Caro lettore, oggi ti lascio un breve commento al libro di Nadia Levato, L’amore, quando muore. Si tratta di un libro molto piccolo, pubblicato dall’editrice Montag e vincitore del premio Chiamatelo amore. Direi che sia quasi una sorta di romanzo breve, un racconto molto intenso di una storia d’amore che va alla deriva – come il titolo stesso lascia intendere. Mi è piaciuto? Nel complesso sì, ma ora te ne parlo in modo più approfondito.
L’amore, quando muore
Elisa e Matteo si conoscono all’università, presto tra loro nasce l’amore: vanno a vivere insieme, si laureano, trovano lavoro e si sposano. In pochi anni la vita di Elisa e Matteo si assesta: non hanno problemi economici, vivono in una bella casa, si amano esattamente come il primo giorno, la loro è una coppia che vive nell’assoluta felicità. O forse no? Da fuori tutto appare perfetto, ma viste da dentro le cose sono molto diverse. Il tran tran della vita quotidiana, un figlio tanto desiderato che non arriva mai, le ambizioni di Matteo in quanto scrittore, l’incapacità di Elisa di rompere il circolo vizioso fatto di silenzi e inutile piccole incomprensioni soffocano il sentimento amoroso tra i due.
Quando in una coppia non c’è modo – leggi pure voglia – di parlarsi, quando uno dei due infila la testa sotto terra per non vedere e non affrontare i problemi, le cose precipitano inesorabilmente. Così, nella vita di Elisa e Matteo si afferma con prepotenza la figura dell’amico più stretto e caro di lui, Carlo. Gli equilibri collassano e assumono una nuova configurazione, ma alla fine si scioglie il bandolo della matassa e un amore, che sembrava ormai perduto, forse rinasce completamente trasformato (almeno, questa è l’interpretazione che ne ho dato io).
L’amore, quando muore: qualche considerazione
Come dicevo, L’amore, quando muore è un racconto molto intenso, scritto nella lingua che appartiene a tutti noi compagni, amanti e innamorati: romantica, drammatica, appassionata e non scontata. Forse è una storia che avrebbe reso anche di più se inquadrata in un contesto più ampio, cioè un romanzo più esteso e di maggiore respiro. La lettura procede scorrevole, infatti, non solo per la fruibilità del testo in sé, ma anche perché l’autrice sa creare suspanse. La trama è, tutto sommato, piuttosto usuale, ma il suo pregio è quello di riuscire a restituire al lettore un quadro ben chiaro della psicologia dei personaggi. La storia è coinvolgente, emozionante soprattutto per chi ha un animo particolarmente sensibile alle tematiche che riguardano l’amore, ma anche la maternità.
Spero che il mio commento ti sia piaciuto! A presto.