La Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Cristallini ha ripreso a vivere. La sua storia è molto simile a quella di tanti altri luoghi del Rione Sanità. Dimenticata, maltrattata e abbandonata, da qualche mese torniamo a vederla in questa sua nuova veste, brillante e azzurra come il mare. È una visita breve, che è bello fare per apprezzare l’arte e tutti i progetti che sostengono il territorio.
Visitare la Chiesa dei Cristallini
La Chiesa dei Cristallini si trova poco oltre il cosiddetto borgo dei Vergini, attraverso cui, dal centro storico di Napoli, si entra nel ventre del Rione Sanità. Poco oltre lo Jago Museum e il celebre Palazzo dello Spagnolo, superando gli ipogei greci, là si trova.
Sembra una chiesarella da niente, ma ora non si può affatto dire che sia insignificante. E la strada da percorrere è breve, ma suggestiva. Beh, suggestiva come può esserlo una via qualunque di un quartiere popolare di Napoli.
Insomma, una sorta di horror vacui di bassi, finestrelle, motorini e bandierine per celebrare il club sportivo – devo specificare quale? Ah, c’è pure una bancarella variopinta: aglio, peperoncino, noccioline e compagnia bella. Nel quadro ci sta benissimo.
Ed ecco la chiesa, che ha riaperto grazie al progetto Luce al Rione Sanità, a cui collabora la Cooperativa La Paranza ed è finanziato da Fondazione con il Sud e Fondazione di Comunità San Gennaro, con Intesa Sanpaolo. Da tutto ciò è nata anche l’impresa social La Sorte, la medesima che ora gestisce il già citato museo dell’artista Jago.
Oggi la Chiesa dei Cristallini è un luogo simbolico e non solo perché è un sito sacro per i cattolici. Non è una chiesa sconsacrata, ma accoglie dentro di sé anche simboli che appartengono all’altro lato del Mediterraneo. In quanto spazio in cui si fa arte, realizza l’unione tra i popoli, la rigenerazione urbana, l’opera di riduzione delle disuguaglianze sociali.
Tant’è, se oggi possiamo visitarla e vederla così bella, nelle sue mille sfumature di azzurro e di blu, è perché hanno lavorato insieme i giovani residenti del quartiere e alcuni artisti. A tal proposito, vanno citati Tono Cruz, Mono González e Giuliana Conte.
Da questa sinergia sono nati i murales e i ritratti ondeggianti della chiesa. Ma c’è di più. Infatti, dicevo che questo sito è ricco di simboli. E allora bisogna dire che l’opera alle spalle dell’altare rappresenta una mano sinistra in preghiera. Non la mano cristiana che prega, bensì la mano che usano i musulmani: la mano del cuore. E di tradizione islamica è il volto del guardiano, che ci osserva dall’alto quando entriamo.
Ancora, grazie al progetto di Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, oggi l’altare è ricavato dalla prua di una barca di migranti approdati a Lampedusa. Ciò porta a citare il progetto Metamorfosi, che impegna i detenuti di Secondigliano e di Milano in attività di falegnameria e liuteria: dai resti delle barche nascono strumenti musicali. A Napoli si realizzano chitarre e mandolini, a Milano violini e violoncelli.
È bello sapere che le persone, e anche le cose, possono tornare a vivere. Almeno, ai miei occhi anche questa è bellezza. E mi fa ancora più piacere constatare quanto Napoli ci tenga a conservare la propria vocazione musicale.
Devi sapere che, sempre qui ai Cristallini, l’Andrea Bocelli Foundation lavora con la Fondazione San Gennaro al progetto Voices of Napoli. L’iniziativa si prefigge di sostenere i giovanissimi abitanti del territorio, orientandoli al canto e alla musica. E il Rione Sanità s’è fatto anche il suo bel coro di voci bianche!
Come visitare la Chiesa dei Cristallini
Ti piacerebbe visitare la Chiesa dei Cristallini? È aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 a titolo gratuito. Si raggiunge facilmente da Piazza Cavour, quindi con la metropolitana linea 2 e linea 1. Buona visita!