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Home » Libri » Letteratura straniera » La notte della felicità, Tabish Khair
Letteratura straniera

La notte della felicità, Tabish Khair

Bruna Athena Aprile 18, 2020 India, Tunué Leave a Comment 574 Views
Recensione La notte della felicità

Ringrazio la casa editrice Tunué per avermi proposto la lettura di La notte della felicità, di Tabish Khair. Ho letto il libro spinta da molta curiosità, perché l’autore è indiano e anche la vicenda narrata si svolge in India, paese di cui subisco il fascino sin da ragazzina. Inoltre, sapevo che La notte della felicità si sarebbe insinuato nel discorso sul pregiudizio e il conflitto religioso, a modo suo. Il romanzo avrebbe senza dubbio soddisfatto una condizione: mi avrebbe regalato un altro spaccato di India.

La notte della felicità

Ahmed e Anil sono legati da un stretto rapporto di fiducia. Ahmed è il più affidabile dipendente di Anil, che gestisce una propria azienda di import ed export. Anil sa poco di Ahmed, giusto quel che riporta il suo curriculum vitae e quel che può desumere dal suo modo di essere con le persone. Sempre gentile con tutti, Ahmed sembra una persona perfettamente equilibrata, riservata, ma non schiva, un dipendente efficiente e assolutamente responsabile.

Un giorno, però, Anil assiste a un episodio a dir poco surreale di cui Ahmed si rende protagonista. La fiducia di Anil nel suo braccio destro vacilla, in lui si insinuano ira e sospetto. Decide così di indagare sul passato di Ahmed, per trovare una spiegazione logica a un gesto compiuto che gli è parso del tutto privo di senso. L’esito delle indagini non lascia ad Anil molta scelta: Ahmed deve essere allontanato dalla sua azienda.

L’India e le sue ferite

L’India è uno dei paesi più controversi del pianeta. In essa vi si trovano la ricchezza più sfrenata e la fame più nera. Talvolta raggiunge l’apice dell’avanguardia, altre volte sembra vivere ancora in un eterno medioevo, in cui non si smette mai di marcare differenze: tra ricchi e poveri, tra uomini e donne, tra musulmani e induisti.

La notte della felicità si introduce nel contrasto tra musulmani e induisti in modo molto sottile, ma via via sempre più incisivo ed evidente.

Non a caso ho parlato di sospetto, per definire le sensazioni di Anil. Il sospetto, quindi il pregiudizio di natura religiosa, nutrono la volontà di Anil di indagare a fondo nella vita e nel passato di Ahmed, il quale era sembrato sempre a tutti una persona stabile, presente a sé stessa, del tutto degna di fiducia.

La diffidenza serpeggia tra le pagine di La notte della felicità, che ha il pregio di far sentire l’esigenza di conoscere la verità – una necessità quasi fisiologica. Di sospetto in sospetto, anche il lettore diventa insinuante: sfido chiunque a non pensare all’estremismo islamico. Di pregiudizio in pregiudizio, si giunge a una triste pagina della storia dell’India degli ultimi 20 anni: le rivolte del Gujarat del 2002.

Anche questa volta, mi impongo di non rivelare troppo del libro: non voglio privarti del piacere della scoperta. Allo stesso modo, non desidero diventare didascalica e quindi lascio a te la scelta di leggere qualche approfondimento sulle rivolte del Gujarat. Quel che è importante dire è che La notte della felicità mi ha dato l’occasione di riaprire gli occhi sull’India, quel paese che sa essere molto, ma molto distante dalle foto patinate che ne troviamo sul web.

A volte l’unica India che si vede è quella filtrata attraverso gli occhi dell’Occidente. E gli occhi dell’Occidente – salvo eccezioni, ovvio – vorrebbero un’India fatta ad uso e consumo del viaggiatore/turista, pronto a fingere cambiamenti di vita attuati attraverso l’appropriazione, temo inconsapevole, di schemi e idee che per cultura non gli appartengono. Ecco, dunque, la falsa commozione davanti ai bambini scalzi, la foto emozionante alla vecchietta sdentata, la frase filosofica nella caption del post di Instagram, opportunamente pensato per valorizzare un altro “bello scorcio!” indiano, yoga e meditazione.

Spero, invece, che la lettura di un libro come La notte della felicità possa far riflettere soprattutto coloro che nutrono, come me, il desiderio di visitare l’India prima o poi. Magari può essere utile per vedere il paese per quello che è, con le sue tante sfumature, anche quelle… di porpora. A presto,

Bruna Athena

 

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About Author

Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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Web copywriter e travel blogger con la passione per i libri. Occhi blu, labbra velenose, ironia ad alto tasso di scorrettezza.

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Ripenso a un luogo che ho voluto tanto visitare ne Ripenso a un luogo che ho voluto tanto visitare nel Parco Nazionale della Sila: la Riserva dei Giganti 🌲

I Giganti sono aceri e pini larici, che stan lì da oltre quattro secoli. Nelle cavità scavate nei loro tronchi, avrei potuto nascondermi come un folletto🧝
 
Sarà che più che essere osservata, mi piace osservare: per curiosità, per avere le cose sotto controllo 🧐

Sono stata una bambina e un'adolescente silenziosa e discreta, così tanto da sembrare snob o, addirittura, sciocca - un'insegnante me lo disse schiettamente, che zuccherino 😒

Fate i bravi, ché vi studio e vi sorprendo all'improvviso 😈

E ora mi piacerebbe sapere qual è la cosa più brutta che hanno osato dirvi!
È LA SICILIA. RIESCI A CREDERLO? Questo paesaggio È LA SICILIA. RIESCI A CREDERLO?
Questo paesaggio sembra molto diverso dall'immagine che tutti noi abbiamo dell'isola.
È un inganno? No, è la realtà, è l'Etna 🏔️

Il massiccio vulcano attivo possiede paesaggi lunari e desertici, eppure pieni di sfumature di colore. Sono sicura che chi di voi è stato alle Canarie ha visto qualcosa di simile.

Un sogno nel mio cassetto è quello di entrare in un vulcano, vedere scorrere la lava 🌋
Temo sia un po' rischioso 😂
E ora mi dite qual è il vostro desiderio più audace!
🎶 Secondo me, è colpa di Laura Pausini. È col 🎶 Secondo me, è colpa di Laura Pausini.
È colpa di una canzone melensa, che ha attribuito alla SOLITUDINE un'accezione negativa assai!

🏔️ Eppure guardate come mi godevo questo paesaggio del Pollino! Avevo pure il bastone con me, mancava solo il sacco di iuta e la trasformazione in eremita sarebbe giunta a compimento 🤣

🐺 Scherzi a parte, a me talvolta piace stare così, nel totale silenzio. Ecco, sono un po' lupo.

🤫 Poi mi piace anche stare da sola, soprattutto per pensare, per ascoltare la musica e canticchiare: non sia mai che qualcuno debba sentirmi, potrei venire meno dalla vergogna!

Vi piace godervi i momenti in "solitudine"?
PS: Laurè, ti vogliamo bene lo stesso 😜
✨Cos'è la vita senza STUPORE? Vuoto!✨ Ricerch ✨Cos'è la vita senza STUPORE? Vuoto!✨
Ricerchiamo la Bellezza, per tornare a stupirci e a sentirci più vivi.

Fin da bambina, mi ha stupita la grandezza imponderabile dell'Universo, la potenza creatrice e distruttrice della Natura, la raffinatezza dell'Arte umana. 

Cosa suscita in voi stupore, profonda ammirazione?
✨Le "mine vaganti" sono persone che operano scel ✨Le "mine vaganti" sono persone che operano scelte radicali o comunque inusuali. Sei una mina vagante?✨
.

Sorprendono un po' tutti, procurandosi aspre critiche, talvolta derisione e, di tanto in tanto, perfino stima.
.

Forse perché amo fare le sorprese; forse perché mi piace cambiare e sperimentare; infine, soprattutto perché ragiono con la mia testa, qualche volta manifesto la mia natura di mina vagante. Indago la vita 🧐
.

👩‍🎓 Mi hanno criticata per quel che ho studiato e per quel che ho smesso di studiare. 
💻 Mi hanno derisa quando ho scelto la professione da intraprendere. 
🧑Qualcuno non ha condiviso la mia scelta di portare i capelli corti, dopo averli tenuti lunghissimi. 
💃Si sono scandalizzati quando imparavo il tango senza fidanzato (si chiama Medioevo). E altro ancora..
.

📢 Signore e signori, ma lo spettacolo deve ancora cominciare!!!
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In foto, una me entusiasta a Palazzo Te e con i capelli lunghi fino alle chiappe 😛
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#igerslombardia
✨Quante e quante volte ci hanno detto che dobbia ✨Quante e quante volte ci hanno detto che dobbiamo distinguerci?✨
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Nonostante ciò, a me pare di vedere quasi sempre gli stessi luoghi, sentir fare i soliti discorsi e veder fare tutti, o quasi, le stesse cose 🤷
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Non voglio fare la "morale", ché ad andare a tutti i costi contro corrente pure non si fa nulla di originale. E l'originalità, poi, cos'è? 🤔
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Avete la risposta alla domanda? Io no. So solo che, ora, essere se stessi è la cosa più giusta da fare. Esserlo è coraggioso 🏋️
🌞 10 PAROLE PER DESCRIVERE IL 2020 🌞 Quanti 🌞 10 PAROLE PER DESCRIVERE IL 2020 🌞
Quanti piani sono saltati?
Diversi piani. Qualcuno importante, qualcuno no. Eppure il 2020 è stato un anno di ricchezza, a suo modo. Ho 10 parole per descriverlo:
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☠️ Folkloristico, come il Cimitero delle Fontanelle (NA);
.
👻 Misterioso, come Palazzo Donn'Anna (NA);
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🌚 Nascosto, come il borgo di Sessa Aurunca (CE);
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🌳🦆 Idilliaco, come il Parco del Grassano (BN);
.
🌹Ritrovato, come la bella Viterbo;
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☀️🌊 Abbacinante, come la luce a Is Arutas (OR); 
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🐎 Selvatico, come i cavallini della Giara di Gesturi (SU);
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🎨 Commovente, come quando ho ammirato la Scuola di Atene di Raffaello;
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⛪ Sorprendente, come la cripta di San Magno di Anagni (FR).
.
Obiettivi per il prossimo anno ne ho, ma strettamente personali. Sono scaramantica, non voglio parlare di propositi 😁🤘🌶️
Se vuoi catturare un qualsiasi soggetto, in un dis Se vuoi catturare un qualsiasi soggetto, in un disegno, in un acquerello o in una fotografia, bisogna osservarlo da diverse angolazioni.
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Allo stesso modo, più siano abituati a guardare le cose da diverse prospettive, più il quadro della realtà si arricchisce di dettagli e sfumature, nella nostra mente 🧐
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Il 2020 ci ha costretti a guardare tutto da un'altra prospettiva. Cosa ne dite? 
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In foto, Capri da un'altra angolazione 😍
❄️DAUNIA 2019❄️ Esattamente un anno fa, pa ❄️DAUNIA 2019❄️
Esattamente un anno fa, partivo per scoprire un altro pezzetto di Puglia: Sant'Agata ed Ascoli Satriano.
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🏔️ Vedete queste colline? Ben presto si sono riempite di neve: ne ero felicissima, nonostante il terrore di scivolare (di nuovo) sul ghiaccio! E a me, ad onor del vero, il Natale innevato piace di più 🎄
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Abbiamo scoperto un bel borgo, accolti da persone appassionate della loro terra.

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