Scegliere il nome del blog più adatto alle proprie caratteristiche è importante per distinguersi ed essere ricordati dai lettori.
Quando si comincia a fare blogging, senza essere troppo preparati, uno degli errori più facili da commettere è sbagliare il nome del blog. E poiché uno dei miei obiettivi è risparmiarti le rogne, oggi desidero darti qualche consiglio su come scegliere il nome del blog senza creare pasticci di sorta.
Di cosa trattiamo:
Come scegliere il nome del blog: gli errori frequenti
Quando nel blogging si parte da 0, con le migliori intenzioni, ma senza conoscere alcune dinamiche degli ambienti digitali, si fanno degli errori molto banali, ma che hanno comunque un peso.
Parlo per esperienza, perché sono la prima ad aver fatto alcune fesserie e una di queste è proprio il nome scelto per il blog. Non che non esso non mi piaccia più, ma di questo te ne parlo più avanti in questo articolo.
Vediamo, per prima cosa, quali sono gli errori da evitare quando devi scegliere il nome del blog.
Errore 1: un nome che non ti qualifica
È probabile che tu conosca blogger abbastanza popolari, i cui blog hanno posseduto nomi scelti secondo criteri discutibili e che oggi si chiamano diversamente. Grazie al nuovo nome, riescono adesso a distinguersi da tutti gli altri.
Cosa è successo? È successo che il blog ha acquisito notorietà nel tempo, ma il suo nome non poteva essere ricondotto al proprietario e/o alla sua categoria tematica con molta facilità.
Quando avviene ciò, diventa necessario cambiare di titolo del blog e degli account social, eventualmente anche il dominio del sito web.
Non che siano delle cose complicate da fare, ma immagina la situazione: tutti ti conoscono con il nome di Giulio Cesare, poi riveli che in realtà ti chiami William Shakespeare. Vogliamo rimproverare i lettori per essere confusi?!
La mia esperienza
Questo è l’errore che ho fatto io: scegliere un nome che non mi identifica senza equivoci. L’ho fatto ingenuamente, perché il blog è nato per diletto, in tempi non sospetti. Il nome che ho scelto esiste in virtù di una preferenza del tutto soggettiva per un nickname: Athena.
In virtù dei tanti cambiamenti che il blog ha subito, ho trovato che il suo nome non riuscisse a qualificarmi compiutamente: sarebbe potuto essere un blog di cucina, di giardinaggio, di design, di qualsiasi cosa!
Ho preferito lasciare le cose come stanno e solo per una ragione: nel tempo, il web ha imparato a conoscermi come Bruna Athena più di quanto mi conosca per nome e cognome. Alla fine della fiera, è risaputo di cosa io tratti, per cui non avrebbe senso cambiare nome adesso e creare ulteriore confusione.
Errore 2: un nome che hanno tutti
Non voglio offendere né rimproverare nessuno, e metto le mani avanti con rispetto e sempre ricordando che la prima a sbagliare sono stata io.
Ciò non toglie che gran parte dei blog tematici presentano almeno una porzione di nome del tutto similare. Nel travel blogging siamo pieni di “i viaggi di…”, di valigie e bagagli, famiglie, mani, piedi, zampe. Nel book blogging siamo colmi di libri di, di pagine di, di scaffali di, lettore così e lettrice colà. Potrei continuare all’infinito.
[Certo, esistono anche infiniti “mondi”, ma il mio è il più bello di tutti gnè, gnè, gnè!]
Non mi permetto di fustigare moralmente nessuno, però è chiaro a tutti – chi lo nega è in malafede – che così distinguersi è complicato assai.
Detta così, sembra una cosa difficilissima, ma ho fiducia in te!
Errore 3: un nome in un’altra lingua
Perché è un errore? Semplice!
In quale lingua scrivi? Quale lingua parlano i tuoi lettori? Adesso mi vuoi spiegare perché il tuo blog ha un nome inglese, ad esempio, se scrivi in italiano e i tuoi lettori sono italiani? Detesto l’inglese, ma la faccenda non ha a che fare con me e le mie idiosincrasie.
Nella scelta del nome del tuo blog influisce anche la facilità con cui le persone ti ricordano e ti cercano. C’è poco da dire: il pubblico italiano ricorda meglio nella propria lingua.
È giusto dire anche che se il tuo blog fosse multilingua, allora proprio il nome in inglese troverebbe ragion d’essere, poiché deve rivolgersi a un pubblico molto più ampio.
Scegliere il nome giusto per il blog
La faccenda si sta facendo seria, vero? Ti ho segnalato gli errori più comuni, ma cerchiamo di raggiungere la luce in fondo al tunnel.
Grossomodo, i criteri più virtuosi per scegliere il nome adatto al proprio blog sono i seguenti:
- nome e cognome: questa è la soluzione più adatta soprattutto se sei un professionista e lo utilizzi il blog per trattare tematiche affini al tuo lavoro e promuovere i tuoi prodotti/servizi;
- parole che ti caratterizzano: ti consiglio di prenderti del tempo e mettere nero su bianco tutte le idee che ti vengono in mente, per poi scegliere la soluzione che meglio ti si adatta e ti doni quel pizzico di originalità utile a fare la differenza;
- soluzioni sempre valide nel tempo: pensa in prospettiva ed evita i riferimenti a tutto ciò che nella tua vita può mutare da un giorno all’altro – i bambini, gli animali domestici, il luogo in cui vivi;
- nome breve: anche questo criterio può sembrare balordo, ma non lo è, visto che nel grosso dei casi il nome del blog coincide con il dominio del sito; inoltre, i nomi troppo lunghi sono più difficili da ricordare e non si fissano nella mente dei lettori.
Non mi resta che ricordarti una cosa molto importante: qualsiasi debba essere il nome del tuo blog, ciò che conta davvero per il suo successo sono due fattori: la qualità dei contenuti, che devono soddisfare le diverse esigenze dei lettori, e la tua bravura nel creare una rete di relazioni, in cui crescere in termini di notorietà.
Se non dovessi trovare un nome originale o perfetto, non ti rammaricare troppo. Concentrati sulla leggibilità e l’utilità degli articoli, sull’interazione con le persone. Tutto il resto vien da sé, nel tempo. A presto,
Bruna Athena