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I libri per viaggiare con la mente in Italia e nel mondo nel 2020

Libri per viaggiare con la mente nel 2020

Al termine di questo folle 2020, ecco i libri per viaggiare con la mente verso gli angolo più remoti del mondo, utili ora come non mai.

Non senza un punta di presunzione, credo di poter far parte di quel gruppo – temo ristretto – di persone che lo hanno sempre saputo: i libri sono un modo eccellente per viaggiare con la mente, quando il corpo non può farlo. Alla fine di questo 2020, ecco che arrivano i miei suggerimenti di lettura, che ti porteranno, se lo desidererai, quasi in ogni continente.

Libri per viaggiare con la mente

I libri sono uno strumento per avventurarsi nei contesti culturali più disparati. Sono un pretesto per conoscere i luoghi più remoti della Terra, incrociare le diversità lungo il cammino, incappare in problemi di fronte ai quali non si può sempre fuggire, ritrovare se stessi.

Forse non è un caso che molti viaggiatori siano anche indefessi lettori, no? Ci siamo sempre nutriti delle pagine dei classici, dei diari di viaggio e anche dei reportage. Esse hanno alimentato la nostra curiosità e hanno mantenuto accesa la fiamma dell’amore per la conoscenza, in ogni sua forma e per ogni angolo di questo mondo.

Il 2020 ci ha disorientati e sono piuttosto turbata anche io – sono brava a mascherare anche i pensieri neri come la notte. Ad ogni modo, abbiamo avuto dalla nostra il ricordo dei viaggi già intrapresi, e i libri. E ora voglio fare mente locale e “ricordare” in quanti bei posti sono stata, nonostante lockdown e zone rosse.

Libri per viaggiare in Italia

I miei viaggi letterari in Italia sono avvenuti prevalentemente a Sud. E un puro caso, che il Nord non me ne voglia. Sono sicura che ci sarà presto occasione di navigare in altre acque, magari quelle del Po 😉

Il Gattopardo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Sono stata ancora una volta in Sicilia. Il Gattopardo è un classico della letteratura italiana, uno di quei libri che molti amano e molti odiano.

Mi sono cimentata in una rilettura estiva – mi ha fatto compagnia sulle meravigliose spiagge di un’altra isola, la Sardegna. Rileggerlo era doveroso, perché l’avevo letto da ragazza e non me ne ricordavo nulla, segno che a quel tempo non deve essermi piaciuto molto.

Adesso mi sembra un libro di un’estrema raffinatezza, ma per nulla “pesante” – Zeus, ma un sinonimo siamo in grado di trovarlo? – come alcuni sostengono. È un libro che coglie le percezioni di decadenza, quella della nobiltà, e di immobilità, quella della realtà siciliana, e le descrive in modo limpido ed essenziale.

Parafrasando e anche un po’ variando la celebre affermazione del giovane Manfredi, tutto è cambiato e tutto è rimasto uguale, sotto sotto. Leggiamo i libri di ieri per comprende l’oggi, in effetti.

Appuntamento a Positano, Goliarda Sapienza

Goliarda Sapienza è stata una piacevole scoperta. Molti bookblogger ne parlano da tempo, ma mi sono decisa a rompere il ghiaccio sempre durante l’estate.

Credits: Pixabay

Goliarda Sapienza ha per lo più lavorato nel mondo del cinema, ma si è dedicata alla scrittura di diversi libri. Appuntamento a Positano è di chiara ispirazione autobiografica, sebbene la storia sia leggermente romanzata.

Mi ha riporta a Positano, quella che non conosco e non rivedremo mai più: autentica, inaccessibile, mondo parallelo dove tutto è possibile.

Leggi la recensione completa del libro.

Libri per viaggiare in Europa

Quest’anno ho viaggiato poco in Europa, ma ho avuto l’opportunità di passare per strade mai viste prima. Ne è valsa la pena!

La frontiera spaesata, Giuseppe A. Samonà

Rovigno è uno dei centri dei Balcani raccontati in La frontiera spaesata. Credits: Pixabay.

La frontiera spaesata è stata una lettura piacevolissima, forse una delle migliori del 2020, grazie ai molteplici spunti di riflessione che offre. Non è un classico esempio di letteratura da viaggio, ma un libro molto più ricco e arricchente. Una chicca per gli appassionati dell’Est Europa, ma non solo. Per saperne di più, puoi leggi questo articolo.

Libri per viaggiare in Sud America

Lo so, sono prevedile: quest’anno ho girato in lungo e in largo per il Sud America. Fai tu: trova una parola che definisca questa mia “malattia”. Naturalmente, il posto d’onore è stato assegnato al Brasile, ma mi sono spostata molto più a sud e molto più a nord.

L’idioma di Casilda Moreira, Adrian Bravi

Torre del Paine è uno dei luoghi più caratteristici della Patagonia. Credits: Pixabay

L’idioma di Casilda Moreria è un libro che ho letto assieme alla cara amica Rita. È un romanzo che non mi ha convinta fino in fondo, però ha due pregi. Prima di tutto, mi ha fatto volare in un posto che mi auguro di vedere una volta nella vita: la Patagonia. In seconda istanza, mi ha fatto riflettere nuovamente sulla bellezza del linguaggio e dei codici linguistici.

In giro per le Americhe, Jorge Amado

In giro per le Americhe è un libro che mi è stato regalato per lo scorso Natale. Ha risposto ad una richiesta ben precisa, che ha prevedibilmente messo in prima linea la letteratura latinoamericana.

Il libro riporta qualche aneddoto e alcune riflessioni annotate dallo scrittore Jorge Amado, durante un viaggio dal Brasile agli Stati Uniti. È stato molto interessante per comprendere le differenze e le similarità dei popoli delle Americhe.

Se ti fa piacere, qui trovi la recensione completa.

Sudore, Jorge Amado

Eccomi nel centro storico di Salvador da Bahia, città natale di Jorge Amado.

Eh sì, ancora Jorge Amado. Sudore è un romanzo che l’autore ambienta nella sua città di origine, Salvador da Bahia. Nel cuore della città, capitale dello stato nordestino di Bahia, si intrecciano storie di un’umanità affannata, ma che resiste fino allo stremo.

Sudore è un esempio di romanzo corale all’Amado, autore di pagine intrise di dramma e leggerezza.

The Passenger. Brasile

Forse sai quanto io sia affezionata alla collana The Passenger, di Iperborea. naturalmente, non potevo perdere il volume dedicato al Brasile.

Come immaginavo, è stata una lettura estremamente interessante. Le inchieste e i reportage raccolti nel libro fotografano bene la complessa e controversa realtà brasiliana, dove s’incontrano e si scontrano nuove mode, credenze religiose e interessi economici.

Libri per viaggiare in Asia

Come ogni anno mi dico, dovrei dedicare più spazio all’Asia. Purtroppo, ne leggo sempre troppo poco: e dire che avrei voluto dedicare il 2020 al Giappone! Eppure, ho avuto l’occasione di finire dritto dritto in un altro dei paesi asiatici di cui subisco il fascino: l’India.

La notte della felicità, Tabish Khair

Grazie a Tunué, quest’anno c’è stata perfino l’occasione di fare una scappata in uno dei paesi per me più affascinanti in assoluto, nel mondo: l’India.

La notte della felicità è un libro che sa quasi di thriller, ma in realtà s’intrufola in punta di piedi in uno dei grandi problemi del paese indiano: le lotte religiose.

Qua trovi la recensione completa del libro.

Libri per viaggiare negli Stai Uniti

Ho fatto mente locale e mi sono accorta di una cosa: leggo tanta letteratura statunitense, in ogni forma. La cosa non mi dispiace affatto: mi piace scavare al di sotto dell’oro di Hollywood e del silicio, sotto il mito del sogno americano. Quel che scopro non mi piace quasi mai, ma i libri che leggo sì.

A proposito di niente, Woody Allen

Fa strano pensare di viaggiare attraverso la lettura di un’autobiografia? Be’, tutto dipende dalla vita raccontata.

A proposito di niente, autobiografia di Woody Allen, è un viaggio a New York. È impossibile separare Woody dalla città: egli stesso afferma più volte che non potrebbe che vivere in un contesto metropolitano e, non amando troppo viaggiare né la natura, non potrebbe che vivere a New York.

Central Park. Credits: Pixabay.

La sua è una vera e propria dipendenza dalle mille sfumature di Central Park. Vi sfido a leggere A proposito di niente senza sorridere e senza uscirne un po’ yankee.

Dragon Hoops, Gene Luen Yang

Ecco una nuova tappa statunitense, questa volta nello stato che sopra tutti mi piacerebbe visitare, prima o poi: la California.

Grazie a Dragon Hoops, si viaggia in lungo e in largo per gli USA, pur restando sul campo da gioco. La graphic novel, infatti, è più della storia di una squadra di basket. Essa dà voce alla storia di uno sport nato negli Stati Uniti e che in esso si è evoluto, permettendo, talvolta, che venissero conciliate le contraddizioni che lo caratterizzano.

Puoi scoprirne di più in questo articolo.

La libertà possibile, Margaret Wilkerson Sexton

Con La libertà possibile andiamo in Lousiana.

Il romanzo scorre, seguendo e intrecciando le esistenze di tre generazioni familiari. New Orleans, appunto, fa da sfondo alle vicende: non è solo e banalmente la città di Bourbon Street, è la città del Sud con le sue marcatissime disuguaglianze tra bianchi e neri; la città della furia distruttiva dell’uragano Katrina; la città che sembrerebbe dare opportunità a tutti, ma, guarda caso, ai neri le dà meno spesso.

Ecco perché la libertà è solo in potenza, una percezione sfocata, un percorso ancora tutto in salita, per qualcuno – per troppi, aggiungerei.

Libri per viaggiare in Africa

Per l’Africa, vale lo stesso discorso dell’Asia: a proposito di questo immenso continente, dovrei leggere di più. Ad ogni modo, proprio sul finire dell’anno un “viaggio” africano s’è compiuto e ho scoperto tante cose…

Akuaba

Akuaba è un romanzo di Francesco Staffa, la cui storia è ambienta, per lo più, nella Nigeria degli anni Ottanta e intreccia le esistenze inquiete di uomini e donne alle prese con i propri fantasmi.

Le vicende narrate si consumano nel contesto nigeriano caratterizzato da contrasti politici, corruzione, crimine e violenza. Grazie a questo libro, ho “visitato” la Foresta di Osogbo e assistito (di nuovo) ai riti del culto di Oshun, camminato per le strade affollate e più degradate di Lagos. Purtroppo, ho conosciuto la tremenda realtà delle confraternite nigeriane; per fortuna, ho conosciuto uno scrittore mai letto ancora: il Premio Nobel Wole Soyinka.

La Foresta di Osogbo è un bosco sacro, patrimonio UNESCO della Nigeria.

Akuaba è un libro che scorre fluidamente, ma possiede toni senza dubbio drammatici. Lo consiglio a chi non ha paura di vedere la realtà che va ben oltre i meravigliosi resort dell’Africa.

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