Capri in poche righe:
Forse l’isola più nota del Golfo di Napoli e certamente la più esclusiva, Capri è bellezza, lusso, vita mondana. Ma se sei qui a leggermi, sappi che di essa conoscerai anche gli aspetti meno pomposi. Visitare Capri significa anche stupirsi dell’armonia e dell’amenità di alcuni luoghi, silenziosi e variopinti come prati in fiore. Mi riferisco a posti distanti dalle boutique di grandi firme e dagli yacht, che vedi continuamente in mare. Da questo momento per te comincia un viaggio lungo strade celeberrime, ma anche attraverso quelle un po’ meno gettonate. Capri è uno scrigno di tesori, li scopri se le dedichi tanto tempo per conoscerla. Per il momento, ti porto con me e spero di essere una piacevole compagnia. Buona lettura!
Cosa vedere a Capri in tre giorni
Perché abbiamo trascorso tre giorni a Capri? Non l’avevo mai visitata, avevamo ancora voglia di mare, ma soprattutto avevamo bisogno di qualche giorno di pausa dopo il matrimonio.
Volevamo fare qualche bagno di fine estate, concederci passeggiate e visite senza però stressarci troppo. L’idea era di procedere senza un programma stabilito troppo rigido e vivere Capri con rilassatezza, perché già l’organizzazione del matrimonio ci aveva provati abbastanza. Ecco perché abbiamo visto alcune cose notissime e altre no, preferendo scoprire qualcosa di meno noto. E quando dico “meno noto”, non credere che stia parlando di siti in cui non trovi proprio nessuno. A seconda dei casi, ci sono più o meno tante persone, anche a fine settembre.
Siamo stati contenti della nostra pausa caprese, mi rammarico solo di non aver visitato nessun sito archeologico né di essere stata a Via Krupp. Pazienza, tornerò!
Il centro di Capri e il belvedere Tragara
Capri è famosa per la sua piazzatta, il cui vero nome è Piazza Umberto I. È proprio lì che giunge la funicolare che porta con sé masse di turisti appena approdati alla Marina Grande. Edifici pubblici, grandi hotel storici e rinomate boutique hanno resto questa parte dell’isola quel luogo esclusivo tanto amato nel mondo. Neanche noi abbiamo saputo resistere alla tentazione di passeggiare per Via Camerelle, anche se i negozi di lusso non attirano la mia attenzione. E non è banalmente per i soldi, ma per la filosofia di pensiero che ormai ho abbracciato da tempo: vado alla ricerca del prodotto artigianale, che posso trovare solamente nel posto che sto visitando. Per cui ho preferito portare a casa, come ricordo, la tipica campanella di Capri.
Il piacere di percorrere Via Camerelle e proseguire oltre, fino al Belvedere Tragara, consisteva nel poter scoprire la bellezza di strade, ville, ristoranti e resort graziosissimi, raffinati, molto curati. Ho fatto fatica a credere di essere a pochi chilometri da Napoli. Lontano dalla piazzetta, abbiamo trovato un panorama bellissimo e silenzioso, che ovviamente ho apprezzato molto più delle vetrine di dubbio gusto di Moschino. Ti consiglio di vedere Capri con i miei stessi occhi, perché ne coglieresti l’essenza meno frivola, ma più genuina.
La gita in barca e i Faraglioni
Diciamo la verità, il giro in barca di Capri è banale, ma lo consiglio e senza la tappa alla Grotta Azzurra. Volendo, si potrebbe percorrere tutta l’isola a piedi, ma la costa è così rocciosa che non avresti altra possibilità che spostarti via mare per averne una visione completa. Forse avresti un’alternativa se fossi allenato nel trekking, ma su questo non posso darti informazioni precise. Un trekking famoso di Capri è il sentiero dei fortini, che inizia da Anacapri, ma noi non abbiamo avuto il tempo materiale per percorrerlo.
Il giro in barca di Capri classico dura 2 ore, non prevede soste per fare il bagno, può comprendere la visita della Grotta Azzurra oppure no – attenzione: la visita alla grotta si paga sempre a parte. Dalla Marina Grande parte il tour, che costa circa 17€, e ti porta a vedere alcuni dei luoghi più particolari dell’isola: lo Scoglio dello Scugnizzo, che saluta coloro che giungono dal mare, la Villa di Malaparte, il Salto di Tiberio – da dove l’imperatore gettava in mare i propri nemici -, la Grotta Verde e la Grotta dei Coralli. Immancabile, il passaggio tra i Faraglioni. Quindi perché consiglio la gita in barca? Perché se non si ha molto tempo a disposizione, ti permettere di vedere la costa e non ti ruba nemmeno troppe ore. Certo, sarebbe diverso potersi muovere autonomamente in barca e poter sostare dove vuoi. Dipende dai tuoi desideri e dalle tue possibilità 😉
La grotta azzurra e la spiaggia della Gradola
Arrivare alla Grotta Azzurra è stato semplicissimo da Anacapri. Abbiamo soggiornato proprio qui e, in pochi minuti a piedi dal centro, siamo arrivati al terminale dell’autobus che serve la tratta per la grotta. Considera che gli orari vengono mediamente rispettati, ma se ci sono tante persone alla fermata potresti non riuscire a prendere l’autobus. Per quel che riguarda la visita alla Grotta Azzurra, ti do questi consigli:
- muoviti la mattina presto, perché tra le 10 e le 11 non c’è troppa confusione e i tempi di attesa sono accettabili;
- vestiti comodo: potresti facilmente bagnarti scarpe e orlo dei pantaloni;
- se visiti Capri in piena estate, cappello e acqua sono indispensabili, se l’attesa si fa lunga;
- prima di avviarti, consulta sempre il sito Capri.it per accertarti dell’accessibilità al sito;
- se hai voglia e tempo di fare un bagno, vai alla vicina spiaggia della Gradola – te ne parlo subito!
Nella Grotta Azzurra e negli immediati dintorni è impossibile fare il bagno. Infatti, l’ingresso alla grotta è particolarmente basso, per cui se il mare è grosso a nuoto e in barca sarebbe molto pericoloso. Come ti ho accennato poco fa, Capri è un’isola prevalentemente rocciosa e non ci sono molte spiagge, ma più che altro varchi e accessi al mare tramite scalette. Un accesso fruibile, che ho trovato davvero carino e tranquillo è proprio la spiaggia della Gradola. C’è un ristorante, un lido e un solarium, ma si può accedere liberamente. Siamo stati per un paio di ore qui, un po’ arrangiati, ma è stato un bel bagno.
Il centro di Anacapri e il Monte Solaro
Qui lo dico, finalmente: secondo me Anacapri è molto più suggestiva di Capri. In questa mia considerazione incide sempre il desiderio di conoscere un luogo per quel che è. Anacapri è decisamente meno lussuosa di Capri, ma possiede il fascino di ciò che è più vero e più tipico. Il verde è curato, le case bianche e le bouganville mi riportano con la mente alla Grecia, i negozi di prodotti artigianali mi confermano che non so che farmene della borsa Louis Vuitton che posso comprare anche a Milano, Parigi e New York. Ad Anacapri ho percepito il vivere quotidiano delle persone che popolano un’isola che a me, a volte, è sembrata fuori da questo mondo. I siti storici e culturali ci sono e tra questi, chiese a parte, figurano la famosa Villa Axel Munthe, la Casa Rossa e Villa Damecuta. Ahimè, proprio quest’ultima avrei desiderato vedere e non ci è stato possibile!
Da Anacapri, con la seggiovia si sale anche al Monte Solaro. La salita è davvero spettacolare, tant’è che non mi sono impressionata nemmeno più di tanto a stare più o meno sospesa nel vuoto. In cima al monte c’è un punto ristoro e niente più. In effetti, si sale per poter vedere il panorama, alla “modica” cifra di 11 €. Se per te vale la pena vedere tutto il Golfo di Napoli, Sorrento e la Costa del Cilento in un colpo solo, allora vale la pena anche pagare la seggiovia. Per me ne è valsa la pena, ma sarebbe stato perfetto potersi sedersi al tavolino sotto al pergolato, sorseggiare un caffè e aprire un libro. Cose così andrebbero fatte con lentezza, io invece sono andata di fretta, perché il clima non permetteva. Sento che Capri ha ancora tanto da darmi.
Il Faro e Punta Carena
Da Anacapri si raggiunge il Faro di Punta Carena, con un solo autobus. Ho molto apprezzato questo posto, ma è stato un peccato che fossimo tutti accampati qua e là. L’unico lido presente in loco era totalmente riservato a un matrimonio, per cui era impossibile trovare una diversa sistemazione. Per fortuna il sole di fine settembre ti scalda, ma non ti scotta e puoi star lì a guardare le onde, i ragazzini che si divertono a fare i tuffi, gli uccelli acquatici che planano sulle rocce in cerca di cibo. Non è sempre necessario un lettino per godersi il mare, ma un po’ di capacità di adattamento sì. Per Zeus, questa in fondo non mi manca!
Ecco cosa ho potuto vedere a Capri in circa tre giorni. Senza seguire alcun ordine cronologico, ho cercato di raccontarti l’isola e condividere con te le mie impressioni. Siamo stati bene, ma quando ripenso al nostro viaggio mi viene un leggero senso di vuoto, se così si può definire. Avrei fatto tanto altro, avrei voluto meno persone, avrei voluto acquistare più prodotti tipici. Insomma, desidero più Capri, quella vera. Per fortuna che mi è vicina! A presto,
Bruna Athena