Desidero prendere spunto da un recente blog post di Roberta In Viaggio con Lollo per pubblicare un articolo più personale, da “chiacchierata” digitale: 30 cosa da sapere su di me. Sperando di non annoiarti, ma di farti venire voglia di confrontarci, ti rivelo qualcosa della mia vita passata, e non solo.
Perché 30 cosa da sapere su di me?
L’ho sempre pensato, ma un anno intero in pandemia mi ha reso più consapevole dell’importanza del conoscersi. anche a distanza. Infatti, credo che conoscersi non consista solo di commenti – si spera sensati! – sui post di Instagram o una reazione sulle Storie. Avremmo bisogno di parlarci guardandoci negli occhi, ma non si può fare adesso. Accolgo con piacere, quindi, le piccole iniziative che ci danno la possibilità di raccontare qualcosa di noi, di quel che siamo stati e che vogliamo essere, un giorno.
1) Da grande volevo fare l’astrofisico
Ho sempre subito il fascino delle stelle e dei pianeti. Le mi scelte di studio, da un determinato momento in poi, sono state orientate a questo: diventare una studiosa dell’Universo. Purtroppo, non avevo fatto bene i conti con la mia assenza di propensione alla matematica e con insegnamenti scientifici carenti. Sì, sapevo cavarmela anche bene con i numeri, ma da una secchiona non c’era d’aspettarsi altro. Nei ragionamenti sulla Fisica, però, ero (sono!) proprio una gallina. Ho cambiato strada e, in fondo, ne sono contenta.
2)Accetto consigli sui libri da leggere molto di rado
Confesso il mio peccato! Scrivo di libri, di fatto consiglio libri, ma sono molto diffidente quando si tratta delle opinioni altrui. In altre parole, leggo recensioni molto di rado e nelle mie decisioni sono decisamente autonoma. Naturalmente, esistono delle eccezioni: mi fido del parere di pochissime persone di cui conosco i gusti e di cui riconosco l’onestà intellettuale.
3)Amo la cosmetica e gli accessori
Sono una donna vanitosa, senza dubbio. Mi piace truccarmi, stendo creme e cremine sulla pelle – terribilmente secca, per Zeus! – e, soprattutto in estate, indosso collane, braccialetti, anelli e orecchini. Gli orecchini sono la mia passione, come i foulard, i rossetti e gli smalti rossi!
4)Sono laureata in Filosofia – e non ne sono pentita!
Riprendendo la storia del punto 1, abbandonato il percorso scientifico, ho intrapreso quello filosofico. Non me ne sono pentita MAI, perché sono sicura che mi abbia formato bene. Del resto, il mio lavoro consiste nello scrivere e nell’intendere i desideri delle persone. Tuttavia, la mia passione per tutto ciò che è scienza non è certo morta e quindi ho scelto due tesi di laurea molto “tecniche”: in Logica, alla triennale, in Antropologia e Filosofia della Scienza, alla magistrale. Durante gli anni di studi a Filosofia, ho maturato il mio interesse per la robotica, l’intelligenza artificiale e il web.
5)Leggo, scrivo e nuoto fin dalla più tenera età
C’era da stupirsene? In effetti, ho iniziato le scuole elementari già sapendo leggere e scrivere. E avevo anche già imparato a nuotare. Le acque non mi fanno paura, se non sono molto agitate, e di certo da bambina sono stata anche più incosciente. C’è da dire, però, che mio padre, anche lui provetto nuotatore, mi ha abituata presto alle immersioni: mi gettava in acqua e…tanti saluti! Be’, detta così sembra un tentativo di omicidio! In realtà, mi divertivo tantissimo e fin da subito ho spalancato gli occhi sulle profondità marine e ho iniziato a muovermi agevolmente nel mezzo. Ecco perché le mie nuotate stagionali sono sacrosante e, per me, una delle pochissime cose da apprezzare dell’estate.
6)Ho trascorso gran parte del mio tempo a disegnare
Ho letto libri su libri da ragazzina, ma ho anche trascorso tantissimo tempo a disegnare. I miei soggetti preferiti erano i cartoni animati, di fatto gli anime. Ero solita farlo tanto da sola quanto in compagnia e un po’ mi dispiace aver perso la mano.
7)Mi piace ascoltare la musica da sola per fantasticare
Ascoltare la musica è più un modo per evadere dalla realtà ed entrare nel mondo della fantasia che un mezzo per interrompere il silenzio. Mi piace mettere le cuffie e camminare, immaginando luoghi e situazioni. È una cosa che in questo periodo mi manca tanto, perché farlo spostandosi in casa non è proprio la stessa cosa. La musica è movimento, per me.
8)Studentessa modello, detestavo la scuola
A scuola me la cavavo alla grande, ma non mi è mai piaciuta. Trovavo la scuola terribilmente noiosa: noioso quell’orario sempre uguale, le interrogazioni, i compiti in classe, la strada da percorrere per arrivarci. Inoltre, non mi sono mai integrata nel gruppo dei pari: mi sono sentita molto sola, decisamente incompresa. Della scuola non ho bei ricordi, affatto. Quando è finita, per me è stata un’enorme liberazione!
9)A basso contenuto di nichel, grazie!
Non è che la mia vita ruoti attorno al solfato di nichel, ma diciamo che il composto chimico mi dà parecchia noia. Niente crostacei, polpi e frutta secca di qualsiasi tipo; pochissimi legumi e verdure; cereali integrali nemmeno per idea. Capirete quanto sia seccante, per me, andare a mangiare fuori casa con il punto interrogativo di un probabile digiuno e dell’attacco di orticaria (o forse d’altro…)
10)Ho praticato 3 sport, ma…
..e sono stati l’atletica leggera, la pallavolo e la ginnastica ritmica, ma li ho abbandonati tutti. Da bambina, infatti, sono stata cicciottella, imbranata e sempre sotto il tiro di gente competitiva che non smetteva mai di farmi sentire incapace. Morale della favola, ho lasciato tutto e mi sono convinta che lo sport non mi piacesse. In realtà, non volevo ritrovarmi di nuovo a vedermi guastato il divertimento. Purtroppo, è stata una scelta infelice: se avessi fatto movimento, non mi sarei ritrovata con le protrusioni cervicali e lombari! Poi mi sono decisa, e ho cominciato un percorso di ginnastica posturale e ora pratico il pilates, che mi piace moltissimo e non abbandonerò!
11)Faccio le cose solo quando lo decido io
Sembra una cosa ovvia, ma non lo è. Intendo dire che se non sento dentro il mio perché, non mi muovo di un millimetro. Non contano ragionamenti, provare a convincermi con insistenza genererebbe in me solo un forte senso di ribellione: non posso accettare imposizione alcuna. Ho bisogno di sentire dentro di me quando è il momento e quando esso è giunto, non torno indietro.
12)Il mio primo viaggio senza i miei genitori è stato (quasi) terribile
Ad onor del vero, con i miei genitori non ho mai viaggiato. Il mio primo viaggio, per forza di cose senza di loro, è avvenuto in II media e la meta è stata la Puglia. Finimmo in un hotel brutto e poco pulito, in cui si mangiava male. Forse mi lasciai condizionare dalle mia compagne di classe, decisamente molto lamentose, ma ci fu un momento in cui desiderai essere a casa. Il mio sentire non aveva nulla a che vedere con la Puglia in sé, inutile dirlo!
13)La mio primo viaggio all’estero è stato in Francia
In III media, il viaggio d’istruzione ha previsto Strasburgo come destinazione. Questo fu un viaggio molto divertente e ricordo l’emozione dei preparativi: la carta d’identità valida per l’espatrio, gli indumenti pesanti, l’organizzazione per telefonare ai miei, la macchina fotografica usa e getta! Fu il mio primo viaggio all’estero, durante il quale diedi il primo bacio – i viaggi mi hanno portato bene, da questo punto di vista 😉
14)Mi sono sottoposta a un intervento di chirurgia estetica e lo rifarei mille altre volte
“Ogni naso ha la sua faccia!”
No, no, no e ancora no. Avete avuto il mio naso? Sapete cosa significa essere presi in giro ogni giorno della propria santa vita? Lo avete voi un setto nasale deviato, con un pezzo di cartilagine in più? No, la mia faccia NON meritava quel naso. E infatti non mi appartiene più, per fortuna. L’intervento chirurgico è stata una delle scelte più azzeccate della mia vita e lo rifarei mille altre volte. Quando ho tolto i tamponi, quando ho tolto fasciature e gesso, sono rinata.
Per carità, ammiro molto le persone che sono in grado di accettare difetti fisici con molta serenità. Io non sono stata in grado di farlo, ma non ho da chiedere scusa per questo.
15)Ho avuto il complesso dell’altezza
Nessuno lo potrebbe dire mai, vedendomi adesso, ma sono stata una bambina molto alta. Poi non s’è capito più nulla: ho raggiungo i 158 cm a 10 anni e lì mi sono fermata – come si sono fermati i miei piedi al numero 33. Misteri della Natura! Sta di fatto che passare dall’essere una delle più alte a una delle più basse non l’ho trovato divertente. Poi ho fatto pace con la faccenda, anche perché soluzione non c’è. Guardo il lato positivo del mio essere piccola: sono agile!
16)Ho paura delle altezze e non amo volare
Esatto, volare non mi piace. Preferisco vedermi ben piantata per terra. Allo stesso modo, mi fa impressione anche salire sulla scala. Le giostre per adulti mi terrorizzano e ho fatto il Volo dell’Angelo solo perché ormai, legata come un salame non commestibile, non avrei potuto che aspettare che terminasse quel minuto in sospensione tra i picchi delle montagne.
17)Detesto gli ostelli
Per chi viaggia low cost, gli ostelli sono sacrosanti. Io li odio come non mai. Mi dà fastidio condividere il bagno e non mi piace non avere spazi miei. Preferisco spendere un po’ di più, ma avere le mie (poche) comodità.
18)Ho deciso di imparare a suonare da grande
Avete presente quelle cose che avete sempre in mente di fare e non fate mai? Ecco, ho nutrito per anni e anni il pallino del flauto traverso, ma alla fine mi sono decisa a imparare a suonarlo solo adesso. A volte ci si deve stufare di desiderare le cose e nulla più…sonoramente!
19)Ho imparato più da sola con il blog che grazie alla “formazione”
Il 90% di ciò che so fare del mio lavoro è il risultato dell’impegno che ho messo in questo blog. Formazione nei contesti lavorativi? Be’, non sono stata fortunata in questo. Se mi fossi limitata a far girare il CV, senza coltivare questo spazio, non avrei mai iniziato a lavorare come web writer.
20)Avevo paura dei gatti, fino a quando non ne ho preso uno
Che devo dire, forse i gatti percepivano il mio timore ed è per questo che erano aggressivi con me? Sta di fatto, non appena è arrivato il piccolo Ivan a casa, ho capito come approcciare i felini e le cose sono cambiate. L’unica cosa che mi distingue dai più grandi gattari è che sono sempre io a comandare: il gatto non l’avrà mai vinta. Forse sono gatto anche io?
21)Riesco a rapportarmi con tutti: persone più grandi di me, uomini e donne
Non sembra una caratteristica eccezionale, vero? Invece lo è, secondo me. Pure da ragazzina, non ho mai percepito soggezione a contatto con le persone più adulte e sono riuscita a instaurare anche dialoghi molto fecondi. Una delle mie più care amiche potrebbe essermi madre. Allo stesso modo, non ho mai sofferto del complesso “donne con donne, uomini con uomini” e, oggi più che mai, credo che ciò abbia fatto di me una donna molto consapevole. In virtù di ciò, il mio rapporto con i “maschi” è sempre stato molto sereno: non ho mai faticato né per far intendere le mie reali intenzioni – qualunque esse fossero – né per “impormi” come soggetto pensante, dotato di autonomia.
22)Se chiudo con te, allora per me sei morto
Ricollegandomi al punto precedente, vi prego di non scandalizzarvi dell’espressione “…allora sei morto”. Chiaro, è un’espressione metaforica per intendere il mio modo di condurre le relazioni o, per meglio dire, ciò che avviene dopo la fine di una relazione interpersonale. Sono una persona molto paziente e comprensiva, nonostante la mia “rudezza”. Offro davvero molte opportunità all’altro, prima di giungere alla decisione di chiudere definitivamente il rapporto. Quando ciò accade, significa che ho perso la stima e la fiducia in una persona che, da quel momento in poi, per me smette di esistere in qualsiasi forma. È ovvio, il ricordo esiste sempre, ma per il resto sarebbe come avere a che fare con i fantasmi. E i fantasmi non esistono 😉
23)Non tollero la violenza gratuita e l’abuso di potere
Non amo le storie di violenza gratuita, perpetrata nei confronti di esseri di qualsiasi genere e specie. L’abuso di potere, di qualunque forma, mi genera un forte senso di disgusto. Posso non cancellare mai più dalla mia mente storie e immagini di violenza descritte in film, libri, giornali e sul web. In ragione di ciò, filtro con attenzione ciò che leggo, ascolto e guardo.
24)Se tocchi chi amo, puoi considerarti trapassato
Anche quel “trapassato” è da intendersi come metaforico – del resto, non mi sembra una buona idea diffondere sul web intenzioni omicide! Diciamo che se qualcuno prova a fare del male a chi amo, è destinato a trascorrere qualche brutta ora con me: posso trasformarmi in una pantera, e su questo non ho mai scherzato.
25)Mi piace il cambiamento
Mi piace scoprire cose nuove ed effettuare cambiamenti, anche radicali, perché le cose sempre uguali mi annoiano. Sono la quintessenza della contraddizione del principio più pericoloso al mondo: “S’è sempre fatto così!”
Quella frase mi fa quasi ribrezzo.
26)Ho un intuito molto sviluppato
Si tratta di una caratteristica che ho affinato nel tempo, anche a botta di mazzate. Forse è anche per questo che molte persone sembrano spontaneamente portate a parlare e confidarsi con me. Riesco a intuire se una persona mi è affine e grazie allo spirito di osservazione – n.d.r. preferisco osservare più che essere osservata – capisco dove sono i nodi da sciogliere. Attenzione! Questo non vuol dire che giochi a fare la psicologa e mi diverta a proporre percorsi di crescita: queste sono cose da specialisti. Voglio dire che l’intuito mi fa capire quali sono le cose giuste da dire per mettere una persona a proprio agio e farla aprire, instaurando il dialogo con me – che sono riservata, in ogni caso. Ciò avviene con poche persone e va più che bene così. L’importante è non approfittare MAI dei punti di debolezza di un’altra persona. Farlo con me, significherebbe autorizzarmi a fare altrettanto. Non è una buona idea, perché so dove colpire nel segno e il veleno dello Scorpione è letale, si sa.
27)Sono stata a contatto con Mr.S fin da bambina, ma non lo sapevo!
Che tenerelli! Be’, tutto sommato Mr.S e io proveniamo dallo stesso ambiente e i nostri genitori, da giovanissimi, si frequentavano. Però i contatti tra noi sono avvenuti durante la nostra adolescenza. Eppure siamo stati alle stesse feste di bambini, da bambini, e l’abbiamo scoperto solo da grandi: eravamo già vicini, ma non lo sapevamo.
28)Il mio amore è nato in viaggio, tra Germania e Paesi Bassi
Tutto è nato durante un viaggio, un pellegrinaggio per l’esattezza. La nostra amicizia è diventata qualcosa di più nel corso degli spostamenti tra Germania e Paesi Bassi. Sono ricordi ancora molto nitidi nella memoria e uno dei più teneri mi riporta ad Aquisgrana, ai piedi della magnifica cattedrale: c’era tanta gente, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù 2005, e il nostro è stato un cercarsi spontaneo con gli occhi e con le mani, per non perderci.
[Basta smancerie! Mi sta scappando la lacrimuccia e non voglio che pensiate che io sia una dal pianto facile 😛 ]
29)Mi piacerebbe imparare a cantare
Questo proposito è vecchio almeno quanto la fissa per il flauto traverso. Non so se prenderò mai lezioni di canto, ma cantare mi piace molto, lo faccio solo quando sono sola, e mi spiace non aver mai fatto nulla per allenare la voce.
30)Le immagini sacre mi terrorizzano
Santi, madonnine e crocifissi non fanno per me. Infatti, visito volentieri chiese e cattedrali per ammirare l’arte, ma sempre con una certa circospezione, perché alcune immagini mi scuotono profondamente. Tale idiosincrasia mi accompagna fin da piccola, non mi è mai passata del tutto. Non guarderei film sulla Passione nemmeno se mi pagaste. Detesto tutte le processioni religiose e, neanche a dirlo, in particolar modo quelle delle Settimana Santa. Per fortuna il Covid-19 mi ha risparmiata dalla Via Crucis di quartiere, che passa proprio sotto casa mia!
E queste sono (solo) 30 curiosità su di me. Ti aspetto nei commenti, se vuoi!
È stato bellissino leggerti. Amo viaggiare e seguirò volentieri i tuoi consigli. Alla prossima lettura.
Buongiorno Leila, mi fa molto piacere! Alla prossima <3