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Macbeth, William Shakespeare

macbeth di william shakespeare

Macbeth, William Shakespeare. Profezie, follia, superbia: Macbeth è la più classica delle tragedie shakspeariane.

Ho letto di recente Macbeth, perché sto partecipando ad un gruppo di lettura, il quale si propone di leggere ogni mese una tragedia di Shakespeare. A questo ho fatto già riferimento nella recensione del film Macbeth. Premetto che questa non vuole essere una vera e propria recensione, piuttosto un’analisi da profana. Non sono un’esperta di Shakespeare: l’ho studiato a scuola, non particolarmente bene, e i miei studi universitari non mi hanno condotta di nuovo verso di lui.

La mia analisi di Macbeth è, quindi, frutto di personali considerazioni che si sono incontrate con il mio gusto e il bagaglio di conoscenze di cui dispongo. Ho sempre creduto di preferire Amleto – che rileggerò a breve – a Macbeth, che lessi già una volta tanto tempo fa, certamente senza comprenderlo. Il Macbeth di William Shakespeare è decisamente meno popolare ed accessibile di altre tragedie: credo che dipenda dalla tematica affrontata. Non è l’amore, non è la gelosia, non è l’avarizia: è la superbia.

Macbeth di William Shakespeare: il peccato di superbia moderno

Il peccato di superbia è il più complesso: non porta un essere umano a prendere un vero e proprio vizio – come la gola o la lussuria – , bensì determina il suo modo di essere nel mondo, di viverlo, di gestire il proprio destino. La superbia va a braccetto con l’homo faber fortunae suae: l’uomo superbo è l’uomo che per ottenere ciò che vuole va oltre ogni limite. L’uomo superbo è oltre misura: sfida i suoi simili, le divinità e la natura. Il Peccato Originale è un peccato di superbia: la voglia di avere sempre di più, ad ogni costo.

Macbeth

Macbeth quindi è un gran pezzo di superbo, ma l’amico Will complica le cose: ci mette di mezzo le streghe. Ho riflettuto molto sulle streghe e mi chiedo se non possano essere lontane parenti del coro greco. Anche nel recente film, la loro presenza da spettatrici mi ha riportato alla mente il coro. Del resto, come mi hanno fatto osservare, Macbeth è un incallito peccatore di hybris e possiamo affermare che davvero questa sia la tragedia di Shakespeare più “greca”. Le streghe annunciano che Macbeth sarà re, mentre Banquo viene a sapere che la sua discendenza sarà una discendenza di re: ecco che, da questo momento in poi, gli avvenimenti si susseguono verso una solo direzione, inesorabilmente.

Macbeth e la sua Lady

Lady Macbeth viene considera un personaggio molto negativo: a me piace molto. Mi rendo conto che non sia propriamente uno stinco di santa, ma le appartiene il senso della misura machiavellico. Quest’ultimo distingue l’essere umano che ottiene, di fatto, ciò che vuole ad un prezzo elevato, e l’uomo che si fa sfuggire le cose di mano. Peccato che impazzisca anche lei, anche se a partire da un momento preciso. Macbeth è fin da subito roso dal senso di colpa: vuole il potere, non vuole essere disonesto; agisce disonestamente, non ha abbastanza spina dorsale per allontanare il pensiero del sangue che ha versato.

Lady Macbeth

Tutto gli sfugge, perché non è in grado di essere fermo emotivamente: sì dai, uccidiamo tutti, così non diamo nell’occhio! Non è così che si fa e Lady Macbeth viene meno nel momento in cui la misura è colma. Ella è furba e pratica, razionale ed equilibrata. Si chiede, giustamente, perché bisognerebbe eccedere. Macbeth dimostra che gli eccessi non appartengono agli uomini astuti – ah Macbeth, se solo tu avessi avuto la lucidità del mio amato Ulisse…. E non mi si venga a dire che Macbeth sia stato influenzato dalla sua signora! Lady Macbeth fa il suo, senza dubbio, ma il suo uomo aveva già deciso: la decisione è presa dal momento in cui le streghe spariscono nella nebbia. Macbeth è un essere totalmente libero.

Ecco cosa succede se si va a stimolare un superbioso. Il punto è che non dovremmo finirla qui: e il destino dove lo mettiamo? Non saprei, perché Shakespeare mi confonde. Per me si agisce in un modo e questo modo conduce verso una direzione, sempre che questa strada non intersechi un’altra via non prevista. Cosa fare se si ammette che la profezia è vera? Il futuro è uno solo e non si cambia: anche se lo conosci in anticipo, potrebbe essere il tuo agire o non agire a condurti dritto dritto al suo compimento. Per me le streghe e il loro messaggio restano una questione non risolta, più che altro perché i miei ragionamenti a proposito mi conducono ai paradossi.

Il Macbeth di William Shakespeare mi piace davvero tanto, ma riconosco che è una tragedia particolare: sanguinosa, fraintendibile nelle sue possibili interpretazioni. Intensa, senza dubbio.

Alla prossima tragedia 😉

1 commento su “Macbeth, William Shakespeare”

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