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Dio odia il Giappone, Douglas Coupland

Dio odia il Giappone: un titolo, un programma. Beh non ho bisogno di scrivere molto; la recensione di Dio odia il Giappone è breve e concisa, tanto quanto è chiara l’idea che puoi farti di questo meraviglioso paese e della sua gente.

recensione dio odia il giappone

Desidero tanto visitare il Giappone, perché niente mi appare così diverso da me. Mi incuriosiscono i giapponesi: nessuno mi sembra così diverso da me e da noi Occidentali. Potrebbero essere tanto diversi, per cultura, gli arabi, i Maori e i Masai, ma per me loro sono più “diversi”, forse proprio perché si sono occidentalizzati molto, preservando la propria forma mentis. Insomma, attratta da questa distanza mentale/culturale, mi sono fiondata in questa lettura che ho letteralmente divorato.

Per comprendere Dio odia il Giappone basta che tu faccia una cosa piuttosto semplice: prendi tutti i luoghi comuni su noi italiani, ad esempio, e pensa ad un modo efficace di abbatterli e di protestare contro di essi. Vedrai che, a tuo modo, ti uniformerai anche nella protesta. Ora, applica tutto questo al Giappone e ai giapponesi: vedrai persone che sono abituate a contenere le emozioni e i sentimenti, persone che vorranno manifestarli, venendo fuori da questa grande costruzione reale e assieme fasulla di “luoghi comuni”. Leggerai di persone che vogliono uscire fuori dall’efficienza giapponese, dalla routine, dall’impeccabilità, dal self control: persone che vogliono prendere distanza da quel Giappone che è stato tanto bravo da riprendersi dopo la Seconda Guerra Mondiale, che ha costruito un impero economico, ultra-tecnologico, dove la disoccupazione è pari a zero – beati loro. Cavolo, dovrebbero esserne orgogliosi, penserai. Mica tanto…

Dio odia il Giappone è a tratti divertente e sconcertante. Conferma TUTTO quello che già sai del paese e dei giapponesi: non smentisce nulla. Tuttavia, ti porta ad una sola grande conclusione: i giapponesi sono esattamente come noi, ossia la tanto famigerata “diversità” – di cui ho parlato, naturalmente, in senso positivo, intendendola come “differenza”, modo di distinguersi dagli occidentali – è a suo modo…non reale. Lettura consigliata!

Dio odia il Giappone. Romanzo d’amore e fine del mondo, Douglas Coupland; ISBN Edizioni – I Vinili; pp. 206; 9 euro.

Ps: il libro è fighissimo, perché è anche illustrato!

0 commenti su “Dio odia il Giappone, Douglas Coupland”

  1. Ho amato moltissimo anch’io questo libro. Alcuni dei pensieri del personaggio principale avrebbero potuto essere tranquillamente i miei…:-D

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