Quando scrivere diventa un peso o fonte d’ansia, prenditi una pausa. Dedicati ad altre attività: tornerai più carico di prima.
Ti capita mai di scrivere con grande fatica? Di sentire che sei obbligato a farlo? A volte succede che tu abbia tanto da scrivere, ma non riesci a dare forma ai tuoi pensieri. Frustrante, vero? Chi si dedica con costanza alla parola scritta prima o poi deve affrontare il grande disagio di trovarsi davanti alla pagina bianca e non sapere esattamente cosa fare. Il vuoto cosmico, hai presente?
La paura della pagina vuota
Bisogna combattere l’horror vacui! Leggi, parla con qualcuno, chiudi tutto e lascia perdere! Quando il momento di “crisi” sarà passato, ti renderai conto che non era nulla di grave o di anormale. Se ami scrivere, pensa a queste occasioni come alle tensioni che si creano tra innamorati. Chiunque sia stato innamorato, chiunque abbia fatto coppia, prima o poi ha vissuto momenti di tensione, quasi indefinibili. Non c’entra il sentimento, perché anche quello più profondo non è in grado di evitare naturali scontri. Le persone che si amano cercano compromessi e soluzioni, con consapevolezza. Ora, bisogna che tu sia consapevole che
anche la tua storia la scrittura è una relazione amorosa, segnata da naturali tensioni. Senti che si avvicinano e sale l’ansia; pensi alle scadenze da rispettare, al fatto che un blog va gestito con costanza e temi di non essere più in grado di scrivere.
Se sai scrivere, sarai sempre in grado di scrivere! Trovarsi in questa situazione è del tutto normale, direi fisiologico. Siamo persone, non automi: per quanto possa venirci facile scrivere, dobbiamo pur sempre elaborare un pensiero ed esprimerlo in una forma interessante. Fare ciò può essere semplice, ma non è immediato o scontato.
Non sentirti in colpa, ma leggi tanto
L’attività di scrittura è molto complessa; ha a che fare con le disposizioni personali all’estetica, all’originalità e alla sensibilità. In aggiunta, siamo pur sempre esseri senzienti ed emotivi: puoi dire di aver scritto un testo sempre nello stesso stato emotivo? Non fregarmi, non ci credo!
Cosa puoi fare quando non riesci nemmeno a buttar già due righe? Poche cose:
- non sentirti in colpa;
- leggi qualcosa che hanno scritto altri, per trarre spunto;
- chiudi tutto e mettiti a fare totalmente altro
Sentirsi in colpa è inutile e fuori luogo. Dirai che è il tuo lavoro, come fai a non farlo? Non ti ho detto di non farlo, infatti. Ricorda che il lavoro di scrittura non è meccanico: non ripeti sistematicamente sempre le stesse operazioni, come se stessi facendo due calcoli. La scrittura è creativa, è naturale che talvolta possano non venirti idee o possa non uscire fuori la forma adeguata per esprimere quanto hai da dire. Te lo ripeto: avere un improvviso vuoto mentale è fisiologico. Può essere dovuto all’ansia da prestazione, alla noia, allo stress.
È del tutto comprensibile che tu non voglia perdere tempo, allora l’unico modo per farti venire un’idea, creare nuove connessioni e dare forma inedita al tuo testo è confrontarti con gli altri. Per prima cosa devi leggere: non per copiare, ma per trarre ispirazione.
scrivere è leggere; per scrivere bene bisogna leggere e leggere bene. Cosa vuol dire? Andare alla ricerca di contenuti scritti a regola d’arte e validi nel contenuto.
Leggendo gli scritti altrui, individua idee e concetti essenziali. Magari prendi carta e penna, trascrivili. Mettere nero su bianco, quindi scrivere a mano, aiuta a prendere visione delle cose che sono nella tua mente e non vogliono venire fuori. Provaci! Vedrai che piano piano ti verranno in mente connessioni inedite, che potranno ispirarti anche la forma adeguata per esprimerle.
Niente? Chiudi tutto e vai a correre!
Neanche la lettura è servita a qualcosa? Bene, allora il tuo problema sono lo stress, la mancanza di concentrazione, la stanchezza. Che sia una di queste o il loro mix non ha importanza. A questo punto sei autorizzato a fregartene di tutto e di tutti, scadenze comprese – sempre meglio andare larghi con i tempi, però!
Chiudi il pc, staccati un po’ dal bellissimo mondo del web e dedicati ad altri hobby. Vai a fare una passeggiata, un po’ di shopping; prepara una torta o decora un sassolino per farne un bel fermacarte. Fai attività sportiva! Guarda, lo sport è un toccasana, perché ti fa stare meglio fisicamente ed emotivamente. Tutte le sostanze benefiche si sprigionano nel tuo corpo e sentirai salire la positività. Provare per credere! Poche sedute di pilates per me, nel corso dell’inverno, sono state una manna dal cielo. Non tornerai a casa più stanco, anzi: sarai più forte di prima. Lo dico io che sono l’equivalente di una pera cotta.
Le pause brevi e radicali sono efficaci. La tua mente si concentra su un’attività totalmente differente e si stanca meno di quanto tu possa pensare.
Non sei convinto? Ti porto un altro esempio personale. Quando studiavo fisica spesso non riuscivo a completare esercizi e problemi a causa di errori che non riuscivo a vedere. Dopo mille tentativi falliti, salivano frustrazione e irritazione. Andavo in loop, fino a quanto non sentivo di dover spezzare il circolo vizioso chiudendo libri e quaderni. Iniziavo a leggere saggi filosofici o a far grandi manovre casalinghe.
Tornavo a riprendere gli esercizi incompleti dopo alcune ore: eccolo là, quel maledetto segno “-” che non era dove doveva essere, quella virgola spostata di un posto, quella condizione iniziale non interpretata correttamente! Questi errori erano lì, come facevo a non vederli? Stanchezza! Quando scrivi devi fare allo stesso modo – tra l’altro noterai meglio anche i refusi, quindi la pratica serve è due volte utile.
Ora sai che è del tutto naturale avere dei momenti di difficoltà con la scrittura; sai quali possono essere i modi per superare l’ansia da pagina bianca e sai che distrarsi, talvolta, fa molto bene. Conosci altri modi? Sono curiosa di saperli! A presto,
Bruna
Carino questo articolo, Bruna! Credo che una situazione del genere, prima o poi, capiti a tutti. Nell’ultimo periodo mi sta capitando un po’ troppo spesso per i miei gusti (di sicuro la mancanza di tempo e tranquillità non aiuta). Anche io quando ero una studentessa avevo le mie “tattiche” del tipo, riordino tutta la casa e mi passerà. In effetti era proprio così! L’avevo soprannominata la tattica dello staccio: fare la polvere può essere terapeutico. Nel frattempo gli anni sono passati e, per me, quel trucchetto non vale più, mannaggia. Devo trovare una tattica nuova!
Uh davvero? Poi ce la suggerisci, perché non si può mai sapere 😛
Buona serata Alessandra!
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