Legata a vicende e personalità della storia medievale, Anagni è un centro della Ciociaria di grande interesse culturale.
Confesso: non ricordavo che Anagni fosse chiamata Città dei Papi e, soprattutto, non mi tornava alla mente il perché – ricordavo bene di Viterbo, invece.
Adesso mi pare giusto rinfrescare la memoria anche a te! Tranquillo, non sarà una lezione di storia. Ad Anagni ho visto cose bellissime e mi preme più che altro parlarti di esse. Per tutto il resto, c’è Wikipedia.
Anagni, la Città dei Papi
Cosa vedere ad Anagni
Anagni è un piccolo centro della provincia di Frosinone, che abbiamo visitato durante il nostro breve soggiorno a Roma di inizio settembre.
Viene chiamata anche Città dei Papi, perché qui sono nati ben quattro pontefici e due di questi sono anche piuttosto famosi: si tratta di Innocenzo III e Bonifacio VIII – su quest’ultimo, Dante Alighieri ha avuto il suo dire non proprio in bene.
Anagni è il classico borgo italiano del centro Italia, un luogo in cui la vita scorre con ritmi diversi da quelli delle grandi città. Le strade di pietra conducono alla piazze dove persone si rilassano ai bar e contemplano le colline della Ciociaria dal belvedere.
Con andamento rilassato, si passeggia incrociando portoni rustici abbelliti da piante, gatti sonnolenti, vecchietti che trascorrono il tempo a chiacchierare. L’apice del centro è la piazza in cui si erge la Cattedrale di Santa Maria Annunziata.
La Cattedrale di Santa Maria Annunziata
In un certo senso, la Cattedrale di Anagni è il luogo in cui c’è buona parte di tutto quel che rende la città un centro da visitare. Si tratta di un ampio complesso museale che comprende, oltre all’edificio sacro, l’Oratorio di San Thomas Beckett, la Biblioteca, il Tesoro, l’esposizione archeologica e la Cripta di San Magno.
L’ingresso al museo della cattedrale ha un costo di 9 euro. Ti consiglio di consultare il sito ufficiale per consultare gli orari di ingresso.
Costruita in stile romanico-gotico, la Cattedrale di Santa Maria Annunziata mi ha ricordato molto la cattedrale di Sessa Aurunca, località di origine romana del casertano.
L’elemento di maggiore somiglianza mi è balzato subito agli occhi ed è la pavimentazione a mosaico di marmo – purtroppo ho perso tutte le fotografie scattate a Sessa Aurunca, poco prima del lockdown di marzo, e non ho potuto parlartene.
All’interno del complesso, si trova l’esposizione museale dedicata agli arredi e ai paramenti liturgici. In genere, non amo particolarmente queste esposizioni, tuttavia ho visto tessuti e scrigni davvero molto belli e preziosi.
La “chicca” del complesso è un’altra: la Cripta di San Magno.
La Cripta di San Magno
La Cripta di San Magno è stata sottoposta a un restauro che si è concluso nel 2019. Essendo una cripta, è una sala situata al di sotto dell’edificio centrale.
Per la bellezza dei suoi affreschi, viene definita la Cappella Sistina del Medioevo. Be’, caso ha voluto che abbia visitato la Cappella Sistina di Michelangelo giusto due settimane dopo, come ti ho raccontato nell’articolo sui Musei Vaticani.
Le storie narrate dagli affreschi riguardano, come è ovvio, episodi biblici e le vite del santo patrono, San Magno, e di altri martiri della devozione della popolazione locale. E tutta una mescolanza di colori che fa della cripta un vero e proprio tesoro nascosto.
Credo che l’opera di Michelangelo non abbia eguali, ma posso dire che la Cripta di San Magno è davvero pregevole e ne consiglio vivamente la visita.
Il Palazzo di Bonifacio VIII
Il Palazzo di Bonifacio VIII è uno dei più noti edifici storici di Anagni. Il palazzo è appartenuto alla famiglia dei Caetani, vi risiedette Bonifacio VIII, attualmente è di proprietà delle Suore Cistercensi della Carità.
Il complesso monumentale è reso attrattivo soprattutto dalla narrazione che si fa di un episodio storico, noto come schiaffo di Anagni. Infatti, ogni anno e agli inizi di settembre, viene commemorato l’evento. Lo schiaffo di Anagni è un fatto che va inquadrato nella lunga e tormentata lotta tra re e imperatori e papi, tra potere secolare e potere religioso.
Per parte sua, Bonifacio VIII fu duramente in contrasto con Filippo IV il Bello, re di Francia. Si dice che gli alleati di Filippo fossero entrati in Anagni e che uno di essi, Giacomo Sciarra Colonna, abbia schiaffeggiato un Bonifacio restio ad accettare la richiesta di abdicazione.
In verità, noi non sappiamo quanto ci sia di vero nella storia dello schiaffo: è probabile che il vero schiaffo al papa non fosse che di natura morale. Sta di fatto, nel palazzo di Anagni è possibile visitare la sala che vide il confronto tra Bonifacio e Sciarra Colonna.
Purtroppo, noi non abbiamo fatto in tempo a visitare il palazzo, perché le sale erano allestite per l’evento commemorativo dell’episodio storico, al quale non abbiamo preso parte.
La nostra permanenza ad Anagni è durata giusto un pomeriggio. Abbiamo pranzato in centro storico e poi abbiamo visitato il museo. Ti segnalo il ristorante in cui abbiamo mangiato molto bene, bevuto dell’ottimo Cesanese del Piglio e trovato persone molto ospitali: Trattoria Centrale C’era una volta.
Adesso non aspetto altro che si calmino le acque e che sia possibile tornare in Ciociaria. A presto,
Bruna Athena