Viaggio in Slovenia e Friuli Venezia Giulia, cosa vedere?
Ciao lettore, oggi ho il piacere di ospitare sul blog Valentina Baldon,la quale per questa estate ha voluto fare un viaggio in Slovenia on the road, facendo anche tappa anche in alcuni dei luoghi più affascinanti del nostro Friuli Venezia Giulia. Fatta eccezione per Trieste e il castello di Miramare, sono mete che ancora non ho avuto modo di visitare. Senza nulla togliere alle città, sono rimasta incantata soprattutto dalla bellezza del Carso e dei paesaggi sloveni: sono quei luoghi in cui amerei rifugiarmi per scappare alla confusione della città. Il mio preferito, neanche a dirlo, sarebbe il sentiero di Rilke, il mio poeta preferito. Non voglio correre però, perché è vero che anche l’itinerario in Slovenia di Valentina è stato molto ricco e impegnativo, ma i racconti di viaggio bisogna leggerli con calma, per farsi trasportare dal fascino delle destinazioni sconosciute. Le foto sono tutte di Valentina, con la sola eccezione del castello di Miramare di Trieste; ti lascio a lei, buona lettura!
Viaggio in Slovenia e FVG on the road
Perché un viaggio in Slovenia?
Quando ho prenotato le mie vacanze per l’estate, l’ho fatto con un obiettivo principale: prima dei miei 31 anni volevo realizzare il mio desiderio di vedere Lubiana, un piccolo grande sogno che mi porto dietro da metà della mia vita. Sono ospite di una book blogger, quindi non mi vergogno a dire che è un tarlo insinuatosi nella mia testa dopo la lettura di un libro particolare di Paulo Coelho: Veronika decide di morire. Per chi non lo avesse letto, la storia è ambientata nell’ospedale psichiatrico di Villete, luogo in cui la protagonista è stata rinchiusa a seguito di un tentativo di suicidio. Tra ricordi e rapporti umani, Coelho offre una visione spettacolare di Lubiana e dei suoi splendidi scorci.
15 anni, il dipinto mentale di un luogo del cuore e internet pressoché inesistente
La me divoratrice di libri si era creata una personale visione della città e la ferma convinzione che prima o poi avrebbe girovagato per quei canali e nei profumi della città vecchia.
Nei 16 anni che separano quella lettura ad oggi, non mi è mai capitata l’occasione di visitarla… O forse era il mio inconscio che mi vietava di visitarla per la paura di vedere distrutti quei castelli in aria che mi ero creata. Insomma, non lo so perché ho aspettato l’estate 2017 per realizzare questo sogno, ma sentivo che il momento era ora. Lubiana sarà stata all’altezza delle mie aspettative? Te lo racconto tra poco… Il mio viaggio è stato in più tappe e tutte quante hanno occupato un pezzetto del mio cuore.
Verso la Slovenia, passando per il Carso
Io e il mio compagno abbiamo optato per un on the road ma con un unico punto di appoggio, quindi abbiamo scelto l’agriturismo Radovic, ad Aurisina (TS), sia per la sua vicinanza al confine sloveno, sia per il prezzo davvero economico. Mai scelta fu più azzeccata! La titolare Flavia è una persona molto disponibile e attenta a tutte le esigenze degli ospiti. Per raggiungere l’agriturismo, abbiamo viaggiato di notte, quindi il primo giorno abbiamo preferito riposare in spiaggia e abbiamo scelto il Bagno Castelreggio, a Sistiana, dove il mare è decisamente bello e si ha la possibilità di affittare lettini per la giornata oppure di sfruttare la spiaggia libera.
Il secondo giorno eravamo ancora stanchini dal viaggio e la mattinata è trascorsa nuovamente in spiaggia, di modo da riprenderci del tutto prima di affrontare le fatiche delle visite segnate nell’itinerario. Dopo aver pranzato in un’osmizza tipica ci siamo rimessi in auto alla volta di Stanjel – San Daniele del Carso, un borgo medioevale curatissimo da dove parte la Via Fabiani, percorso panoramico che si snoda tra il villaggio e i boschi del circondario, passando dal giardino dei Ferrari.
Slovenia: Lubiana e dintorni
Eccoci al terzo giorno e, finalmente, on the road verso Lubiana che dista circa un’ora dal nostro alloggio. Partiamo di buona lena con la mente piena di aspettative e di sogni… un pochino delusi all’arrivo.
Lubiana è splendida e non lo posso negare: la Città Vecchia, i Tre Ponti, il Ponte del Drago, i canali e le viette che si snodano sapienti sono uno spettacolo per la vista, ma è proprio piccina picciò! Dal centro è possibile anche prendere la funicolare che porta al castello, dove è possibile visitare diverse sale e da dove si gode una vista splendida su tutta la città. Il tutto, compreso il pranzo, è fattibile in una mattinata scarsa.
La me quasi lacrimante si è trascinata all’auto e il mio fidanzato, per farmi contenta, ha deciso di portarmi a vedere il Divje Jezero, un lago carsico la cui situazione cambia in base alla quantità di piogge che colpiscono la zona. La sua particolarità è che l’acqua viene portata in superficie da un sifone situato ad una profondità sconosciuta e, quando le piogge colpiscono battenti, il lago si increspa ed inizia a buttare fuori enormi quantità d’acqua fino a sollevarlo di oltre 3 metri. Per questo motivo il lago è la principale attrattiva della zona e si trova sull’unica strada che porta ad Idrija, facendo una piccola deviazione ed entrando nel Krajinski Park Zgornja Idrijca.
All’interno del parco è possibile fare passeggiate splendide ed è possibile vedere dighe antiche di 400 anni, le chiuse e, se si ha molta voglia di camminare, si può procedere fino a alla foresta vergine situata sull’altopiano del Trnovo. Oramai rincuorata da tutto quel verde e sulla via del ritorno, abbiamo deciso di fermarci a Lipica – Lipizza, sede dell’allevamento equino che nel periodo asburgico ha dato origine ai cavalli lipizziani. L’accesso dell’allevamento per la sua intera proprietà è a pagamento ma, se non si ha voglia di sborsare quattrini, è possibile visitare in maniera autonoma la proprietà con delle limitazioni.
Visita a Trieste e alla Grotta Gigante di Sgonico
Durante il nostro quarto giorno di viaggio, abbiamo fatto visita alla Grotta Gigante di Sgonico, visita che ci portiamo sul groppone da quando, due anni fa, avevamo visto il cartello in autostrada di ritorno dalla Croazia. È abbastanza impegnativa, sono 500 gradini a scendere e 500 a salire…se vedrete i santi durante la risalita non preoccupatevi, è tutto più che normale! La grotta è molto bella, rispetto ad altre viste in passato questa ha la particolarità di essere una sala unica di 365.000 metri cubi di volume e la visita dura circa un’ora.
Barcollanti di fatica ci siamo rimessi in auto per andare a Trieste, dove abbiamo fatto una bella passeggiata nel castello di Miramare, residenza di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo e la sua consorte Carlotta del Belgio. I giardini e la struttura in sé sono in ottimo stato di conservazione, meritano assolutamente una visita. Di rientro all’alloggio per il pranzo, abbiamo deciso di passare un pomeriggio tranquillo in zona, per cui ci siamo dedicati all’esplorazione del Sentiero dei Pescatori che da Aurisina porta al mare e alla visita al Cimitero Austro-Ungarico del paese.
Il lago di Bled
Di nuovo in esplorazione del territorio sloveno, il quinto giorno tocca a Bled, famoso per la sua isoletta in mezzo al lago. Da Aurisina è circa 1 ora e mezza di auto, diventate 2 a causa del traffico per raggiungere la città effettivamente molto turistica. Bled è un luogo magico e le strutture del luogo lo hanno compreso, non a caso, i prezzi sono nettamente superiori rispetto ad altre zone della Slovenia. La città di per sé non ha molto da offrire ma avvicinandosi al lago tutto cambia: vi consiglio prima di percorrere a piedi il sentiero che lo costeggia e di prendere poi una pletna (imbarcazione a remi tipica della zona) per raggiungere l’isolotto. Se siete in vacanza con la vostra metà dovete salire in cima alla torre della Chiesa di Santa Maria Assunta, esprimere un desiderio e suonare la campana. Io non ci credo molto, ma provare non fa male a nessuno 🙂
Duino e il sentiero Rilke
La mattinata del sesto giorno è trascorsa in perfetta compagnia di ParoleOmbra tra sentieri scoscesi e storie di scrittori e principesse. Abbiamo raggiunto il castello di Duino a piedi attraverso il sentiero Rilke (sì, proprio quel Rilke lì… Vi dice niente il volume Elegie Duinesi?) e tra un puff pant e l’altro, ogni tanto ci siamo fermati ad ammirare il mare che domina il panorama. La vista è completamente appagata, i polmoni meno ma vabè…
Arrivati al castello, ci siamo lasciamo conquistare dall’offerta che comprende anche la visita alle vecchie mura e devo dire che abbiamo proprio fatto una scelta azzeccata. Il Castello di Duino è in perfetto stato di conservazione, con sale ancora arredate e pezzi di alto valore storico (come il fortepiano di Liszt): penso sia il castello più bello che io abbia mai visto. All’interno dei giardini è possibile anche visitare il bunker utilizzato dopo il 1943 dalle truppe germaniche in Italia, facente parte delle opere di difesa della riviera che va da Monfalcone a Trieste, dove sono presenti diversi reperti dell’epoca. Dopo la visita al castello “nuovo” siamo stati guidati verso le rovine del castello vecchio risalente al X secolo, che offre una bellissimo panorama sulla baia sottostante. Dopo un pranzo all’agriturismo Gruden, abbiamo salutato Rita e consorte e siamo partiti alla volta di Basovizza, dove abbiamo visitato con somma impressione l’omonima foiba.
Le Risorgive del Timavo
Last day e con ancora la valigia per il ritorno da preparare, decidiamo di effettuare gli ultimi acquisti in Slovenia e di fare il pieno alla macchina (effettivamente conviene). Non ci resta molto tempo, quindi decidiamo di restare in zona e visitare le Risorgive del Timavo luogo in cui il fiume ri-sbuca dopo aver percorso 40 km sottoterra.
L’area fu sin dall’antichità un luogo di culto, non a caso alle spalle delle Risorgive è presente la Basilica di San Giovanni in Tuba che, al suo interno, ospita parte della prima cappella andata distrutta. Da qui parte un percorso abbastanza lungo che porta fino al sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, dove è possibile vedere Antonio, un fossile di dinosauro incastonato nella roccia.
Per vedere tutto quello che avrei voluto, 7 giorni non mi sono bastati. Mi sono persa le Grotte di San Canziano, il Castello di Predjama, Postumia, Redipuglia e la Risiera di San Sabba ma quello che ho visto è stato sufficiente a convincermi che tornerò presto!
Questo è il racconto del viaggio in Slovenia e Friuli Venezia di Valentina; ora mi pongo una domanda seria: quando partiamo???
Mai stata né in Friuli né in Slovenia!
Le tue foto sono spettacolari!
Che dire, prima o poi ci andrò e ti chiederò tantissimi consigli! 🙂
Sono stata nel 2015 a Trieste e mi ha particolarmente affascinata! Per le foto e per il bel racconto di viaggio devi ringraziare Valentina ^_^
Brava Valentina, brava Bruna! Bel post, belle foto e bellissima la Slovenia: ci sono stata meno di un anno fa e mi ha così stupita che voglio tornarci al più presto!
Io non ci sono mai stata 🙁
io sono stata a Lubiana nel periodo di natale e la piazzetta della chiesetta rosa era tutta illuminata in un modo così speciale che sembrava di stare in una fiaba
Bello! Personalmente non sono mai stata in Slovenia, mi piacerebbe andarci.
Bellssimo itinerario che mi ha dato ispirazione per un weekend primaverile! Ottima l’idea di Duino e il sentiero Rilke che non conoscevo.. ho messo in lista posti nuovi da scoprire!
Credo che in primavera debba essere molto bello!