Online è una domanda frequente alla quale si cerca una risposta: come si diventa web copywriter? Da qui, seguono tutte le domande correlate e, tra queste, una regna sovrana: quanto guadagna?
La cattiva notizia è che spesso e malvolentieri da web copywriter si guadagna poco, considerata la mole di lavoro e l’impegno profuso per svolgerlo. La buona notizia è che ci si può sempre muovere, nel tempo, per migliorare la propria posizione e guadagnare di più. Insomma, non bisogna disperare.
Ma per quel che riguarda la prima domanda? Posso soprattutto dire come io sono diventata web copywriter, precisando che la mia strada è quella più battuta, ma ognuno traccia il proprio sentiero. La mia esperienza non può e non deve possedere un valore universale. In ogni caso, spero che tu possa apprezzare questo racconto sincero su come sono andate le cose e che possa, in modi che solo tu conosci, essere d’ispirazione.
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Diventare web copywriter al momento giusto
Sarò breve: ci si smazza. Eh, lo so! Hai pensato che si smazzano tutti, giustamente. Sì, è vero. Ma io intendo dire qualcosa di più: è davvero complicato, ora come ora, riuscire a esercitare questo tipo di professione. Dire che la concorrenza è tanta è quasi superfluo, ma aggiungo che a breve dovremo fare i conti con l’intelligenza artificiale e con tutte le trasformazioni che subiranno i contesti digitali.
Per il resto, è chiaro che ogni percorso professionale richieda grande impegno e non vado nemmeno insinuando che non possa essere così.
Il problema è che per affrontare una salita meno ripida, bisognerebbe farsi trovare al momento giusto nel posto giusto.
Sono entrata nel mercato del lavoro in un momento che iniziava a non essere più tanto favorevole. Colpa mia e dei miei ritardi: una parte considerevole dei professionisti della mia generazione (i nati negli anni ’80) s’è introdotta più rapidamente, perché è arrivata al momento giusto.
Prima, ho sbattuto la testa su integrali doppi e meccanica razionale, poi su Heidegger e Platone e, solo in seguito, ho capito cosa fare nella vita lavorativa. Premetto che sono convinta che le scienze e la filosofia mi abbiano agevolata parecchio, ma è un altro discorso e magari lo faremo in un secondo momento, pour parler. Il punto critico è un altro, come appena spiegato.
Cosa fare per diventare web copywriter
In estrema sintesi, sono diventata web copywriter quando ho imparato a scrivere, ho studiato marketing e comunicazione, ho iniziato a fare le prime esperienze, “creando” le situazioni idonee per compierle.
Per diventare web copywriter è necessario saper scrivere, conoscere i contesti digitali, avere delle nozioni anche avanzate di marketing. Sai qual è la seconda cosa più difficile da fare? Saper scrivere. La prima è ciò che dà modo al dramma di consumarsi e monopolizzare parte della tua: fare esperienza.
Scrivere correttamente è la base. Proprio perché è la base, è scontato. Be’, almeno in linea teorica. Basta leggere cosa si trova in Internet per appurare che non tutti coloro che passano per copywriter/web copywriter scrivono in modo corretto.
Bisogna essere convincenti. Noi artigiani della parola amiamo dire che dobbiamo essere “persuasivi, emozionanti”. Questioni di sinonimi, di parole che ci piacciono assai. In ogni caso, la verità è questa: noi scriviamo per far vendere. Possiamo farlo raccontando storie, informando, promuovendo sfacciatamente.
Abbiamo bisogno di studiare, e pure tanto:
- le dinamiche del marketing offline e online;
- le tecniche di scrittura persuasiva, applicate ai diversi media.
L’elenco ha solo due voci, ma in realtà è pieno di roba. In primo luogo, non è affatto ovvio che i copywriter conoscano i principi del marketing. Se ho fatto un riferimento esplicito all’offline, una ragione esiste: sapere cosa sono e come si fanno le indagini di mercato, riuscire a stilare un business plan e un piano di marketing aiutano moltissimo. Sono attività che ti aiutano a calarti nella mentalità aziendale/professionale/imprenditoriale.
Ti supportano quando si tratta di creare strategie di contenuti, non solo per scrivere. In altre parole, è una buona base teorica per non limitarti solo all’operativo, ma per dedicarti all’aspetto più strategico del lavoro sui contenuti digitali. A mio avviso, fa la differenza tra un professionista “esecutore” e un professionista “manager”, dove è il secondo il più avanzato ed esperto.
Personalmente, ho scelto la via del master in marketing e comunicazione. Non si tratta di una scelta obbligata, anzi. È giusto valutarla, se ritieni che, all’occasione, possa essere la voce “Master” nel CV a fare la differenza. Ciò che importa è che il percorso di studio scelto sia in grado di farti apprendere qualcosa di significativo.
Prendere confidenza con gli ambienti digitali è piuttosto semplice, ma se guardiamo a social network e ai blog. Puoi utilizzare i tuoi profili personali per esercitarti a scrivere copy accattivanti e puoi aprire un blog personale, per imparare a scrivere per i motori di ricerca (per la SEO, insomma).
Per l’advertising e le automazioni è meglio fare esperienza in contesti più strutturati, come le agenzie, per esempio. Ripeto che questi non sono passaggi obbligati, prescrizioni mediche. Rispetto alla mia esperienza personale, è una strategia che funziona abbastanza bene. Sfruttare i social network e il blog personale per esercitarsi nella scrittura è anche un modo per farsi notare, per dimostrare di saper fare qualcosa. Ragion per cui, è un’attività che consiglio caldamente.
Senza il blog non sarei arrivata da nessuna parte e non smetterò mai di affermarlo.
Attenzione: conta TANTISSIMO la perseveranza. Questa fase del proprio percorso è faticosissima: bisogna investire molto tempo per studiare e per scrivere, ma anche per essere presenti nelle community online, per le immancabili attività di PR. Potrebbe capitare che tu abbia la percezione di star perdendo solo tempo. A questo punto, non posso darti che due consigli: rivedi la tua strategia e correggila; se le correzioni portano risultati buoni, allora persevera.
Per migliorare nella tecnica di scrittura, ti suggerisco di leggere il blog e i libri di Luisa Carrada. Si adattano sia ai principianti sia a professionisti più avanzati. Ma leggi tanto, soprattutto i già professionisti del copywriting. Leggi tutti, senza snobismo. Nel tempo, imparerai a trarre spunto dai vari approcci e anche questo ti aiuterà a scrivere meglio.
Ricapitolando, dunque:
- studiare/leggere;
- fare esercizio con le tecniche di scrittura;
- coltivare relazioni online.
Forse, ti demoralizzerai ugualmente. Lo sento, ma non spaventarti. Soprattutto quando sei principiante, vivi per forza di cose e tuo malgrado situazioni anche poco piacevoli. Prima o poi dovrai perdere la verginità professionale e non sarà tutto rose e fiori. Questo accadrà alle prime vere esperienze, quelle che potrai inserire nel fantomatico CV – evita l’Europass, sempre che non te lo chiedano esplicitamente.
Mai e poi mai ti dirò che è giusto lavorare gratis o per rimborsi spese in cui a stento rientrerebbero i caffè al bar.
Per periodi estremamente limitati nel tempo, è pensabile un compromesso. Il compromesso deve essere tale da permetteri non tanto di guadagnare denaro, ma per “rubare il mestiere”, inserirti nel “giro”, arricchire il CV. Ripeto: TEMPO LIMITATO. È una dinamica subdola e devi sapere come uscirne fuori. A suo tempo, non mi hanno insegnato a rompere i circoli viziosi. Ho capito da me come farlo, a mie spese – spese di ogni genere. Meglio tardi che mai.
Ragiona nell’ottica del dare per ricevere: se non ricevi nulla, in competenze, allora non ha senso portare avanti una collaborazione, se non ti remunera abbastanza. I rapporti fondati sulla fiducia saranno pochi e rari: imparerai a riconoscerli e concentrare la tua professionalità su di essi. Ma prima di arrivare a questo, sappi che l’inesperienza è un’arma nelle mani di potenziali collaboratori e datori di lavoro per non pagarti o pagarti pochissimo.
Superato il trauma della prima volta, lascia perdere quella vocina che dice che devi accettare ogni condizione, per quanto svantaggiosa, perché in difetto sei tu. No, non sei in difetto. Stai imparando, sei agli inizi, devi fare la gavetta, ma ciò non dà a nessuno il potere di approfittare di te – magari anche umiliandoti, visto che non sei altro che una personalità sottoposta.
Non sei la pubblicità di Poltrone&Sofà. Ricordatelo.
Quanto si guadagna da web copywriter
Un web copywriter guadagna poco, il giusto, tanto. Dipende da quanto sei conosciuto, dal tipo di esperienze che hai fatto. Quando sei fuori dalla sudditanza psicologica, puoi iniziare ad alzare le tariffe dei tuoi servizi e valutare le proposte di collaborazione che trovi vantaggiose, di volta in volta. E il vantaggio deve essere palese ai tuoi occhi, non agli occhi dei gradassi che cianciano su LinkedIn. A sentir questi, bisognerebbe sparare alto sempre. Be’, sparare alto è un obiettivo da raggiungere.
Nel frattempo, fai il tuo percorso con onestà ed etica professionale, ché senza dubbio hai bollette da pagare e la spesa da fare, per cui a casa dovrai pur portare qualcosa. Nel tempo si cresce, sempre grazie a Signora Perseveranza. Infatti, il percoso si fa, ma è accidentato. Possiamo escludere che tu debba scrivere (agli inizi) per 5 € ad articolo? No. Per tanto tempo, come è successo a me, scriverai per 10, poi per 20, poi arriverai a 50 e così via. Chiaro, dipende da cosa ti troverai a scrivere: non tutto pesa allo stesso modo.
Per lo più, arriverai a soppesare il valore intrinseco di un’esperienza lavorativa, considerando i vari fattori: il vantaggio economico, l’expertise tecnico, le opportunità di introdurti in un settore, la tua stessa popolarità. Infine, c’è il fattore tempo: solo tu puoi decidere quanto tempo dedicare al lavoro e quanto conta questo tempo per te. Qualche volta ti diranno che hai tariffe fuori mercato. Benissimo! Non è un problema, perché evidentemente c’è qualcosa che riguarda la tua vita che vale di più ed è giusto così.
Dicevo, quindi: studiare, esercitarsi, stringere relazioni, creare le occasioni per acquisire conoscenze e abilità, perseverare. Tutto questo mi è servito per diventare e lavorare come web copywriter.
Certo, nella vita conta molto anche il fattore fortuna. Impegnarsi basta, ma bisogna ignorare il fattore tempo. Avere i mezzi a disposizione, trovarsi nei contesti territoriali più fertili, sapere intrecciare relazioni virtuose conta tantissimo per lavorare subito, per guadagnare il giusto.
Ma non tutto dipende strettamente dalla nostra volontà, non sempre. Ognuno ha il proprio percorso di vita. Ciascuno di noi è una storia a sé: ti ho raccontato la mia storia, a grandi linee.
A presto,
Bruna Athena