Il Museo di Pietrarsa è uno dei siti più affascinanti di Napoli. Lo dico perché so che di appassionati di treni, in giro, ce ne sono molti. Di certo, è un sito museale molto affascinante ed è anche facile da raggiungere, anche se si trova al confine con la città di San Giorgio a Cremano. Ora te ne parlo più nello specifico.
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Il Museo Ferroviario di Pietrarsa
La prima ferrovia in Italia fu inaugurata il 3 ottobre 1839, a Portici. Lunga circa 7-8 chilometri, la tratta collegava Portici e Napoli e la locomotiva, fabbricata in Inghilterra e battezzata con il nome di Vesuvio, impiegava solo 11 minuti per percorrerla.
Questa prima opera ferroviaria italiana fu realizzata sotto il regno di Ferdinando II dei Borbone, che desiderava vedere il Regno delle Due Sicilie degno della concorrenza degli altri stati d’Europa. A ben pensarci, a quel tempo si stava entrando nel pieno della Rivoluzione Industriale e il continente era in pieno fermento tecnologico e scientifico.
Ora, il Museo di Pietrarsa si trova in un’area un po’ periferica di Napoli, oggetto ormai da tempo di una vasta opera di riqualificazione. Il sito è stato realizzato lì dove poi, nel 1840, sorse il Real Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive, destinato appunto alla realizzazione delle macchine a vapore. Fu attivo fino agli anni ’70 del Novecento, poi cadde in disuso e i padiglioni furono trasformati in vaste sale museali.
Cosa c’è da vedere al Museo di Pietrarsa
Quando ho visitato Pietrarsa per la prima volta mi sono sentita tornare bambina. Non ho potuto fare a meno di incuriosirmi alla storia dei treni, alla loro evoluzione tecnologica. E quando sono entrata nei treni storici, non ho potuto fare a meno di mettere a confronto le nostre modalità di viaggio e il modo in cui avrebbero viaggiato i nostri nonni e bisnonni.
[Credo che per me non sia paragonabile il senso di rilassatezza che provo durante il viaggio in treno con il senso di sotterranea tensione che mi avviluppa lo stomaco nei viaggi in aereo. Ma, in fondo, sono una persona “frettella” e l’aereo mi permette di fare una cosa bellissima: ottimizzare i tempi. Però, nel mio immaginario, viaggiare è andare in treno.]
Nel Museo di Pietrarsa si visitano:
- i padiglioni con i treni storici e le locomotive più moderne;
- la Cattedrale;
- la riproduzione della locomotiva Bayard;
- il giardino botanico.
Il vero e proprio viaggio nel tempo inizia con la visita alla carrozza del Re, diventata poi treno presidenziale a partire dal 1948. Ma questo non è il solo esemplare di treno storico, perché ci sono anche le locomotive Terrazzini, Centoporte e le Littorine.
La Cattedrale è un padiglione che deve il suo nome agli archi a sesto acuto che lo sostengono. Qui c’è il grande plastico Trecento Treni, che rappresenta due stazioni: Firenze Santa Maria Novella e Bologna Centrale.
Da qualche tempo, nella locomotiva Bayard è possibile vivere un’esperienza in realtà aumentata. Ecco, questa è una cosa che non ho fatto, per cui tornerò e la visiterò. Infine, c’è il giardino botanico che, a suo modo, credo sia una chicca. Lo è non solo perché è ben strutturato, ma perché il panorama sul Golfo di Napoli fa il suo, senza dubbio. Se potessi fare in modo di trovarti lì al tramonto…
Museo di Pietrarsa, orari e prezzi
Veniamo adesso alle faccende pragmatiche, ché male non fa. Il museo segue un orario un po’ particolare, eccolo:
- giovedì, 14:00-20:00;
- venerdì, 9:00-16:30;
- mercoledì su prenotazione;
- lunedì e martedì chiuso.
Ti consiglio di visitare il sito web del museo per venire a conoscenza delle aperture straordinarie, gli eventi speciali e le promozioni. Infatti, ho visitato il sito di Pietrarsa durante una visita guidata con messa in scena teatrale di un delitto. Vale la pena monitorare le iniziative, anche perché alcune sono pure adatte ai bambini.
Queste sono le tariffe d’ingresso:
- biglietto intero 7€;
- biglietto ridotto 5€ (sotto i 18 anni e sopra i 65);
- promo “famiglia” (due adulti e due ragazzi) 20€,
con visita guidata, si paga un supplemento di 2€ per ogni biglietto. Attenzione! Queste tariffe e gli orari potrebbero subire delle variazioni durante il periodo natalizio, quando a Pietrarsa ogni giorno sono attivi i mercatini di Natale. Te ne parlo nel prossimo paragrafo.
I mercatini di Natale di Pietrarsa
Dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, al Museo di Pietrarsa sono attivi anche i mercatini di Natale. Se ti è possibile, ti consiglio di visitarli nei giorni feriali, solo perché sono meno frequentati. Trovi tanti artigiani per idee regalo e, immancabili, leccornie gastronomiche di ogni sorta. Se vai di sera, puoi anche accomodarti per mangiare una pizza. Te li consiglio anche per i bambini: non mancano attrazioni speciali per i più piccoli.
Durante questo periodo, orari e prezzi del Museo di Pietrarsa subiscono alcune variazioni. Ecco il quadro completo degli orari:
– dal martedì alla domenica, ore 10-22;
– 24 e 31 dicembre, 9.30-14.30;
– chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio.
Il biglietto ridotto costa sempre 6€. Il biglietto intero costa invece 8€ nei giorni feriali, sabato e festivi entro le ore 15.00. Il sabato e la domenica costa 14€ dopo le 15.
Museo di Pietrarsa: come si arriva
Il Museo Nazionale di Pietrarsa si trova tra San Giovanni a Teduccio e Portici, al limite meridionale della città. Il mezzo più pratico per raggiungerlo è il treno regionale, che si prende a Napoli Piazza Garibaldi, binario 2. Si scende a Pietrarsa-San Giorgio a Cremano, seguendo la direzione Salerno oppure Torre Annunziata/Castellammare di Stabia.
Se vuoi provare un’esperienza diversa c’è anche il Pietrarsa Express, il treno storico che circola solo due volte al giorno, cioè effettua una sola corsa da Napoli (10:45) e una sola corsa da Pietrarsa (15:35), al costo di 4.90€ a corsa. Il biglietto ti garantisce uno sconto sul biglietto del museo. Per prenotare, visita il sito della Fondazione Ferrovie dello Stato. Qui di seguito ti mostro gli orari e le tariffe del Pietrasa Express come riepilogo.
Ribadisco il concetto: secondo me il Museo di Pietrarsa è uno dei più stimolanti di Napoli. Può fare contenti adulti, ragazzi e bambini, quindi è perfetto per chi viaggia con la famiglia. E poi è imperdibile per chi ha sempre amato i treni – come la sottoscritta! Ad ora, non è tra i siti più noti tra i visitatori, per cui è ancora un luogo vivibile, senza troppi “instagrammer” tra i piedi. Ops! Carrozze, volevo dire carrozze!
[Ci siamo capiti ;)] – A presto!