate e il ticchettio dei Daniel Wellington.

Per ottenere qualche visita in più, uno strumento utile, pensato da Mark Zuckerberg per Instagram, è lo swipe up. Il “problema” è che la funzione è attiva solo per coloro che posseggono almeno diecimila follower.

[No, non osare pensarlo: i follower non si comprano!]

E poi ci sono, indovina un po’, le inserzioni!

Per quel che mi riguarda, per Instagram vale lo stesso discorso di Facebook: usalo principalmente per ragioni di visibilità. Per ottenere visite al blog devi agire strategicamente, perché non possono bastare belle fotografie a portare gli utenti sul tuo profilo e poi sugli articoli – sono troppi passaggi, un funnel troppo lungo per l’utente medio di IG.

L’evidenza dice che non puoi illuderti: se desideri ottenere visite dai social, allora devi essere tanto bravo nelle relazioni E, assieme, essere disposto a investire denaro.

Per ottenere buoni risultati dal blogging è necessario muoversi su più fronti, costantemente. E per quel che riguarda i social network, ricorda che ci sono le piattaforme più adatte a rimandare gli utenti al blog, da una parte, e quelle più utili per condurre azioni di personal branding, dall’altra.

Sta a te, adesso, scegliere i social network che più si adattano a ciò che fai e ai tuoi obiettivi finali. A presto,

Bruna Athena

2 commenti su “I social network più performanti per i blogger”

  1. Ottimo articolo Bruna! Adesso su Instagram non sembrerebbero più necessari 10mila follower per linkare. Mi resta però ancora il dubbio. Su quale piattaforma, tra le varie citate, sarà meglio condividere? Forse tutte?! Forse nessuna?!

    1. Bruna Athena Picchi

      Buongiorno Andrea, grazie! Credo che valga la pena scegliere la piattaforma con cui si entra più in sintonia e sfruttare quella per la condivisione. Però bisogna sapere, in partenza, quanto essa sia effettivamente ben disposta nei confronti dei link esterni.

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