Dal 23 al 25 settembre s’è tenuta a San Giorgio a Cremano la terza edizione di Ricomincio dai Libri. Ecco qualche considerazione sull’evento e sull’editoria.
Ricomincio dai Libri non è un nome dato a caso a un evento che ha luogo a San Giorgio a Cremano. La città ha dato i natali a Massimo Troisi e a questo punto è evidente il richiamo al famoso Ricomincio da tre. Al momento è l’unica fiera del libro che si tiene in Campania e non mi stupisco che tu non l’abbia mai sentita nominare.
Non ho potuto seguire quasi nulla della fiera quest’anno, in quanto impegni personali mi hanno portata fuori Napoli proprio in quelle date. Mi sono limitata a fare un veloce giro di ricognizione il 23 mattina, perché ero comunque curiosa di verificare che aria tirasse. Ne ho approfittato anche per visitare il parco di Villa Bruno e di Villa Vannucchi.
La terza edizione di Ricomincio dai Libri
Anche nel 2015 mi sono recata a San Giorgio a Cremano, attirata dalla curiosità e dagli stand dei libri. Ho partecipato ad alcune attività organizzate nel corso della giornata, come lo speed date letterario dell’associazione Parole Alate, conosciuto diverse realtà editoriali, ritrovato qualche vecchia conoscenza e acquistato alcuni libri.
Ricomincio dai Libri nel 2016 è riuscita a coinvolgere diverse realtà territoriali molto attive su Napoli, come la libreria del Vomero Io Ci Sto. Questa è forse l’unica libreria indipendente che organizza incontri tra autori e lettori, presentazioni e gruppi di lettura a Napoli. Ricomincio dai Libri quest’anno ha attirato autori di fama nazionale, come Diego De Silva, e scrittori che attualmente pubblicano anche con grandi case editrici. Molta attenzione è stata rivolta ai bambini e ai ragazzi. Attraverso laboratori e incontri con gli scrittori, è stato trasmesso loro il valore dell’arte, della lettura e della scrittura. Cosa buona e giusta!
Ricomincio dai Libri mi è sembrata una manifestazione piena di buoni propositi. Resto fedele all’idea che se non si partecipa attivamente a un evento non è giusto parlarne ed eventualmente criticarlo. D’altra parte, se qualcosa mi balza all’occhio e mi fa riflettere, non posso poi non esprimere la mia opinione.
Ricomincio dai Libri: riflettiamo sull’editoria
È molto complesso organizzare un evento che ha a che fare con l’editoria, avere l’appoggio di enti pubblici e case editrici, coinvolgere un pubblico davvero interessato a manifestazioni culturali. La Campania è fatta così, un po’ in bianco e nero: c’è gente che si disinteressa di tutto, c’è gente che nonostante tutto s’interessa ancora di libri e di arte. Il contesto a me non sembra favorevole, ma questo non deve far perdere la voglia di realizzare manifestazioni di questo genere. Ci siamo anche noi ancora amanti dei libri e abbiamo diritto ai nostri momenti: le sagre non ci bastano!
Quel che mi ha colpito in negativo dell’evento è stato altro, purtroppo. Mi spiace dirlo e non per timore che qualcuno si senta offeso, ma di Ricomincio dai Libri non mi sono piaciuti gli espositori. Giudizio globale, perché alcune chicche ci sono. Ho trovato inKnot, specializzata nelle pubblicazioni digitali, e la casa editrice Ad est dell’equatore, che ha pubblicato La bambina celeste, di cui negli ultimi tempi si è sentito parlare spesso e bene. Tra gli espositori ho trovato anche la casa editrice napoletana Homo Scrivens, di cui ho letto Ore libere e La donna invisibile. Lo scorso anno ho trovato lo stand delle edizioni Arcoiris, dal quale sono tornata con un piccolo malloppo.
Il mio disagio non ha a che vedere con la qualità delle pubblicazioni. Molto spesso dietro un libro di uno sconosciuto, e al quale non avresti dato due soldi, si nasconde un piccolo tesoro; altrettanto spesso, dietro grandi nomi si nascondo dei veri e propri “pacchi”. Il forte disappunto è causato dalla quasi totale mancanza di attività promozionale o dalle grandi lacune sul fronte delle comunicazione online – ma non solo.
Ti viene la curiosità di visitare un sito internet, lo apri e ti trovi davanti a sfondi blu elettrico, testi in verde scuro su grigio, immagini quasi invisibili, assenza totale di paragrafi e grassetti. Prendi in mano una brochure e torni agli anni ’80. Vai sull’account Twitter e…insomma, ci siamo capiti.
Ricomincio dai Libri vuole fare le cose per bene e un po’ alla volta, ma sempre più in grande. Ci sta tutto, come ci sta che sia stato dato spazio agli autori di grandi case editrici e anche alle minori. Ho visto la voglia di realizzare un grande evento, ma ho visto anche immobilità.
Da un lato c’è Ricomincio dai Libri che promuove autori emergenti e dà spazio alle realtà indipendenti e territoriali – come è anche giusto che sia – , mentre dall’altro c’è chi pare abbia piacere di restare la piccola realtà locale che è sempre stata.
Ho avvertito una sorta di discrepanza tra nuovo e vecchio. Questo non m’è piaciuto e sono andata via da Ricomincio dai Libri delusa: mi aspettavo delle novità, speravo in una cresciuta. Speriamo in meglio per l’anno prossimo.
A presto,
Bruna Athena
Mia cara, come ti capisco! Ho avuto la stessa sensazione di disagio quando mi sono ritrovata di fronte a piccole realtà editoriali poco smart giusto l’anno scorso, alla Fiera della Microeditoria di Chiari, che aveva nei numi tutelari dell’organizzazioni grandi nomi come Andre De Carlo. Avevo portato a casa qualche brochure e nessun libro, solo una grande consapevolezza: il piccolo va aiutato, non per forza a diventare grande, ma a proporre qualcosa di nuovo e a diventare qualcosa di nuovo.
Il mare editoriale italiano è vasto, e solo in pochi riescono a nuotarci senza affogare: creare da sé – con la scarsa lungimiranza o i pochi finanziamenti – le condizioni per affogare proprio no, non è il caso.
Ecco, è questo il punto. Magari ci sono dei tesori, poco valorizzati: non ne dubito. Però alcuni siti sono osceni, la comunicazione online è inesistente e trovi questi stand che nessuno prende in considerazione. Che l’abito non faccia il monaco lo sappiamo, ma cerchiamo di darci una “veste” dignitosa. Veramente spero che l’anno prossimo qualcosa cambia per queste realtà, perché Ricomincio dai Libri è davvero l’unica manifestazione di Napoli! Altra nota dolente questa.
Si, hai assolutamente ragione: infatti non avevo mai sentito parlare di questa manifestazione 🙁
E se c’è un’altra nota dolente in questo sistema, è quella degli autori: una volta pubblicati, li si lascia allo sbando – o peggio: li si traveste in magici Giorgio Mastrota che con voce suadente corrono per tutta la fiera a sbandierare i loro libri elemosinando l’acquisto. Scene abbastanza pietose.
Mmm tipo quelli che simpaticamente di rifilano il link Amazon al loro libro su Twitter senza nemmeno una parola!?
Volevo andare a Ricomincio Dai Libri per seguire alcuni eventi ma a causa di impegni che hanno sempre a che fare con il mondo dei libri purtroppo non ho potuto e di questo mi rammarico perché sono la prima a gridare a gran voce che eventi culturali al sud ce ne sono pochissimi che almeno quelli che ci sono li vorrei vivere. Gran plauso agli organizzatori e a tutti come hai ben detto tu Bruna, purtroppo il disinteresse di molti a volte ci porta a fare poco e questo è un peccato. Non essendoci stata di certo non posso criticare ciò che non ho visto ma su un punto sono totalmente d’accordo con te: l’assenza social. Oggi tutto passa dal web e se hai intenzione di fare un evento del genere il minimo è documentare tutto tramite i canali ufficiali. Il sito web da me molto frequentato per notizie sul programma da iPhone era poco chiaro e leggibile, il programma con gli ospiti non è circolato online e se passo la giornata di venerdì a ribadire sul mio twitter che c’è questo evento non dico che mi dovete dire grazie ma almeno un retweet fatelo. Io avrei coinvolto blogger come te e me felici per una volta di lavorare per raccontare ciò che di bello stava accadendo sul nostro territorio. Che ci sarebbe stato De Silva, Marsullo, Piedimonte l’ho saputo perché mi sono informata io non di certo perché è stato detto da loro. Insomma è una forte pecca che ti fa dire peccato.
Bé, devo dire che non mi sono soffermata tanto sulla promozione dell’evento in sé. Non ha grande visibilità, poco ma sicuro. Certo alcune case editrici espositrici ne hanno anche meno e non mi pare facciano molto per ottenerla.