Hai mai sentito parlare dell’Orto della Regina di Roccamonfina? Si tratta di un sito archeologico che si trova nel cuore del Parco Regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano.
Per visitarlo, basta percorrere un breve sentiero nel bosco che, come ti mostrerò tra poco, è breve, ma molto suggestivo. Spero che tu abbia voglia di vederlo con me!
In sintesi
L’Orto della Regina
Desidero essere molto chiara: l’Orto della Regina è un sito archeologico particolare. In verità, non è stata data molta attenzione alle indagini archeologiche nella zona di Roccamonfina.
Esso non è altro che un grande recinto a forma poligonale, situato sulla sommità del Monte La Frascara, a circa 900 metri sul livello del mare.
Per noi è complicato comprendere la funzione di una massiccia recinzione in pietra (blocchi di trachite, per l’esattezza) senza avere quasi alcun tipo di riferimento sull’esatta ragione della sua esistenza.
Anche il nome, Orto della Regina, porta con sé la sintesi di suggestioni e credenze, ipotesi di vario genere: c’è chi ritiene che fosse un tempio dedicato a una divinità femminile pre-romana; qualcun altro, invece, che fosse una postazione militare, poi riutilizzata nei secoli.
Insomma, non è stata possibile una raccolta di dati tale da potersi permettere di sbilanciarsi per una o per l’altra ipotesi – o magari per altre!
Una cosa è certa: non distante da Roccamonfina si trovano Capua e Sessa Aurunca. Sia l’una sia l’altra sono state delle importanti città romane della Campania: Capua è entrata nella storia con la rivolta dei gladiatori di Spartaco; Sessa Aurunca, meno conosciuta ai più, ha avuto il suo ruolo strategico nel territorio ed è uno dei comuni del parco regionale.
L’Orto della Regina si trova in una posizione comoda per tenere sott’occhio la vasta piana dell’area nord di Caserta, fino ai Monti Aurunci. Infatti, l’escursione mi ha regalato uno dei più bei panorami mai visti in Campania.
Il sentiero
Come si arriva all’Orto della Regina? Presa l’autostrada, si esce a Caianello e si seguono le indicazioni per Roccamonfina. Qui giunti, bisogna raggiungere la frazione di Fontanafredda e, grazie alle indicazioni per Orto della Regina e Monte Frascara, si percorre un po’ di strada in auto fino a quando non si arriva a uno slargo.
Qui si deve lasciare l’auto, lo si capisce: la presenza di uno steccato indica chiaramente l’inizio del sentiero. La strada è breve, meno di 1 chilometro. In estate è polveroso e nei tratti di leggere pendenza bisogna fare attenzione: è scivoloso, e io mi sono prontamente trovata con le terga per terra.
Meglio essere attrezzati di scarpe da trekking, ma con un po’ di attenzione si procede anche con delle normali scarpe da ginnastica. Il sentiero è semplice, a prova di inetti come me, quindi puoi anche portarci i bambini.
Quasi alla fine del percorso, il sentiero conduce verso una piccola radura: ci sono delle panchine, una piccola costruzione a vulcano ti ricorda che sei in un’area vulcanica, il vento ti strappa i capelli dalla testa e il panorama è superbo.
La vista spazia dai monti del casertano ai Monti Aurunci, sembra di poter toccare Ischia, a sinistra, e il Circeo, a destra, con un dito. Quel panorama è valsa la ridicola caduta che solo io avrei potuto prendere nel bosco!
Tornando indietro di un breve tratto e svoltando a destra, come per fare un curva, si sale ancora per poco e si arriva all’Orto della Regina.
Non ti aspettare qualcosa di grandioso, ma di suggestivo sì, a suo modo. Il sito è chiaramente una traccia umana, una traccia ora abbandonata nel bosco, dove la natura ha fatto il suo corso. Avrei potuto fare un pic nic, stendendo un telo sotto a un albero, e restare qualche ora nel fresco, nel silenzio assoluto, distante idealmente mille miglia dalla civiltà.
Tanto lì non ci viene quasi nessuno: sei libero. Questo è il bello dei posti che in pochi conoscono e che, forse, anche meno persone visiterebbero. Poco male, no? Ce lo teniamo per noi 😉
Nella prossima foto ti mostro il borgo medievale di Galluccio, uno dei comuni del Parco di Roccamonfina, completamente circondato dai castagneti del parco. Qui abbiamo cenato presso il Casale Le Arcate.
Spero di poter presto raccontarti altro del Parco Regionale di Roccamonfina. Confidando in un autunno un po’ meno restrittivo di quello scorso, qui c’è da tornare per il prodotto Igp della zona: la castagna!
A presto,
Bruna Athena