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Salone Internazionale del Libro di Torino 2017: la mia esperienza alla fiera

Il 2017 è stato l’anno del 30° Salone Internazionale del Libro di Torino, l’evento più atteso in città. Questo è il racconto del mio salone.

Finalmente, il Salone Internazionale del Libro di Torino! Nel 2017 ho realizzato un mio piccolo desiderio e ne sono stata molto felice. Stamattina voglio raccontarti della mia esperienza al Salone, durante la quale ho seguito incontri con autori, ho rivisto e conosciuto di persona altri book blogger e, naturalmente, ho acquistato libri. In questo blog post di oggi ti darò anche qualche suggerimento utile per vivere al meglio il Salone del Libro e come organizzare la tua permanenza a Torino.

Il Salone del Libro di Torino

Il Salone Internazionale del Libro di Torino è per la città un evento attesissimo. A dispetto di quanto si dice a proposito della poca disposizione degli italiani a leggere, l’affluenza delle persone al Salone è alta. È una manifestazione annuale alla quale i genitori fanno partecipare i propri figli, ma, se non ci pensano loro, ci pensano le scuole.

salone del libro torre dei libri

Credo che per Torino il Salone del Libro sia sempre stato un evento di cui andare orgogliosi. Immagino il disappunto, quando Milano ha annunciato la volontà di organizzare un evento altrettanto significativo per l’editoria. Immagino anche a Torino quanto abbiano gongolato, nel momento in cui è stato evidente che Tempo di libri aveva globalmente deluso le aspettative. Non ho partecipato alla manifestazione milanese, ma pare effettivamente che non sia stata così entusiasmante. Ad ogni modo, il 30° Salone di Torino è andato benissimo e spero di poter tornare in futuro, ma con maggiore organizzazione. Eh sì, per vivere al meglio l’evento è bene organizzarsi nel modo più efficiente possibile: gli incontri sono tanti, i  libri pure e le persone che circolano non ne parliamo.

Come ho vissuto il Salone

Premetto che il mio arrivo a Torino ha seguito un’avventura allucinante in quel di Roma. Sono arrivata a Lingotto e, in poche ore, ero già stremata e il mio budget libri esaurito. Mi sono subito resa conto che la partecipazione al Salone del Libro va organizzata punto per punto. Nella giornata del 20 maggio ho potuto condensare buona parte degli incontri, con autori e book blogger, ma in verità non sono riuscita a seguire nemmeno tutte le presentazioni a cui tenevo. Perché? Le cose funzionano così: se nelle sale non ci sono più posti disponibili per sedersi, lo staff non ti fa entrare.

brian turner al salone del libro di torino

Insomma, devi metterti per tempo in fila per accedere alla sala. Niente panico, non per tutti gli autori ci sono file chilometriche! Ad esempio, senza particolari difficoltà, ho seguito l’incontro con l’autore statunitense Brian Turner e la chiacchierata di Concita De Gregorio con Emily Witt, autrice di Future Sex. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare per me con Annie Ernaux; sono stata in fila per seguire Walter Siti e la presentazione del tanto discusso Bruciare tutto, ma ho dovuto mollare: s’era fatta ora di andare a prendere il treno. 

salone del libro emily witt autrice di future sex parla con concita de gregorio

Per me le due giornate al Salone del Libro sono state emozionanti, ma devastanti. Probabilmente avevo solo accumulato stanchezza per altre ragioni, ma se anche Più Libri Più Liberi mi sfinisce, vuol dire che sono proprio le fiere a farmi a pezzi. Nonostante questo, sono eventi ai quali non voglio rinunciare; per il futuro, me li organizzerò meglio. Il fatto che il programma degli incontri si conosca sempre troppo tardi non è agevolante, ma ti suggerisco di:

  1. scegliere pochi incontri e presentazioni da seguire;
  2. stilare una lista di libri da comprare;
  3. non comprare tutto subito;
  4. accettare l’idea che c’è folla;
  5. dormire a Torino in una location dalla quale raggiungere facilmente la fiera.

Questo è: alle fiere sull’editoria bisogna in qualche maniera sopravvivere, anche da lettori. Pensa ai ragazzi delle case editrici che stanno lì per tutta la durata dell’evento! 

libri al salone di torino

Ora desidero darti qualche dritta di carattere più pratico, perché dovrai pur sapere dove dormire a Torino, no?

Dove dormire a Torino durante il Salone del libro

Durante il mio breve soggiorno a Torino, ho alloggiato presso il DUPARC Contemporary Suites, che si trova su Corso Massimo D’Azeglio. È una struttura facilmente raggiungibile con la metropolitana: arrivando dalle stazioni di Porta Susa o Porta Nuova, basta prendere la direzione Lingotto e scendere alla fermata di Nizza o Dante. In pochi minuti a piedi si raggiunge l’hotel, alla cui reception – aperta 24 ore su 24 – ti accolgono con grande professionalità.

hall del duparc contemporary suites di torino

Dopo aver trascorso un giorno a Roma all’insegna dell’incubo e aver passato tante ore al Salone del Libro, ritirarmi nella mia comoda suite è stato il meglio che potesse finalmente verificarsi. Le camere del DUPARC Contemporary Suites sono ampie, comprendono area notte e area living.

suite del duparc di torino

Non è descrivibile la felicità provata quando ho constatato la presenza della macchina espresso, di un divano comodissimo – cosa rara! – e di una sala da bagno con vasca. La struttura offre vari servizi, come il noleggio di biciclette e il parcheggio, il centro benessere e, a richiesta, anche il dog sitting e la limousine! La prima colazione è servita a buffet in una bellissima sala ristorante. Essa comprende il dolce e il salato, per accontentare i gusti di tutti.

colazione a buffet al duparc di torino

Il DUPARC è adatto a coppie, famiglie e a persone che viaggiano per lavoro. Gli standard sono elevati e la posizione è ottima. L’hotel, infatti, si trova nei dintorni del bel Parco del Valentino, uno dei luoghi di Torino che consiglio sempre di visitare. Come ti ho spiegato, arrivare in metro è facilissimo, ma recandoti a Via Madama Cristina – una strada parallela del Corso Massimo D’Azeglio – trovi la fermata del tram 18. Sarà il tuo jolly per raggiungere in pochi minuti il centro storico della città – Via Po, la Mole, Piazza Castello – e per arrivare anche a Lingotto Fiere, dove si svolge il Salone del Libro.

Dopo due giornate davvero stancanti, una dose di coccole me la meritavo, o no?!

Questo è  il resoconto della mia breve esperienza al Salone del Libro di Torino 2017. Mi raccomando, però: torna su queste rotte, ché a breve ti racconto di Torino, città che ho amato dal primo momento in cui vi ho messo piede! A presto.

Bruna Athena

4 commenti su “Salone Internazionale del Libro di Torino 2017: la mia esperienza alla fiera”

  1. Non comprare tutto e subito: facile a dirsi e difficile da Farsi … da bibliotecaria ed ex libraria so quanto e´ duro trattenersi! 😉

    Ecco si, la Fiera del Libro di Torino, seguita da quella di Francoforte, e´ una esperienza che vorrei fare molto pure io. Poi Torino mi intriga molto come citta´ .

    1. Bruna Athena

      Esatto! A dicembre vado di nuovo a Roma per Più Libri Più Liberi e ho pensato di stilare una lista di libri da comprare, così sembrerò meno una tarantolata! Ahahaha! Ad ogni modo, Torino a me piace molto; soffre un po’ del confronto con Milano, da cui è molto diversa. Ha una forte cultura del libro e a me piacerebbe tanto viverci!

        1. Bruna Athena

          Paragonarle non ha senso, sono, come dici, diverse: potrebbero piacere entrambe per ragioni differenti!

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