Visita guidata a Vietri sul Mare, operata da fratello Sole e cugino Vento. Tappa presso botteghe di ceramica e spiaggia per il foliage d’autunno.
Lettura sconsigliata agli amanti della programmazione!
Ho voluto scrivere qualcosa di diverso dal solito diario di viaggio, in cui suggerirti cosa vedere a Vietri. Non preferisco sempre visitare un luogo nuovo con un programma stabilito da e da seguire rigidamente. Desidero solo raccontare una giornata a Vietri, trascorsa passeggiando e lasciando che fossero solo il vento e la bellezza del posto a guidarmi.
È stato semplicissimo raggiungere Vietri con il treno da Napoli: ci vuole circa 1 ora e 15 minuti, volendo abbondare. Quel mercoledì sarebbe stato l’unico giorno di bel tempo, in quella settimana, e così ho deciso di festeggiare da sola San Bruno, un giorno prima.
Sono uscita dalla stazione di Vietri sul Mare abbagliata dal sole e con i capelli spettinati da un forte vento. Meno male che avevo acquistato un foulard in stazione a Napoli, altrimenti avrei preso freddo. Ho imboccato la strada per arrivare al centro del paese, ma per fortuna qualcuno ancora vuole essere gentile con le persone: un anziano signore mi ha vista e mi ha detto: <<Guardi che là ci sono le scalette; fa prima!>>
In effetti, dopo solo due rampe di scale ero giù sul Corso Umberto I di Vietri sul Mare, la strada principale. Perché di fatto Vietri questo è: una strada, qualche vicoletto, scorci di panorama mozzafiato e la marina. Ho iniziato la mia esplorazione, scattando foto qua e là e domandandomi perché non ci fossi venuta prima qui: era la mia prima volta.
So molto bene che Vietri sul Mare è famosa per la ceramica, ma non mi aspettavo di trovare tante bellezze disseminate per piazzette e strade. Vie strette, tra il trasandato e il curato, con i negozietti che adoro, a prescindere da quel che vendono. Amo i locali piccoli e quelle strade così anguste che ti costringono a familiarizzare con il vicino di bottega. Sono i contesti aggraziati e un po’ rétro che mi attirano più di ogni cosa.
La bellezza di Vietri sul Mare mi è sembrata evidente e modesta, non ostentata. Qui per un caffè non mi hanno cavato un molare. È la grazia del fuori stagione o va sempre così? Non saprei dirlo. Mi sono intrufolata nell’intima quotidianità delle persone, che in questo posto condividono uno spazio pari forse solo a un quartiere napoletano.
<<Ehi, ho saputo che stanotte hai ingegnato* la coperta di lana,>> dice lui entrando nel bar.
Da dietro al bancone, lei ribatte: <<E tu cosa ne sai?>>
<<Lo hanno detto al tg, >> fa lui ridendo.
Tutti ridono, e anch’io lo faccio sorseggiando il mio caffè. Non mi faccio notare: mi piace assistere alle chiacchiere di paese restando al di fuori, da osservatrice che un giorno metterà nero su bianco tutto quello che vede e sente.
Le ceramiche di Vietri richiamano scene della vita di tutti i giorni e la vita di secoli fa: il lavoro nei campi, la vendemmia, scene di battaglie contro i Mori. Avrei trascorso ore a osservarle e non perdermi nemmeno un dettaglio. Volevo però proseguire il cammino, per arrivare fino alla chiesa di San Giovanni Battista, la cui cupola maiolicata è il simbolo della città. M’è piaciuto immortalare il campanile che s’innalza contro il cielo terso di inizio ottobre, di un azzurro così intenso da fare quasi male agli occhi, incorniciato dai panni stesi che svolazzano al vento.
Spero che tu non muoia dalla voglia di sapere dove mangiare a Vietri sul Mare, perché a essere onesta io non ne ho la più pallida idea. Avevo con me un panino e la ferrea volontà di papparmelo in spiaggia. All’ora di punta il vento soffiava ancora con forza, ma l’aria s’era riscaldata. Mi sono diretta verso la Marina di Vietri, dove i negozi erano tutti chiusi, fatta eccezione per un bar e un ristorante. In spiaggia qualcuno prendeva il sole e s’è fatto il bagno: mi sono pentita di non aver portato il costume con me. Oh Zeus, quanto ero pentita!
Mi sono accontentata di un paio di ore trascorse a leggere, distesa sulla sabbia calda, a bagnare i piedi nell’acqua limpida e nel tentativo, a volte riuscito e a volte meno, di catturare nei miei scatti la bellezza della spiaggia. Non mi era mai capitato di stare vicino al mare, con un clima così favorevole da permettere una nuotata, e di vedere l’autunno avanzare, con le sue foglie rosse e gialle, le pigne.
Ero a Vietri sul Mare e tirava vento, dovevo coprirmi eppure c’era il sole. Volevo tuffarmi in mare e morivo dalla voglia di fotografare il foliage in spiaggia, le piccole bacche e l’acqua cristallina, contenta che fossimo in pochi a goderne di quei primi giorni di ottobre, così miti. Mi sono sentita una privilegiata.
Sono andata via da Vietri sul Mare rendendomi conto che il tempo era passato in fretta, quasi senza accorgermene, e avevo fatto poche cose, tutto sommato. Sarà stato un incantesimo? Può darsi, visto che a Vietri sul Mare ho trovato il primo presepe che mi piace davvero! È diverso; guardalo! È un presepe da mille e una notte.
A presto,
Bruna Athena
La costiera è tutta bella, ma ciò che ha colpito anche me di Vietri è proprio la sua bellezza non ostentata. Positano, Amalfi e Ravello sono stupende, ma Vietri la sento più autentica 🙂
Esatto! Non è quella bellezza lampante, ma che si gusta poco a poco <3
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