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Home » Comunicazione digitale » Breve guida allo smart working
Comunicazione digitale

Breve guida allo smart working

Bruna Athena Novembre 10, 2020 Leave a Comment 463 Views
Smart working: cosè e come funziona

Nonostante se ne faccia un gran parlare, il senso e il valore dello smart working sono poco chiari. Per questo, è necessario definire cos’è e come funziona.

Negli ultimi mesi, a causa della pandemia mondiale che ci ha colpito, la pratica dello smart working in Italia è cresciuta notevolmente.

Durante il lockdown, le persone coinvolte nello smart working sono state più di sei milioni e mezzo, ma la maggior parte sta continuando anche adesso secondo le stime dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano.

Sono numeri significativi, se si pensa che nel 2019 i lavoratori in modalità di lavoro agile erano appena 570mila. A fronte di un tale boom, è interessante approfondire alcuni aspetti che riguardano questa modalità di lavoro oltre i luoghi comuni e i preconcetti – che io combatto da anni, visto che è da prima dell’emergenza Covid-19 che lavoro da casa!

Potrebbe interessarti leggere anche Web Copywriter: lavorare da casa.

Gli argomenti del blog post

  • Smart working: la definizione
  • Smart working: come funziona
  • Smart working e diritto alla disconnessione

Smart working: la definizione

Smart working: cosa si intende di preciso con questo termine che rischia di essere fuorviante?

Questa locuzione, di derivazione anglosassone, ma utilizzata solo in Italia (negli altri paesi si dice home working), sembra avere una connotazione positiva: “smart” significa “intelligente”.

Finora però, più che a fare smart working, ci si è limitati a modalità di telelavoro o semplicemente a portare l’ufficio in casa, replicando quanto si faceva sul posto di lavoro: orari di lavoro fissi, pause cadenzate e reperibilità in ogni momento.

In realtà, lo smart working si basa su gli obiettivi per i dipendenti da conseguire liberamente.

Non tutti forse sanno che tra le regole del telelavoro c’è quella che prevede che venga effettuato solamente a casa propria, mentre al contrario lo smart working può essere svolto ovunque si voglia, che sia da casa propria, da un cugino o nella casa di campagna.

Smart working: come funziona

Se così vogliamo chiamarlo, non c’è smart working senza la giusta attrezzatura, che dovrebbe essere fornita dal datore di lavoro per lo svolgimento delle attività.

Tra gli strumenti necessari ai dipendenti per poter lavorare da casa, c’è in primo luogo la connessione a internet, senza la quale ormai nulla è possibile. Deve essere sicura e veloce, per non avere intoppi durante una riunione o un lavoro importante.

Per questo risulta fondamentale sottoscrivere un abbonamento con internet illimitato per la casa presso un operatore di riferimento. In questo modo si potrà essere sicuri di avere una perfetta connessione per lavorare ogni giorno in tutta tranquillità e senza problemi.

Altri due strumenti necessari al lavoro da casa sono la stampante, che serve per stampare i documenti dell’ufficio, e le cuffie, essenziali per le riunioni di lavoro a distanza.

Infine, è importantissima la sedia da lavoro, comoda ed ergonomica, da scegliere accuratamente, visto che si passano molte ore seduti nel corso della giornata – e io ne so qualcosa, tra uno schiacciamento vertebrale e un altro.

Smart working e diritto alla disconnessione

Si fa un gran parlare del diritto alla disconnessione e questo dimostra l’importanza del tema nell’attuale momento storico.

Purtroppo, si tratta di un diritto ancora poco tutelato, ma cosa possono fare in concreto le aziende per garantire ai lavoratori il diritto alla disconnessione?

Come prima cosa, devono garantire al dipendente il diritto alla disconnessione fuori dall’orario di lavoro, ovvero la facoltà di non rispondere a telefonate o email inerenti il lavoro una volta passato l’orario prestabilito, senza subire alcuna conseguenza.

Ovviamente, è un obbligo per tutti i dipendenti, tutti tenuti a non disturbare i colleghi con chiamate, videochiamate o email fuori dagli orari stabiliti per lo smart working.

Ogni dipendente dovrebbe avere la facoltà di disattivare i dispositivi che vengono utilizzati per le attività lavorative, al termine dell’orario fissato.

Gli orari di lavoro devono essere decisi e comunicati in modo chiaro dalle aziende che stabiliscono in quale fascia oraria si debbano svolgere le attività lavorative da casa.

Sebbene lo smart working sia sulla bocca di tutti, sono ancora tanti gli interrogativi che lo riguardano e nel breve periodo sicuramente il dibattito è destinato a intensificarsi portando tutti i nodi al pettine e, di conseguenza, conducendo a sostanziali cambiamenti.

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About Author

Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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Web copywriter e travel blogger con la passione per i libri. Occhi blu, labbra velenose, ironia ad alto tasso di scorrettezza.

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bruna_athena

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Thailandia, Cambogia, India? No. Ischia 😃 Quel Thailandia, Cambogia, India?
No. Ischia 😃

Quel che si vede in questa foto, in ordine sparso:
1. le particolarità di un luogo bellissimo: i Giardini La Mortella, di Forio d'Ischia, in cui sono conservate specie di piante provenienti da ogni luogo del mondo;
2. la mia assoluta incapacità di trovare l'obiettivo con gli occhi - e di certo non c'era una folla di paparazzi a catturarmi 🤣
3. lo stato perenne di ribellione dei miei capelli 😅 - la guerra è persa, hanno vinto loro!

Quel che non si vede è quanto mi fossi irritata con il conducente, scortese, dell'autobus che ci ha portati nei pressi dei giardini 🤬

Detto ciò, conoscete i Giardini La Mortella? Si trovano nei dintorni del parco termale Negombo e della bella spiaggia di San Montano 😍
🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acqui 🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acquisito il dato: mi sono data alla musica! 

🧐 Non mi importa tanto sbandierare il fatto ai quattro venti, quanto fare una riflessione.

🤦Talvolta accantoniamo alcuni desideri, forse perché cadiamo in trappola dei "non è il momento", "non ho tempo", "alla mia età?"

🎵 Anche se non ho molto tempo, perché gli impegni sono tanti, anche alla veneranda età di 35 anni, ho deciso di cimentarmi nello studio del flauto traverso.

😎 Non è stata una scelta improvvisa, perché lo volevo fin da bambina. Perché non l'ho fatto prima? Perché sono caduta nelle trappole. Poi ho semplicemente smesso di desiderare e ho iniziato a realizzare, in barba a tutti i "non è il momento". 

Quando è il momento? Quando lo voglio 😉
Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad approfittare della zona gialla per ritornare in centro.

In queste settimane, ho avuto l'occasione di visitare Villa Pignatelli Cortes e rivedere Sant'Anna dei Lombardi. La prossima settimana avrei voluto, finalmente, visitare le @catacombedinapoli (il complesso di San Gennaro, a Capodimonte). Ragà, pazienza! 

Tra questi alti e bassi farò tutto il possibile per vivere la città e raccontarla. Ormai da mesi, tutta la Campania è ospite d'onore nel blog. 
Non credo che vi dispiaccia 😜
Un desiderio enorme?
Visitare Procida prima che io prenda fuoco con l'estate ☀️
Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le tappe sono le stesse 🚶

Ad esempio, mi fermo sempre ad osservare il murales di San Gennaro e Caravaggio 🎨

È lì perché, a Piazza Cardinale, siamo nei pressi del Duomo e del Pio Monte della Misericordia, in cui è custodito Sette opere di Misericordia 😍 - ancora non l'ho visto, ma lo farò!

Il murales mi colpisce per la sua ironia, decisamente partenopea.
Anche io, nell'essere un tipo un po' permaloso, faccio dell'autoironia una delle mie "armi" predilette. E qual è la vostra?
✨"Non fa per me!"✨ Quante volte pronunciamo qu ✨"Non fa per me!"✨
Quante volte pronunciamo questa frase? Talvolta lo facciamo per paura e pregiudizio, altre volte per consapevolezza.

✳️ Così come è importante abbattere il muro della diffidenza, allo stesso modo è essenziale conoscersi a fondo e comprende cosa possiamo e cosa no 🧐

✳️ Perché volere e potere non sono la stessa cosa, ma sono mescolati 😉
Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶 ☕ Ho Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶

☕ Ho preso il caffè in uno dei miei bar preferiti del centro storico, Dolce Amaro, e ho fatto anche due chiacchiere con il titolare, il signor Bruno - elegante e austero, ma cortese, di quelli che a volte pensi che a Napoli siano estinti. 

🧼 Mi sono diretta a Piazza S. Domenico, ho fatto acquisti da @kiphysaponi e anche lì mi sono trattenuta a chiacchierare.

🌟 È stato un pomeriggio piacevole, perché tutto sommato basta una parola gentile per sentirsi circondati da umani e non da estensioni dello smartphone.

In foto, di nuovo un soggetto meravigliosamente banale ❤️

["Voglio andare a Capriiiii!!!!" (Cit.)]
Vi capita mai di avere una percezione distorta del Vi capita mai di avere una percezione distorta del tempo?⏳

Ad esempio, a me Gennaio è sembrato infinito: con ironia, affermo che la prova dei suoi infiniti giorni stia nella quantità di libri che ho terminato di leggere 😂📚 - se vi interessano i titoli, li trovate nelle storie.

Nonostante sia arrivato e pure passato il periodo natalizio - sottolineo: NON lo amo -, a me pare d'aver visitato Porto Flavia l'altro ieri, cioè ad agosto 🌅😅

Mi sa che sono un po' sfasata!
Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadr Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadriano hanno parlato della TRISTEZZA.
Qual è il suo nesso con il viaggio❓

Bene, non ho fatto fatica a ripescare nella memoria un'esperienza particolare, che in principio non avrei nemmeno voluto fare. Temevo che potesse diventare irrispettosa 🤔

Parlo della visita alla favela di Donna Marta, a Rio de Janeiro. C'erano case senza intonaco, senza finestre, con tetti in lamiera. Scalette strettissime e ripide, canali di scolo a vista, bambini e animali che vi scorazzavano (allegramente) dentro 🇧🇷

Abbiamo visitato un asilo nido, fondato grazie all'impegno delle brave e oneste persone (sì, ci sono!) della favela: 8 bambini su 10 erano afrobrasiliani 😐

Ecco dove sta la tristezza, ed ecco un'altra delle tante cose che dovremmo ricordare 😉
Una foto ricordo, per un post "disimpegnato". È s Una foto ricordo, per un post "disimpegnato".
È stata una settimana piena: 

💻 ho avuto (e avrò) un bel po' di lavoro da fare; 

🏛️ ho visitato un luogo di Napoli che non avevo mai visto prima: @villapignatelli;

💅 ho ricomprato uno smalto che avevo fatto cascare a terra: il mio preferito, un roouge noir - immaginatelo sul marmo chiaro 😤;

📰 ho ripreso a leggere @la_lettura e so che è "colpa" di @recensireilmondo - lui non lo sa, ma li noto i suoi aggiornamenti sugli insetti letterari!

🎶 le esercitazioni al flauto iniziano a darmi più soddisfazione, ma c'è molto da allenarsi!

🖌️ ho scoperto che non sono la sola ad aver ripreso in mano il pennello 😍

📚 ho terminato la lettura di L'amante, di Marguerite Duras (date un'occhiata ai Gdl di @scattidallamialibreria) e ho iniziato a leggere un libro avuto in regalo per il mio compleanno, Ohio (@einaudieditore);

🍄se date un'occhiata alle storie, scoprirete che oggi ci siamo deliziati con uno dei miei piatti preferiti 😛

Aspetto che lo smalto si asciughi, poi tornerò a fracassare timpani e a leggere. Se vi va, raccontatemi i momenti più belli di questa domenica 💜
PS: Ah, naturalmente piove. Mi aspetto che a Napoli crescano le mangrovie da un momento all'altro; sì, ho portato i capelli lunghissimi!
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