Ne leggo tante su come si fa a essere un bravo blogger. Consigli utili e di buon senso, ma resta comunque difficile essere tanto bravi. Forse è ancora più difficile continuare ad essere persone dietro lo schermo.
Com’è un bravo blogger? Quello che ha molti seguaci, che riceve molte condivisioni, “mi piace”, quello che emoziona, che con le sue provocazioni accende dibattiti, che non è mai banale e scrive benissimo. In altre parole, un blogger che vale ha i numeri, la bravura e suscita anche una certa dose di simpatia tra il pubblico – pure antipatia: true story. Un blogger con queste caratteristiche merita il successo.
D’altra parte oggi mi viene da dire qual è il blogger che mi piace davvero. Perché c’è sempre uno scarto tra ciò che dovrebbe essere nell’idealità e ciò che è in realtà. Il blogger che mi piace:
Scrive correttamente e vuole migliorare
Che nessuno se la prenda a male, ma è irritante leggere ancora “qual’è” e “sopratutto”. Abbiamo tutti concluso che in fondo non basta la grammatica a fare del tuo blog un caso di successo, ma a me onestamente girano per un altro motivo. Se nonostante tutto stai ancora facendo questi errori, evidentemente leggi poco. Non si smette mai di imparare e non è mai troppo tardi per migliorare, nella grammatica e nello stile. A me un blogger che non legge i suggerimenti di chi fa della scrittura il suo mestiere non piace. Do per scontato che se sei un blogger e hai voglia di scrivere, allora hai voglia di leggere: prima o poi l’occhio ti dovrà pur cadere su un “qual è” e dovrai pur farti una domanda.
Ringrazia e dichiara apertamente da chi ha trovato ispirazione
Il blogger che mi piace, a prescindere dai suoi numeri, risponde ai commenti. Ti ringrazia se sei passato a leggerlo. Il blogger che mi piace dà retta anche ai più “piccoli”, perché si ricorda che è stato un pesce piccolo anche lui/lei.
Il blogger che mi piace non ha la puzza sotto al naso, non se la fa sempre e solo con gli amici suoi: viene a leggerti e condivide. In altre parole, a me piacciono i blogger che si danno una mano a vicenda. Utopistico? Ingenuo? Non lo credo affatto e sai perché?
Perché sono i lettori che ti premiano sempre e comunque. Non puoi avere paura del confronto con gli altri, che siano più bravi di te o copioni.
Mi piacciono quei blogger che se apprezzano un’idea non la fanno passare per propria, ma senza troppo sentirsi feriti nell’orgoglio ammettono di aver trovato ispirazione. Sii onesto, perché è molto più gratificante constatare che è stato bello fare qualcosa tutti assieme di quanto lo sia ritenere di essere stati i primi ad avere una bella idea.
Non pretendono che tu partecipi alle loro iniziative senza partecipare mai alle tue
I blogger che mi piacciono non richiedono partecipazione alle loro iniziative senza “scendere” mai abbastanza in basso per partecipare alle tue. Non è che si tratti sempre di un do ut des, bensì è normale aspettarsi un po’ di sostegno, se si è preteso di averlo. Se mi apprezzi tanto, mi apprezzi sempre. O no?
Il mondo gira quasi sempre dalla parte di chi è più opportunista; per carità, le opportunità debbono essere prese al volo, ma sempre rispettando l’impegno e il lavoro altrui.
Chi si fa forte dei propri numeri e non riesce ad avere un contatto con gli altri, per me sarà utile ed interessante: proprio come Wikipedia. Chi a prescindere dai numeri riesce ad intessere una relazione fatta di consigli, condivisioni, collaborazioni e risate allora sarà molto interessante: in quanto persona.
Le mie sono state delle osservazioni scritte a random e questo post non rientrava nel programma. A me piacciono le cose così, fatte di pancia, scritte schiettamente. Sono sicura che c’è qualcuno che la pensa come me. A presto!
Ottimo post!! I numeri alla fine contano sì, ma è davvero fastidioso leggere post dove ci sono errori grammaticali da elementari o dove manca la punteggiatura corretta, eccetera. Io ci sto sempre molto attenta quindi mi infastidisco molto quando li trovo!
Condivido poi anche tutti gli altri punti, il sostegno e l’amicizia tra blogger è la cosa più bella!
Guarda, tanto prima o poi quello con la “cazzimma” si trova sempre. A me non importa. Essere ambiziosi è anche bello e voler fare sempre di meglio è un sano sentire, ma la selezione la fa chi ci legge: che senso ha farsi le scarpe o assumere quella forma di atteggiamento snob? Grazie Diletta per il commento e buona serata!
Concordo assolutamente con te! Prima di tutto c’è sempre da imparare (anche dagli altri blogger) e non bisogna mai vergognarsi di ammetterlo. Essere umili è la prima qualità che apprezzo in tutti (a maggior ragione in chi si diletta a scrivere sul web). Apprezzo anche chi sostiene il proprio lavoro senza darsi troppe arie e senza “stressare” chi gli sta attorno pur di convincerlo a mettere un like o una condivisione. Amo chi partecipa e lo fa in modo genuino e con gentilezza (qualità a volte dimenticata anche e soprattutto sul web). La condivisione di idee e lo scambio di consigli è utilissimo per tutti. Brava Bruna, davvero un post interessante!
Grazie Alessandra! Mi rendo conto che questa logica non poi così troppo markettara, ma credo nel principio che prima o poi la generosità paga. E poi, come ho detto anche a Diletta, alla fine sono i lettori che scelgono e farsi le scarpe a vicenda serve a poco!
Che carattere questo post! Condivido tutti i punti espressi.
In merito alla grammatica…a volte mi scappano certi refusi (per non dire strafalcioni) che purtroppo la mente non “legge” al momento soltanto perchè quello che si sta scrivendo il cervello lo “sa già” anticipandoti ogni singola battuta.
Mi accorgo di orrori grammaticali solo mooolto tempo dopo, magari quando a distanza di mesi rileggo un post che il cervello aveva completamente dimenticato.
Ad esempio, nel tuo “sopratutto”, proprio non riuscivo a capire dove fosse l’errore perchè ti giuro che lo leggevo come si scrive correttamente, cioè soprattutto!
Devo cominciare a preoccuparmi anche per la vista?!
E dire che nella vita lavoricchio come proof…
Vado a scontare i miei soliti 15 minuti di vergogna 😀
Ciao Bruna!
Ma nooo quelli sono errori che capitano a tutti. Infatti nel lavoro che tento di fare, è importante che ci sia anche qualcun altro a leggere: è più facile che riesca a vedere l’errore che a i tuoi occhi sfuggono. Buona serata!
Sono pienamente d’accordo su tutto!! E riconosco che nel 2012 quando avevo aperto il blog non ero pronta, mi sono quindi ritrovata a commettere molti degli errori che hai elencato e per cui un blogger non piace!! =) Ora mi sono rimessa in gioco e spero di migliorare sempre anche grazie ai blogger di successo che leggo da anni!! =)
Brava , ottimi consigli!!
Ciao Silvia, il tuo commento m’era finito nello spam! Ad ogni modo, l’importante è che tu abbia avuto lo stimolo a cambiare. Non è che qualcuno qua nasce blogger provetto, è normale fare degli errori anche ingenuamente. Vai avanti senza paura!
La forma, ah… la forma! Curata, corretta, esteticamente irreprensibile: l’articolo ne è l’elogio – oltre che un esempio. Un blog dalla grammatica ortodossa è come la facciata di un palazzo intonacato, con il portone incerato e il battacchio lucido e risplendente. Una sorta di biglietto da visita che spinge a dire, leggendolo: “chi scrive ha fatto le scuole alte, chapeau!”.
Solo… non sempre siamo in grado di contraccambiare la medesima levatura e, per una sorta di pudore o per reticenza al confronto, dinnanzi alla perfezione dell’arte scrittoria indietreggiamo, intimoriti. Ma, sia chiaro, comunque con rispettosa deferenza, seppur scrivendo “di pancia” commenti di questo tenore.
Benvenuto Ignorateconstile! Credo che una forma corretta e irreprensibile debba riuscire a far venire voglia di commentare. Allontanare non deve essere l’effetto finale. Come dire che hai da una parte la bellissima diva di Hollywood, che ti sembra inavvicinabile, mentre dall’altra hai la graziosissima fanciulla aggraziata e spontanea. Desidero i blog aggraziati e spontanei, ecco. Buona serata!
Ciao, bello questo post, soprattutto perché é senza peli sulla lingua! Condivido tutti i punti…sai io cosa non sopporto? L’ uso ad caxxum del termine “famigerata” ! Ogni volta mi cascano gli occhi! Valentina
Ahaha! Oddio, è una parola che uso e credo di farlo a proposito 😛 grazie Valentina!
Qui non mi sembra di averlo letto a sproposito! L’ho visto su blog e pagine fb di blogger molto molto famosi!
Come se dicessi “la famigerata parmigiana della mia vicina di casa?” ahahah
Ciao, mi trovi d’accordo sui punti che hai elencato e ben spiegato.
Anche io sono puntigliosa sulla grammatica e tendenzialmente faccio attenzione rileggendo i post prima di pubblicarli. Purtroppo qualcosa a volte mi sfugge.
Concordo anche sul fatto che ci dovrebbe essere più collaborazione e sostegno tra blogger. Sarebbe bello!
Qualcosa sfugge, è umano. Spesso gli occhi non vogliono leggerlo, altre volte siamo semplicemente stanchi. Adoro le collaborazioni! Non intendo quelle professionali, che andrebbero retribuite; mi riferisco ad iniziative che aiutano a conoscersi e sostenersi. Ciao Elisa e grazie per essere passata da me!
Ciao! Articolo fantastico, soprattutto per un principiante del settore come me (da notare però che scrivo “soprattutto” in modo corretto). Da stampare e seguire come i 10 comandamenti!
Ciao Angelo, benvenuto! Saper scrivere bene e saper scrivere un blog è molto più complesso di quanto ho scritto qui. Oggi mi sono limitata a fare riferimento a caratteristiche che credo un blogger debba avere per essere ancora “umano” dietro lo schermo. Per qualsiasi consiglio, chiedi pure! Buona serata 🙂
Non voglio aggiungere altro con il mio commento perché questo articolo è perfetto così come l’hai scritto. E mi è piaciuto davvero molto.
Ogni tanto lo “sfogo di pancia” ci sta, e tu hai espresso un pensiero assolutamente corretto e davvero molto in linea con il mio.
Quindi grazie, perché io preferisco tenere certe considerazioni nella mia testa, ma tu è come se avessi dato voce ai miei pensieri.
Grazie Michela, mi hai scritto una cosa molto bella! Tutti i vostri commenti confermano quanto ho scritto: la spontaneità è sempre apprezzata!
Condivido perfettamente il tuo pensiero in merito a essere un blogger e scrivere per un blog. invito gli amici che hanno interesse a pubblicare loro articoli che mio giornale nazionale ‘Il Corriere Nazionale’ http://www.corrirepl.it è disponibile a pubblicare: INVITO A SCRIVERE CON NOI
Ognuno di voi può essere un Reporter de ‘ Il Corriere Nazionale’
Giornale Indipendente d’Inchiesta – Unconventional news (notizie non convenzionali)
Vi basta avere un telefonino e un registratore digitale, per riprendere gli episodi ed inviarli alla nostra redazione. Se credete nella libertà di informare contribuisci anche tu al cambiamento, dando il tuo piccolo contributo di redattore ‘volontario’ de ‘ Il Corriere Nazionale’.
Basta inviare il vostro CV a direttore@corrierepl.it , chiedendo di poter essere la“viva voce” sul vostro territorio. Verificate le condizioni minime, noi vi invieremo le indicazioni per pubblicare, come comportarsi e notizie utili del Codice deontologico e il tesserino di Redattore volontario de ‘Il Corriere Nazionale’ , dopo aver pubblicato almeno tre articoli.
Gli articoli, testimonianze,denunce, inchieste, interventi, gli eventi e filmati più interessanti e utili saranno pubblicati su questo giornale e sui nostri social network
Grazie per la segnalazione Antonio.
Quante verità in questo articolo Bruna!
Io a volte mi inserisco come partecipante del mondo blogger, anche se blogger non lo sono affatto, almeno per adesso. Sono semplicemente una ragazza che ama scrivere, dei suoi viaggi, delle sue avventure e dei suoi pensieri. E tutti voi, che sul web ci siete da tanto, non solo siete d’ispirazione ma anche da esempio. Per il modo di scrivere, per come sapere esprimere le vostre idee. Come in questo caso, in un post dove concordo pienamente su tutto!
Ed ora corro a controllare tutti i miei “soprattutto”…. 🙂
Ahahahah! Scrivere richiede esercizio e un blog vuole molta dedizione. Se ami scrivere, senti anche la voglia di farlo bene e non ti fermi. Ciao Giuglia!
Concordo ..concordo e ancora concordo con quello che hai scritto. Essere un bravo blogger è la somma di tante cose (che poi sono quelle che hai scritto te), ma tutti i blogger devono partire dalla stessa base: “Scrivere correttamente”.
Quello è il minimo per una forma almeno discreta. Grazie Andrea!
Condivido. Il mondo del blogging oggi ha senso solo con la collaborazione. Un solo blog, pure di successo, non potrà mai esaurire un argomento e soddisfare ogni lettore. Sulla grammatica, hai perfettamente ragione: è il minimo (anche se io scrivo in inglese e di certo, da non madre lingua, qualche errore lo faccio). A me piace anche una certa cura e creatività nel linguaggio, mi piace quando non leggo le solite costruzioni ritrite da titolo di giornale. I blogger dovrebbero essere innovativi anche nel linguaggio!
Certo Paola, alla fine lo sappiamo che per logiche di SEO siamo vincolati a titoli poco creativi, ma d’altra parte è bello distinguersi in fantasia! Ho scritto sul blog un paio di articoli in inglese, ma non ho avuto il riscontro che speravo. Come mai la scelta di scrivere in lingua? Mi piacerebbe curare tutta la parte travel del blog anche in lingua inglese.
La maggior parte dei blog in inglese sull’ Italia sono scritti da expat. Ho pensato di provare a dare uno sguardo da “insider”. Ma ho appena cominciato…vedremo.
Mi sei piaciuta tantissimo! Sottoscrivo a pieno anche se ogni tanto qualche pecca ce l’ho anche io!
In particolare, mi hai fatto riflettere all’ultimo punto, quello della partecipazione alle iniziative. Certo io non “pretendo” che nessuno partecipi alle mie, semplicemente propongo attività e progetti e mi fa molto piacere se qualcuno aderisce. Poi però non è che partecipo molto alle altre.
E’ una critica che mi faccio spesso anche da sola. Ma non lo faccio con cattiveria, è che, per come sono fatta, sono poco social (e i numeri sui miei canali ne sono la conferma), non ci sono portata, non mi viene naturale. Sarà l’età? Boh!
Posso immaginare che il risultato di tutto ciò sia che qualcuno pensi che sono proprio antipatica… lo so 🙁
Diciamo allora che ti ringrazio e che d’ora in avanti cercherò di impegnarmi di più! 🙂
Mi fa piacere averti stimolata! E se hai qualche bella idea, condividi!
Come ho già scritto su Twitter, questo articolo è stupendo e condivido ogni parola al 100%.
In passato mi è successo di esser stata “””derubata””” di un’ idea, di un format, senza esser stata minimamente menzionata. Inutile dire che io “vlogger” da 1000 iscritti non ho potuto far nulla contro chi ne aveva 50.000.
Per quel che riguarda le iniziative devo dire che fosse per me parteciperei a tutto!
Ancora non sono una blogger (sono in fase di costruzione) quindi effettivamente non posso partecipare a nulla se non sui social condividendo e “mi piaciando”, sono una “sostenitrice del sostenersi a vicenda” 😀
Concludo scrivendo che vengo dal mondo di Youtube e in questi ultimi 3 anni ho capito che la popolarità in troppi casi fa perdere la testa, inizi a sentirti “VIP” e da semplice persona che condivide le proprie emozioni e passioni interagendo con chi ama le stesse cose, ti trasformi in una “macchina sforna soldi”…
Di nuovo, fantastico articolo 😉
Un bacio!
Grazie! YouTube pare amplificare certe dinamiche, infatti spesso smetto di seguire delle vlogger che mi pare si perdano per strada. Mi farebbe piacere seguire il tuo canale. A presto!
Sì, è vero, le amplifica, ma più o meno le dinamiche sono quelle!
Il mio canale in questo momento non te lo consiglio, sono in fase di trasformazione.
Non appena sarà attiva e costante te lo faccio sapere così se ti fa piacere gli dai un’occhiata 🙂
Ok!
Ciao Bruna, piacere di conoscerti. Mi piace moltissimo il tuo articolo, la grinta e il tuo essere diretta. Anch’io non sopporto molto i blogger spocchiosi, quelli che manco rispondono ai tuoi interventi o quelli che non commentano le tue cose manco per sbaglio. Proporrei una raccolta firme per impedire che si scriva un’itinerario. È tempo di dire basta. Sembra una battuta, ma è davvero l’errore in cui mi sono imbattuta più spesso. Ciao!
Ciao Alessia, grazie per il tuo commento!Propongo firma per “qual è”, ” sopratutto” e per l’apostrofo maschile!
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ciao Athena, bell’articolo. Io pagherei per avere chi mi aiuta a trovare i refusi e a volte gli errori dettati da fretta e ingenuità. La cosa che mi ha spinta ad aprire un blog non è solo la voglia di scrivere ma soprattutto (hihihi) quella di confrontarmi e fare nuove amicizie. Purtroppo comincio a capire che per ogni blogger disponibile e cortese ce ne sono almeno due con la puzza sotto al naso. Ma tanto questa è anche un po’ la vita no? alla fine ci si sceglie e ci si sostiene lì dove ci si riconosce. Come dici tu poi, la selezione vera la fa chi legge.
Sì Lucilla, credo sia come hai detto: ci si sceglie. Per natura, sono selezionatrice 😉
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