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Piano editoriale: cos’è e come crearlo

Piano editoriale del blog: cosè e come crearlo

Ho dato ampio spazio al piano editoriale in questo blog, però ho pensato che fosse il caso di azzerare un po’ il discorso e ripartire dal principio, per condurne uno più generico e meno orientato prettamente al blog di viaggi. Faccio questo perché credo fermamente che il piano editoriale sia la vera salvezza di qualsiasi blog.

Piano editoriale: cos’è?

Il piano editoriale definisce punto per punto tutto ciò che è necessario scrivere nel blog. Per dirla poeticamente: senza il piano editoriale il blog è una nave che procede in alto mare senza bussola

Per dirla più drasticamente, il piano editoriale è l’organizzazione dei contenuti che ti salva le terga, perché è fuori di discussione: a fare le cose a caso, lasciamo lo zampino nel web, ma non si viene ricordati.

Un blog serio segue una determinata strategia, attorno alla quale si sviluppabo un piano di pubblicazione e il relativo calendario.

Certo, un blog può anche avere come sola sua ragion d’essere il desiderio di condividere esperienze e forme di sapere. Tuttavia, è uno strumento digitale che aziende e professionisti scelgono per ragioni di branding e per “abitare” le serp di Google. Se queste ultime ragioni esistono, viene di conseguenza: le pubblicazioni DEVONO seguire un piano.

Del resto, esistono così tanti blog che il dato dà credito alla mia affermazione: nessun blog di successo è diventato tale senza che venissero definiti per filo e per segno la strategia e il piano editoriale.

Chi afferma il contrario è in malafede e ti getta nella confusione, perché lascia intendere che si possano fare cose bene fatte a caso. In realtà, di tanto in tanto si può avere una botta di culo, ma non si può confidare sulla fortuna. O no?

Senza menare troppo il can per l’aia, come creare un piano editoriale? Inizio a introdurti a qualche concetto importante, muovendo i primi passi. Poi più in là ti parlerò di keyword e tool per la loro ricerca.

Come creare il piano editoriale del blog

All’inizio è semplice trovare argomenti di cui parlare, ma con l’andare del tempo percepiamo una certa scarsità di idee. No stress! In realtà, ti garantisco che si trova sempre qualcosa da scrivere e per coprire lunghi periodi di tempo.

È chiaro, non tutti gli ambiti offrono la stessa varietà di spunti. In ragione di questo, è altrettanto ovvio che il calendario aiuta a “spalmare” le pubblicazioni per settimane, mesi, perfino anni.

Primo punto essenziale, dunque, sono le tematiche da sviluppare. Concentriamoci su di esse, perché, quando sei ben focalizzato sui temi, le cose iniziano fin da subito a prendere un certo assetto.

Definisci la tua identità

Per prima cosa , devi dare delle risposte molto chiare ad alcune domande:

  • chi sei?
  • di cosa ti occupi?
  • quale messaggio vuoi veicolare?
  • chi è il lettore potenzialmente interessato a ciò che hai da dire?

Se non sai dare delle risposte puntuali alle domande sopra citate, fermati. Fermati, perché altrimenti sarai costretto, prima o poi, a correggere l’assenza/perdita di direzione. Se parti senza le risposte è come se volessi trovare la strada più breve per raggiungere Roma da Firenze, passando per Pescara. Scomodo, non trovi?

Per rendere le cose più chiare, ti faccio un esempio.

Prendo spunto dalla mia esperienza da web writer. Consideriamo una palestra che lavora con gruppi piccoli di persone, personalizza gli allenamenti e gli eventuali percorsi di rieducazione posturale e riabilitazione, rendendosi portavoce del valore del benessere psicofisico della persona.

Ecco, come vedi qui l’identità del soggetto è definita. Che tu sia un singolo individuo, un’associazione, un piccolo centro o un’azienda, il discorso non cambia: i lettori del blog devono capire, leggendoti, chi sei e cosa fai, quindi qual è la tua visione sugli argomenti che proponi.

Stabilisci qual è la tua visione

Dico “visione”, al posto di vision, ma è lo stesso: è un termine tecnico del marketing, ma è quello che serve per inquadrare il discorso.

Anche se sei un blogger senza troppe pretese, è altamente probabile che tu abbia un tuo modo di intendere (e vivere le cose): potresti essere un viaggiatore luxury, un food blogger vegano, un designer specializzato nello stile industrial e così via. In ragione di ciò, è naturale che i tuoi interessi siano circoscritti, che siano sotto-elementi di una categoria più ampia di tematiche.

La tua vision traccia la strada per i temi da trattare, quelli che sono di interesse per i tuoi potenziali lettori.

Individua il tuo lettore tipo

Nessuno fa una gran faticaccia per non essere letto da nessuno. Se proprio hai intenzione di creare un blog, è necessario capire chi è disposto a leggerlo.

Se ritorniamo alla palestra dell’esempio, possiamo individuare diversi potenziali lettori: persone che conoscono o desiderano conoscere i benefici dell’esercizio fisico, di discipline specifiche come lo yoga e il pilates, intenzionate a raccogliere consigli – affidabili! – su come condurre uno stile di vita globale più sano.

A ben vedere, le persone potenzialmente interessate a questi argomenti appartengono a diverse fasce di età e genere, possiedono diverse esigenze: persone giovani appassionate di sport ed esercizio fisico, adulti che vogliono recuperare la forma fisica, soggetti con specifiche problematiche posturali, donne in gravidanza che desiderano affrontare un percorso di ginnastica pre e post-partum, ecc.

Sta a te intercettare tutto ciò che può essere d’interesse ai soggetti che ti ho appena citato. Infatti, il blog dovrebbe diventare una fonte da cui attingere informazioni, consigli, ispirazione.

Il piano editoriale va sviluppato tenendo conto dei tuoi interessi, ma anche e soprattutto delle reali esigenze di chi spendere il proprio tempo per leggerti.

Rifletti molto sul fattore tempo, perché esso corre e sfugge tra le mani di tutti noi, per cui non possiamo perderlo. Leggi tra le righe che se un blog post non veicola qualcosa di davvero utile, le persone si disinteressano.

Continuando a seguire l’esempio che ti ho proposto, fissiamo alcune tematiche e, nel prossimo paragrafo, vediamo come espanderle per stendere le headline, nero su bianco. Poniamo, dunque, che i temi del blog siano:

  • allenamento>discipline specifiche;
  • stile di vita sano.

A partire da questa base, possiamo cominciare a individuare un po’ di titoli di possibili articoli.

Espandi le tematiche

Ad ora, abbiamo individuato due grandi macroaree tematiche: allenamento e stile di vita sano.

La prima riguarda l’esercizio fisico, lo sport e tutto ciò che ha a che fare il movimento come fonte di benessere della persona. La seconda, strettamente collegata alla prima, è di certo più vasta. Infatti, quando si parla di stile di vita sano bisogna fare riferimento a tutte le abitudini, buone o cattive, che influenzano lo stato di benessere psicofisico della persona. In questo caso, davvero ci sarebbe tanto da scrivere.

Tiro fuori qualche titolo, come esempio:

Allenamento:

  1. 10 buone ragioni per praticare il pilates;
  2. Perché praticare yoga fa bene alla salute di corpo e mente;
  3. 5 esercizi da fare a casa per allenare il core;
  4. Quali sono i benefici della ginnastica durante (e dopo) la gravidanza;
  5. Come l’esercizio fisico combatte lo stress.

Stile di vita:

  1. 10 buone abitudini per riposare meglio e vincere lo stress;
  2. Meditazione: quali sono i suoi benefici?
  3. Ricette per spuntini sani e nutrienti per adulti e bambini;
  4. Gli esercizi di postura da fare mentre sei al pc;
  5. Tutti i vantaggi del massaggio shiatsu.

Ecco, come vedi in sole 10 headline ho messo un bel po’ di carne a cuocere. In realtà, avrei potuto scrivere tanto, ma tanto di più. Però non concentriamoci sulla mera quantità di articoli, ma sulla loro qualità. Anzi, cerca di individuare il filo conduttore che tiene assieme tutti i titoli proposti: il riferimento al benessere tanto di corpo quanto di mente è evidente, così come lo è il fatto che ogni contenuto proposto risponde a una domanda più o meno esplicita delle persone:

  1. Desidero fare esercizio fisico. Il pilates è un allenamento efficace?
  2. Lo yoga è veramente utile per stare in forma?
  3. Non posso andare in palestra con continuità. Quali esercizi posso fare a casa per allenare addome e glutei?
  4. Sono incinta e non voglio perdere la forma fisica. Vale la pena praticare la ginnastica in gravidanza? e in cosa può servirmi praticarla anche dopo il parto?
  5. Cosa posso fare per ridurre lo stress e dedicarmi di più a me stesso/stessa?
  6. Sono nervoso/a perché riposo poco e male. Cosa posso fare nel mio quotidiano per rilassarmi e migliorare la qualità del sonno?
  7. Può la meditazione aiutarmi ad allontanare l’ansia e la frenesia quotidiane?
  8. Voglio mangiare sano: quali sono le ricette più semplici per uno spuntino?
  9. Trascorro tanto tempo al pc: cosa posso fare per alleviare la fatica causata dalla postura scorretta?
  10. Il massaggio può aiutare ad alleviare le tensioni muscolari causate dallo stress e dalle cattive abitudini posturali?

Ciò che devi fare, dunque, è individuare problemi e domande, così da poter creare qualcosa che si faccia leggere per la sua utilità, per il fatto di dare informazioni esatte e suggerimenti validi da seguire.

Attenzione: non confondere utilità e validità con la freddezza. A maggior ragione se il tuo è un blog personale, c’è sempre la possibilità di essere te stesso e di trasmettere calore alle persone che ti leggono, anche quando scrivi di cose apparentemente “tecniche”. Questo dipende dal tuo tone of voice, il tuo stile comunicativo che ti distingue in ogni situazione.

[Ad esempio, anche quando scrivo articoli come questo che stai leggendo, in genere lascio che emerga la mia vena ironica. Così facendo sono piuttosto sicura della capacità del lettore di riconoscermi anche in veste da prof – no, gli occhiali non li indosso!]

Per concludere

Capisco perfettamente che non in tutti gli ambiti è possibile individuare così tanti argomenti correlati di cui trattare. In relazione al nostro caso studio, aprire al tema dello stile di vita sano mi ha permesso di toccare l’argomento della nutrizione, tra l’altro. Ciò è stato possibile anche perché il valore ultimo da comunicare è il benessere psicofisico.

Una mappa dei temi individuati

Individuare temi e sottotemi è fondamentale, perché il blog si arricchisce di contenuti e, alternando le pubblicazioni, si coprono intervalli di tempo piuttosto ampi, intercettando i sottogruppi di lettori.

I miei consigli spassionati sono i seguenti:

  • rendi il tuo piano editoriale flessibile: non vedere il piano editoriale come qualcosa di rigido e fisso; se qualcosa non funziona, correggi il tiro, apri alle novità, taglia i rami secchi;
  • sii coerente, sempre: non snaturare te stesso e la natura del blog, perché accogliere il nuovo è un bene, ma bisogna comunque mantenere ferma la linea da seguire.

Mica ti ho spaventato, vero? Mi auguro di no, perché ancora non abbiamo parlato di parole chiave! A presto,

Bruna Athena

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