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La bellezza che uccide, Migjeni

La bellezza che uccide, Migjeni, Letteratura Albania

La bellezza che uccide di Mgjeni è un libro di denuncia sociale, un affresco dell’Albania dei primi del Novecento.

Cosa conosci dell’Albania? Io ne conosco poco, davvero poco. È per questo che ho voluto cimentarmi nella lettura di La bellezza che uccide, di Migjeni – alias Millosh Gjergj Nikolla.

La bellezza che uccide, Migjeni

La bellezza che uccide è una raccolta di racconti di Migjeni, poeta albanese. In Italia è un autore quasi del tutto sconosciuto, come del resto lo è gran parte della letteratura dei Balcani.

Il libro porta il titolo di uno dei racconti di Migjeni, in cui si trova espresso in modo molto chiaro il paradosso di un paese che, a dispetto della sua sfacciata bellezza, non sa amare davvero i suoi figli.

Com’è l’Albania? L’Albania affaccia sull’Adriatico, possiede spiagge immense e un mare dalle acque limpidissime, ma il suo territorio è in prevalenza collinare e montuoso. Tra i picchi innevati e giù, nelle città, si consuma la tragedia: la povertà e la disoccupazione consumano gli uomini e le donne di un paese che, all’alba del nuovo secolo, il Novecento, sembra refrattario a qualsiasi cambiamento.

I racconti di Migjeni ritraggono una nazione in balia delle forze opposte che dilaniano l’Europa nei primi decenni del XX secolo e messa a dura prova dalla Depressione degli anni ’30; genti stremate dalla povertà e dalla disperazione, l’indifferenza clericale e della borghesia, la resistenza a cambiare in meglio, aprendosi davvero al mondo e lasciandosi alle spalle usi e costumi primitivi, brutali, anacronistici.

Perché leggere La bellezza che uccide?

Il libro di Migjeni è un libro di denuncia sociale. Ogni racconto, ispirato alla vita quotidiana, quindi realistico, o metaforico, intendere puntare i riflettori sui problemi che sono appartenuti all’Albania che Migjeni ha lasciato per venire in Italia, per studiare e per curarsi della malattia che ha stroncato la sua vita.

È una raccolta semplice da leggere, ma alla quale ci si deve accostare se si è sensibili a temi che essa tratta e se si intende conoscere qualcosa di più del passato dell’Albania.

La bellezza che uccide richiede una certa sensibilità, ma anche la capacità di prendere il distacco dall’immagine che Migjeni dà dell’Albania.

L’Albania di oggi è di sicuro diversa, ma è pur sempre il frutto di ciò che è stata: un paese in cui si sono mescolate tradizioni, religioni e lingue diverse, che ha affrontato conflitti, porta con sé il peso dell’emigrazione e oggi tenta timidamente di affacciarsi al turismo mediterraneo.

A proposito di turismo, ti segnalo uno dei tanti articoli che Viaggi Che Mangi ha scritto a proposito dell’Albania. Qui di racconta anche della città natale di Migjeni, Scutari.

Ciò che sto per scrivere è importante: è chiaro ed evidente che La bellezza che uccide sia per appassionati di letteratura e di Balcani, ma non è adatto ai “vacanzieri”, a chi si lascia attrarre dall’offerta economica dell’agenzia di viaggi e non dà troppo peso a ciò che hanno vissuto le strade che attraversa, alla ricerca dello scatto perfetto per Instagram. È un libro per chi si addentra nella Storia e non ha timore di dover fare i conti l’altra faccia della luna.

A presto,

Bruna Athena

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