Eccomi finalmente qui parlarti del breve tour della Sicilia in auto. Poter spostarci nella regione in autonomia era nei nostri desideri da tanto tempo. La Sicilia è immensa, i posti da vedere sono tantissimi sulla costa e all’interno. La nostra prima tappa siciliana è stata Palermo o, per meglio dire, i suoi dintorni. In precedenza ho scritto su cosa vedere a Palermo,mentre oggi vorrei soffermarmi su altre località, quelle che puoi scoprire in auto. Ti consiglio, infatti, di recarti presso un autonoleggio a Palermo e motorizzarti, così da rendere iniziare il tuo tour della Sicilia.
Tour della Sicilia in auto:
Tour della Sicilia: arriviamo a Palermo
Cominciamo dall’inizio, proprio dal nostro sbarco a Palermo, città che a dire il vero questa volta non abbiamo visto nemmeno di striscio. Del nostro primo viaggio a Palermo già ti ho già parlato: è una città che mi è piaciuta molto e sicuramente tornerò, non per altro per poter vedere di nuovo la cattedrale che per me è la più bella d’Italia. Il nostro tour siciliano in auto ci ha portati nei dintorni della città capoluogo: il nostro primo obiettivo era il mare, fare un po’ di “vacanza”. Se ti può tornare utile, abbiamo preso Grandi Navi Veloci per spostarci da Napoli a Palermo. Abbiamo fatto un viaggio diurno lungo 9 ore circa, su una nave attrezzata e sulla quale il tempo è passato tutto sommato velocemente. La tariffa era ragionevole e non ci siamo pentiti di aver scelto questa compagnia.
Abbiamo alloggiato a Cardillo, frazione di Palermo poco distante dalla famigerata Mondello. Il Van’s b&b si trova in un luogo difficile da raggiungere senza auto: un’area residenziale, piccola oasi di villette, di fatto chiusa tra campagne e stradoni. Eravamo con l’auto, per noi andava benissimo così. Volevamo stare in una location bella e pulita, comoda per raggiungere le spiagge. Del resto, dovevamo soggiornare per una sola notte: il giorno dopo avremmo dovuto imboccare la via per Siracusa.
I nostri ospiti sono stati molto cordiali e ci hanno fatto trovare in camera biscottini fatti in casa e…tanti, tanti libri! Ok, forse questo è un dettaglio che può non interessare a tutti. A me naturalmente interessa parecchio: entrare in una stanza e trovarsi circondata di libri è fonte di puro piacere per la sottoscritta, in ogni caso!
Mondello by night
Il gestore del nostro b&b a conduzione familiare, ci ha suggerito un posto in cui andare a mangiare a Mondello: abbiamo accolto il consiglio, così siamo andati presso il ristorante pizzeria Al Gabbiano.
“Cavolo Brù, già stai parlando di cibo?” E per forza! Siamo sbarcati alle 18:30, dopo nove ore di nave; siamo arrivati in stanza, ci siamo dati rinfrescati, avevamo il diritto a reclamare la nostra cena a base di pesce. O no?
Siamo tornati a Mondello, dunque, dopo la nostra prima visita di anni addietro. Ho trovato una vivacità che quasi non mi aspettavo, ma del tutto ingenuamente. Forse ero stata troppo influenzata da quella visita in umido di fine settembre del 2010, così mi aspettavo un posto poco affollato, tranquillo. Che polla! Non era il piovoso 25 settembre, era ancora il caldo 20 agosto. Il 20 agosto e sabato sera, per l’esattezza. Sì, sono proprio un’ingenua!
Mondello in estate è come una qualsiasi altra località di mare molto conosciuta: gente che cammina ovunque, traffico, bancarelle e bambini urlanti, chili di gelati e granite consumati passeggiando sul lungomare. Mondello è parcheggiatori abusivi, decisamente molto più educati dei napoletani – ai quali auguro sempre, sottolineo sempre, di spendere tutti i nostri soldi in dissenten – ed è gente che fa braciate nei terrazzi e nei giardini, affumicando un po’ tutti quelli che si trovano a essere nei dintorni.
Ci siamo abituati a tutto questo e in fin dei conti siamo stati bene. Abbiamo cenato discretamente bene, anche se forse non opteremmo nuovamente per lo stesso ristorante, trovandoci di nuovo lì. La serata è volata e si è conclusa in fretta, con una breve passeggiata sul lungomare. Eravamo decisamente sfatti e piuttosto decisi a evitare la spiaggia di Mondello, il giorno dopo. Come puoi leggere nel racconto del primo viaggio in Sicilia, quando siamo stati a Palermo siamo stati un po’ sfigatelli: acquazzone all’arrivo e ancora pioggia a Mondello. Insomma, nonostante fosse settembre il mare lo abbiamo solo guardato. Lo scopo della nostra nuova e breve permanenza a Mondello era…fare un benedetto bagno! Alla fine abbiamo cambiato il programma. Già, dopo aver trascorso 6 anni a lamentarmi di non aver fatto il bagno a Mondello, ho deciso di non andare più lì. Volevamo evitare la confusione e avevamo proprio l’impressione che il giorno dopo ne avremmo trovata parecchio.
Spiagge nei dintorni di Palermo: Capaci e Isola delle Femmine
Abbiamo dormito come sassi e la mattina successiva ci siamo alzati presto. Abbiamo fatto colazione in una giardino carinissimo, in compagnia di un gattino che appena mi ha vista ha cercato carezze. Anche sotto consiglio della nostra ospite, abbiamo deciso di dirigerci verso le spiagge di Capaci, da cui in lontananza scorgi l’Isola delle Femmine. Qui finalmente ho conosciuto il mare dei dintorni di Palermo! Abbiamo trovato una situazione inusuale da noi in Campania, dove per andare al mare, il più delle volte, devi cedere un molare. Sul litorale palermitano i lidi sono tanti, ma molti di questi sono di fatto spiagge comunali in cui c’è spazio per mettere il proprio ombrellone. Se si vuole, si prendono lettini e ombrellone del lido, ma in ogni caso si usufruisce dei servizi. In ogni caso: gente, gente, gente; caldo, caldo, caldo! Continuo a pensare che il miglior periodo per andare in Sicilia è settembre, al limite fine agosto!
Il mare mi è piaciuto, nonostante la presenza di poseidonia oceanica. Cos’è? L’alga che caratterizza molti mari nostrani, soprattutto quelli dall’aspetto caraibico che ti fa strabuzzare gli occhi. La poseidonia oceanica popola i fondali, dando nutrimento alle specie viventi, che a loro volta arricchiscono e puliscono il mare. La sua presenza indica quindi salute del mare, non sporcizia. Quando si deposita alla riva impedisce che l’acqua eroda la spiaggia: non ce ne possiamo proprio lamentare, ma a me fa parecchio senso lo stesso. D’altra parte, quando superi un banco di alghe, l’acqua si fa alta ed entri in una piscina naturale. Cosa vuoi di più? Il mare è caldo, il sole anche di più; se volgi lo sguardo alla tua destra vedi l’Isola delle Femmine e la sua riserva naturale, alle tue spalle ci sono i morbidi rilievi che circondano il palermitano.
Cosa ce ne facciamo del caldo, delle persone, della fila al parcheggio? Per un giorno non facciamo che questo ci rovini la festa, prendiamoci le cose così come ci vengono date.
Siamo ripartiti da Cardillo alle quattro, già abbastanza provati dalla mezza giornata di mare, ma pieni di entusiasmo. Stavamo per raggiungere un altro posto nuovo bellissimo: Siracusa.
Ci verrai con me la prossima volta 😉 Spero che questa prima parte del tour della Sicilia in auto ti abbia incuriosito, ci risentiamo presto con un nuovo racconto di viaggio!
Bruna Athena
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