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Recensione di Come in un film, Régis De Sá Moreira

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Come in un film, Régis De Sá Moreira

Come in un film è una storia d’amore, di quelle che per tanti aspetti fanno pensare a chi le vive di essere fuori dalla realtà e di abitare, invece, in un mondo di immaginazioni: la mente di un scrittore, la testa di un regista.
Molte storie d’amore iniziano per caso, da un incontro fortuito e inaspettato. Tante storie d’amore iniziano con il botto, hanno alti e bassi, infine muoiono. Altre storie sono turbolenti, si alimentano di passione e slancio, incomprensioni e tradimenti, tanto da resistere a tutto e mostrarsi per quel che sono veramente: umane, cioè imperfettamente perfette. Di questo ultimo tipo è la relazione tra LEI e LUI, i protagonisti narratori di Come in un film.

LUI e LEI come in un film

LEI e LUI si incontrano per caso in una strada di Parigi. Da questo incontro imprevisto nasce una relazione focosa e simbiotica, una convivenza tra una ragazza appassionata di libri e un ragazzo amante dei film. Sembra un coppia affiatata, perché l’uno non può fare a meno dell’altra, ma le differenze di carattere e interessi trasformano ben presto le urla di piacere in strilli di rabbia. Per anni la storia di LUI e LEI si trascina come un animale morente a cui nessuno vuole dare il colpo di grazia. Per entrambi la realtà ha cambiato fattezze: sembrava di essere in un film erotico e sentimentale, invece era tutt’altro. 

Ad accompagnare le vicissitudini di LEI e LUI ci sono le mille e più voci fuori campo: le rispettive famiglie e i futuri figli, la receptionist e i vicini di casa, gli analisti, Woody Allen, Eminem e Rihanna, supereroi e personaggi letterari. Tutti entrano in scena con la propria battuta, come se questo libro di Régis De Sá Moreira fosse un enorme set cinematografico.

E sulle note di Killing in the Name – Rage Against the Machine – finalmente LEI mette fine a una storia che non conduce da nessuna parte.

(Bruna: In qualche momento ho creduto davvero che avessero immaginato tutto, e sarebbe stato proprio figo.)

Eppure ho detto che LEI e LUI dimostrano di essere imperfettamente perfetti. Credo proprio che lo siano, perché si riprendono, si amano di nuovo, si odiano più di prima, arrivano all’indifferenza reciproca e si tradiscono. Nonostante questo, non perdono la voglia di ricominciare e cambiare nuovamente vita – ma ormai in 5, cioè con tre figli da portarsi dietro. Cos’altro dovrebbe avere importanza?

(Bruna: Portatemi con voi in B******! Non siate egoisti!)

A presto!

 

 

 

 

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