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Home » Comunicazione digitale » Social Media » Perché e come usare Pinterest per aumentare le visite al blog
Social Media

Perché e come usare Pinterest per aumentare le visite al blog

Bruna Athena Dicembre 11, 2020 4 Comments 160 Views
Pinterest per aumentare visite al blog

Pinterest è un pozzo di idee e ispirazioni per utenti interessati. Creando bei Pin e organizzando le bacheche, assicura un costante traffico al blog.

Pinterest è un social network prettamente visual e al quale molti preferiscono Instagram. Eppure non è solo un grande contenitore di idee, ma una piattaforma che porta molto traffico ai siti web, anche quando poco curato.

In altre parole, utilizzare Pinterest è una buona occasione di incrementare il traffico al blog! Vediamo insieme qualche buona strategia 😉

Aumentare le visite al blog con Pinterest

  • Crea le grafiche per Pinterest
  • Organizza le bacheche
  • Cura la descrizione e usa gli hashtag
  • Più Pin per i tuoi contenuti
  • Interagisci, cioè pinna
  • Pinterest o Instagram?

Pinterest: come portare più traffico al blog

“Sei un travel blogger? Non serve a nulla Pinterest, usa Instagram!”

E qui casca l’asino! Ma familiarizziamo prima con Pinterest e poi cerchiamo di capire perché l’affermazione di sopra è una stupidata pazzesca – parafrasando il ragionier Fantozzi. Infatti, ho potuto appurare che da quando ho ripreso a lavorare su Pinterest, non solo ho ottenuto molte Impression, ma posso confidare su un bacino affidabile di visite al blog – anche quando l’ho trascurato!

Visite al blog da Pinterest
Le visite al blog da Pinterest si riferiscono al periodo 01/06/20 – 31/12/20. Noti assenti?!

Al momento, su Pinterest sono circa 400 milioni gli utenti attivi (fonte: Pinterest Newsroom) e sono persone alla ricerca di idee, d’ispirazione. La piattaforma è un social network sui generis, in cui la relazione con gli altri utenti avviene sotto forma di condivisioni. Qui condivisioni e ricondivisioni di contenuti si chiamano Pin.

La bellezza di Pinterest sta nel fatto che riesci a trovare quasi sempre ciò che cerchi e, se indichi chiaramente al sistema quali sono le cose che ti interessano, è difficile che ti trovi assalito da robe che non ti interessano.

Ogni utente può pinnare proprie immagini, da raccogliere in bacheche, e può avere accesso, attraverso il Feed, ai Pin contenuti nelle bacheche altrui e conservarli.

Insomma, immagina di avere tanti cassetti e mettere una tipologia di oggetto in ognuno di essi. Questo è Pinterest e ora vediamo quali sono le pratiche più efficaci per portare traffico al blog.

Crea le grafiche per Pinterest

Le dimensioni ideali di un Pin sono 600×900 pixel, in orientamento verticale. Dovresti ottenere un’immagine tipo questa in basso.

Per Pinterest, la migliore cosa da fare è creare delle grafiche ad hoc, che rispettino questo standard. Puoi utilizzare Canva, anche per crearne di più accattivanti, con del testo leggibile che attiri l’attenzione degli utenti sia sull’immagine in sé sia sull’articolo associato.

Per quel che riguarda le modalità di pubblicazione, le opzioni sono due: inserisci la grafica nel blog post, pinni tu stesso dall’articolo e, quindi, condividi sul tuo profilo Pinterest; crei un nuovo Pin a partire dalla piattaforma.

Cosa conviene più fare? Be’, non so ancora dare una risposta univoca alla domanda: la best practice più diffusa è la condivisione dall’articolo, ma ho scoperto che ciò non mi permette di editare un testo di descrizione appositamente pensato per il Pin. Ragion per cui, conviene adottare entrambe le pratiche e, dopo un lasso ragionevole di tempo, verificare quale delle due ha giovato ai Pin.

Organizza le bacheche

Pinterest per il blog: le bacheche
Queste sono le mie bacheche attuali, pubbliche e private.

A differenza di Instagram, Pinterest ti permette di creare un profilo molto complesso e variegato, per temi e interessi. Puoi creare bacheche per i Pin relativi ai tuoi articoli e bacheche che riguardano esclusivamente i tuoi interessi personali.

Se hai un travel blog, crei bacheche che riguardano i tuoi viaggi in Italia, nel mondo, zaino in spalla, on the road e così via. Ciò non vuol dire che tu non possa crearne alcune a tema moda o giardinaggio, se essi ti interessano. Pinterest, tra l’altro, ti dà la possibilità di rendere le bacheche private: se non ti va di “sporcare” il tuo profilo, puoi sempre nascondere ciò che ritieni più opportuno.

Anche qui si attesta una sostanziale differenza rispetto a Instagram. Il successo di un profilo di IG proviene, anche, dalla coerenza dell Feed. È sconsigliato pubblicare nella galleria immagini di ambiti vari, mentre è preferibile la varietà nelle Storie, le quali sono contenuti temporanei – sempre che tu non decida di creare delle Storie in Evidenza.

Per Pinterest non conta un profilo pulito, in prima linea. Tuttavia, l’organizzazione delle bacheche va pensata con attenzione: anche su Pinterest vale la logica del personal branding e quanto più sei ordinato più è probabile che sia chiaro agli utenti chi sei, cosa fai e cosa ti interessa.

Fai ricerche di parole chiave

Pinterest è un grande contenitore di idee che riescono a posizionarsi molto bene su Google. Prova a fare una ricerca per immagini sul motore e dimmi se non ti capita quasi subito di incrociare un Pin!

Parole chiave di Pinterst
Ecco come appare il mio Feed effettuando ricerche per parole chiave

Pinterest è anche a sua volta un vero e proprio motore di ricerca interno. Ti consiglio, quindi, prima di creare le bacheche e di scegliere i titoli dei Pin, di fare delle ricerche su Pinterest stesso: immediatamente troverai parole chiave e suggerimenti di ricerca che, se utilizzati bene, ti permettono di comparire nel feed degli utenti.

Cura la descrizione e usa gli hashtag

Riallacciandomi a quanto detto nel paragrafo precedente, le ricerche per parole chiave ti aiutano a scrivere descrizioni efficaci per i Pin. Titoli e caption sono importanti, anche se Pinterest è un social network visual e gli utenti potrebbero salvare e cliccare sui Pin senza dare troppa importanza alle descrizioni.

Eppure la coerenza tra titolo, descrizione e testo sull’immagine è pur sempre ciò che ti fa ottenere il risultato atteso: le persone effettuano ricerche specifiche, riescono a trovarti grazie ad alcune parole chiave, vengono attratte dalle tue foto e da titoli che “promettono” qualcosa (Come organizzare un on the road in Marocco; 3 ricette per cucinare il cavolo; 5 libri da regalare agli amanti dei viaggi, ecc) e pinnano i tuoi contenuti.

L’utilizzo degli hashtag segue la stessa dinamica: vale la pena utilizzarne pochi, strettamente tematici.

Insomma, devi comunque darti da fare per entrare nel feed delle persone giuste! Queste persone, quando pinnano le tue foto, compiono di fatto una duplice azione: condividono e salvano, ossia aiutano a far girare le tue grafiche e le conservano per quando serviranno davvero – nella sostanza, salvano l’articolo.

I Pin sono molto, molto meno passeggeri dei post di Instagram!

Più Pin per i tuoi contenuti

Poco fa ti dicevo che l’organizzazione delle bacheche è importante sia per tenere in ordine il proprio profilo sia per dare subito agli utenti un’immagine ben precisa di chi sei e di cosa ti occupi. C’è però un altro punto fondamentale, se il tuo obiettivo è portare il traffico al blog.

Per uno stesso blog post, vale la pena creare più Pin. In questo modo, puoi aprire più porte d’accesso agli stessi contenuti. La cosa più conveniente da fare è realizzare delle bacheche di temi affini a quelle già esistenti, ma più generiche.

Si tratta ugualmente di incontrare l’interesse di un numero maggiore di utenti. Provo a farti degli esempi pratici.

Crei una bacheca dedicata ai viaggi in Europa, in cui inserire Pin relativi ai diversi articoli che hai scritto (Un weekend a Parigi, Una settimana a Londra, Cosa vedere a Berlino, ecc). Per “spingere” maggiormente gli articoli, potresti creare altre bacheche: Hotel e B&B più belli in Europa, Cucina dal mondo, I miei musei preferiti e via dicendo. Nelle nuove bacheche, puoi inserire altri Pin che rimandano agli articoli già scritti, ma incrociano tematiche attinenti.

Sì, potresti pinnare le foto incorporate all’articolo, ma quasi certamente esse non saranno del formato più adatto per Pinterest. Credo che la cosa migliore da fare sia selezionare foto che si adeguino a Pinterest, per cui devi investire un po’ di tempo per dedicarti a questa strategia, che credo valga la pena adottare.

Interagisci, cioè pinna!

Sebbene sia molto diverso da tutti gli altri, anche Pinterest è un social network che a suo modo premia l’interazione. Nella fattispecie, l’interazione sulla piattaforma avviene o sotto forma di “pinnaggio” – perdonami il neologismo, ma non saprei come riferirmi all’azione di salvataggio del Pin, che è pur sempre una condivisione; la collaborazione a bacheche condivise.

Queste ultime sono sicuramente un modo per darsi supporto reciproco, però resta il fatto che se pinni i contenuti altrui, ciò è visibile, quindi in qualche maniera porterai anche altri utenti a visitare le tue bacheche.

Pinterest o Instagram?

Pinterest o Instagram? Dipende. Dipende da quali sono i propri obiettivi. Credo che Instagram sia l’ideale per crescere in notorietà, facendo del buon personal branding. Senza aver sbaragliato la soglia dei diecimila follower per ottenere lo Swipe Up, però, è davvero difficile portare visite al blog.

Pinterest genera traffico anche quando ti metti a riposto, con alti e bassi, ma costantemente. Ed ecco perché dire che Pinterest per il blog non serve a nulla è sciocco!

Pinterest richiede un grande lavoro all’apertura del profilo, ma se vuoi concederti una pausa (o, molto banalmente, se per un po’ non puoi seguirlo), non ti punirà troppo. Infatti, è molto più probabile che le persone continuino a pinnare e leggere i tuoi articoli, anche se non pubblichi nuovi Pin da tempo.

A me Pinterest piace molto! A presto,

Bruna Athena

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About Author

Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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4 Comments

  1. Katia Reply
    Febbraio 2, 2021 at 12:18 pm

    Ho aperto il mio profilo anni fa per poi abbandonarlo completamente. L’ho ripreso in mano durante la quarantena della scorsa primavera: è stato un lavoraccio riprenderlo in mano ma devo dirti che è diventato tra i miei social preferiti. E ti dico di più: oltre a divertirmi con i miei pin, lo uso per cercare altro e trovo sempre qualcosa che mi interessa!

    • Bruna Athena Reply
      Febbraio 3, 2021 at 8:44 am

      Sì, è vero, è molto d’ispirazione! In realtà, a suo tempo lo lasciai proprio per questo: era una tentazione continua ahahah!

  2. Fausto - Viaggiatore non per caso Reply
    Febbraio 4, 2021 at 7:41 am

    Mi hai fatto prendere una decisione che so già che mi porterà via parecchio tempo: sistemerò il mio profilo pinterest, ora molto confuso! Grazie per i suggerimenti Bruna

    • Bruna Athena Reply
      Febbraio 8, 2021 at 9:12 am

      Ciao Fausto! Sì, all’inizio ti prende tempo, però vale la pena cimentarsi perché dà buoni risultati, in termini di visite.

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Web copywriter e travel blogger con la passione per i libri. Occhi blu, labbra velenose, ironia ad alto tasso di scorrettezza.

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Thailandia, Cambogia, India? No. Ischia 😃 Quel Thailandia, Cambogia, India?
No. Ischia 😃

Quel che si vede in questa foto, in ordine sparso:
1. le particolarità di un luogo bellissimo: i Giardini La Mortella, di Forio d'Ischia, in cui sono conservate specie di piante provenienti da ogni luogo del mondo;
2. la mia assoluta incapacità di trovare l'obiettivo con gli occhi - e di certo non c'era una folla di paparazzi a catturarmi 🤣
3. lo stato perenne di ribellione dei miei capelli 😅 - la guerra è persa, hanno vinto loro!

Quel che non si vede è quanto mi fossi irritata con il conducente, scortese, dell'autobus che ci ha portati nei pressi dei giardini 🤬

Detto ciò, conoscete i Giardini La Mortella? Si trovano nei dintorni del parco termale Negombo e della bella spiaggia di San Montano 😍
🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acqui 🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acquisito il dato: mi sono data alla musica! 

🧐 Non mi importa tanto sbandierare il fatto ai quattro venti, quanto fare una riflessione.

🤦Talvolta accantoniamo alcuni desideri, forse perché cadiamo in trappola dei "non è il momento", "non ho tempo", "alla mia età?"

🎵 Anche se non ho molto tempo, perché gli impegni sono tanti, anche alla veneranda età di 35 anni, ho deciso di cimentarmi nello studio del flauto traverso.

😎 Non è stata una scelta improvvisa, perché lo volevo fin da bambina. Perché non l'ho fatto prima? Perché sono caduta nelle trappole. Poi ho semplicemente smesso di desiderare e ho iniziato a realizzare, in barba a tutti i "non è il momento". 

Quando è il momento? Quando lo voglio 😉
Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad approfittare della zona gialla per ritornare in centro.

In queste settimane, ho avuto l'occasione di visitare Villa Pignatelli Cortes e rivedere Sant'Anna dei Lombardi. La prossima settimana avrei voluto, finalmente, visitare le @catacombedinapoli (il complesso di San Gennaro, a Capodimonte). Ragà, pazienza! 

Tra questi alti e bassi farò tutto il possibile per vivere la città e raccontarla. Ormai da mesi, tutta la Campania è ospite d'onore nel blog. 
Non credo che vi dispiaccia 😜
Un desiderio enorme?
Visitare Procida prima che io prenda fuoco con l'estate ☀️
Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le tappe sono le stesse 🚶

Ad esempio, mi fermo sempre ad osservare il murales di San Gennaro e Caravaggio 🎨

È lì perché, a Piazza Cardinale, siamo nei pressi del Duomo e del Pio Monte della Misericordia, in cui è custodito Sette opere di Misericordia 😍 - ancora non l'ho visto, ma lo farò!

Il murales mi colpisce per la sua ironia, decisamente partenopea.
Anche io, nell'essere un tipo un po' permaloso, faccio dell'autoironia una delle mie "armi" predilette. E qual è la vostra?
✨"Non fa per me!"✨ Quante volte pronunciamo qu ✨"Non fa per me!"✨
Quante volte pronunciamo questa frase? Talvolta lo facciamo per paura e pregiudizio, altre volte per consapevolezza.

✳️ Così come è importante abbattere il muro della diffidenza, allo stesso modo è essenziale conoscersi a fondo e comprende cosa possiamo e cosa no 🧐

✳️ Perché volere e potere non sono la stessa cosa, ma sono mescolati 😉
Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶 ☕ Ho Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶

☕ Ho preso il caffè in uno dei miei bar preferiti del centro storico, Dolce Amaro, e ho fatto anche due chiacchiere con il titolare, il signor Bruno - elegante e austero, ma cortese, di quelli che a volte pensi che a Napoli siano estinti. 

🧼 Mi sono diretta a Piazza S. Domenico, ho fatto acquisti da @kiphysaponi e anche lì mi sono trattenuta a chiacchierare.

🌟 È stato un pomeriggio piacevole, perché tutto sommato basta una parola gentile per sentirsi circondati da umani e non da estensioni dello smartphone.

In foto, di nuovo un soggetto meravigliosamente banale ❤️

["Voglio andare a Capriiiii!!!!" (Cit.)]
Vi capita mai di avere una percezione distorta del Vi capita mai di avere una percezione distorta del tempo?⏳

Ad esempio, a me Gennaio è sembrato infinito: con ironia, affermo che la prova dei suoi infiniti giorni stia nella quantità di libri che ho terminato di leggere 😂📚 - se vi interessano i titoli, li trovate nelle storie.

Nonostante sia arrivato e pure passato il periodo natalizio - sottolineo: NON lo amo -, a me pare d'aver visitato Porto Flavia l'altro ieri, cioè ad agosto 🌅😅

Mi sa che sono un po' sfasata!
Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadr Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadriano hanno parlato della TRISTEZZA.
Qual è il suo nesso con il viaggio❓

Bene, non ho fatto fatica a ripescare nella memoria un'esperienza particolare, che in principio non avrei nemmeno voluto fare. Temevo che potesse diventare irrispettosa 🤔

Parlo della visita alla favela di Donna Marta, a Rio de Janeiro. C'erano case senza intonaco, senza finestre, con tetti in lamiera. Scalette strettissime e ripide, canali di scolo a vista, bambini e animali che vi scorazzavano (allegramente) dentro 🇧🇷

Abbiamo visitato un asilo nido, fondato grazie all'impegno delle brave e oneste persone (sì, ci sono!) della favela: 8 bambini su 10 erano afrobrasiliani 😐

Ecco dove sta la tristezza, ed ecco un'altra delle tante cose che dovremmo ricordare 😉
Una foto ricordo, per un post "disimpegnato". È s Una foto ricordo, per un post "disimpegnato".
È stata una settimana piena: 

💻 ho avuto (e avrò) un bel po' di lavoro da fare; 

🏛️ ho visitato un luogo di Napoli che non avevo mai visto prima: @villapignatelli;

💅 ho ricomprato uno smalto che avevo fatto cascare a terra: il mio preferito, un roouge noir - immaginatelo sul marmo chiaro 😤;

📰 ho ripreso a leggere @la_lettura e so che è "colpa" di @recensireilmondo - lui non lo sa, ma li noto i suoi aggiornamenti sugli insetti letterari!

🎶 le esercitazioni al flauto iniziano a darmi più soddisfazione, ma c'è molto da allenarsi!

🖌️ ho scoperto che non sono la sola ad aver ripreso in mano il pennello 😍

📚 ho terminato la lettura di L'amante, di Marguerite Duras (date un'occhiata ai Gdl di @scattidallamialibreria) e ho iniziato a leggere un libro avuto in regalo per il mio compleanno, Ohio (@einaudieditore);

🍄se date un'occhiata alle storie, scoprirete che oggi ci siamo deliziati con uno dei miei piatti preferiti 😛

Aspetto che lo smalto si asciughi, poi tornerò a fracassare timpani e a leggere. Se vi va, raccontatemi i momenti più belli di questa domenica 💜
PS: Ah, naturalmente piove. Mi aspetto che a Napoli crescano le mangrovie da un momento all'altro; sì, ho portato i capelli lunghissimi!
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