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Mescolo tutto, Yasmin Incretolli

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Mescolo tutto, romanzo di Yasmin Incretolli edito Tunué. La storia della appassionata e assetata d’amore Maria.

C’è che quando mi capitano sott’occhio certe storie e certe copertine, opinioni e interviste, sento l’odore pungente e attraente delle storie estreme e non resisto: quel libro devo possederlo, e subito! Ecco qua, è arrivato nella biblioteca di Athena Mescolo tutto.

Mescolo tutto: la storia

Maria è una dolce ragazza – per me lo è – immersa in un mondo che le fa da involucro di acido corrosivo. Giovane donna persa, figlia di una madre ancora più persa, ha conosciuto l’affetto esclusivamente attraverso l’opera sapiente della nonna materna. Scomparsa la donna, Maria si trova sola in un contesto degenerazione, droga e violenza. Ad un certo punto della sua esistenza, incontra Chus e da lì scoppia prorompente una passione, una dipendenza che assieme annienta e dà vita a Maria, alla sua pulsione all’autolesionismo. Un giorno tutto questo finisce, Chus svanisce e le cose precipitano. In seguito a vari incontri e situazioni estremi, la ragazza comprende ancor di più di essere sola, una mosca bianca.

Maria, la donna mescolata

Tendo a vedere Maria come rara avis in terris. Facile dire che la ragazza non è altro che il frutto di un contesto degradato, che altro non poteva produrre. Premesso che ho approcciato Mescolo tutto con il timore di leggere l’ennesimo – per me ormai non comprensibile – dramma adolescenziale, posso dire che Maria non ha nulla di adolescenziale. Ecco perché è già una donna mescolata: anela dolore e amore in egual misura.

Allo stesso modo, dire che l’autolesionismo di Maria e la sua dipendenza da Chus siano semplicemente manifestazioni di un disagio, voglia di sfogare l’odio verso l’umanità causando dolore a sé stesse, è corretto quanto decisamente riduttivo.

La donna mescolata non è definibile e non si sa dove finisce la sua volontà di riscatto e dove inizia il puro e semplice desiderio di vivere all’estremo. Maria è complessa anche per questo: desidera l’amore che non ha mai ricevuto – esigenza del tutto comprensibile – ma non vuole un semplice affetto, perché non le basta. Maria vuole essere posseduta in ogni suo pertugio, ma non solo; Maria desidera che qualcuno la marchi eternamente come sua e solo sua:

Vorrei qualcuno a minacciare deturpamento tramite sostanze corrosive se solo pensando osassi tradirlo.

Estremo? Assolutamente. Ricorda qualcosa che avviene spesso di questi tempi? Sì. La differenza è che è un desiderio che parte dalla donna: volontà di vivere la passione fino ai limiti del pensabile.. Ecco, la storia di Maria può essere letta come storia di una passione, che per sua natura non può avere nulla in comune con una logica, ma può essere solo totalizzante e assolutamente de-menziale.

Cosa penso di Mescolo tutto

Più che avvertirti che Mescolo tutto non è di facile lettura, poiché lo stile è particolare e in linea con la voce narrante (Maria), posso dirti che è un romanzo interessante. Non sono stata colpita dalle vicende, dalla trama. Come forse potrai aver inteso, sono stata senza dubbio molto più colpita dalla figura di Maria e dalla sua complessità. Certo, magari ho soltanto interpretato a modo mio: ma una lettrice anche questo fa, intendere le cose come le viene, senza la pretesa di essere nella testa di chi a scritto. Prendere una ragazza e crearle attorno una storia senza scadere nei soliti clichè non è affatto semplice. Lo dico io, che non sono nessuno, ma detesto le storie di giovanissimi raccontate come se dall’altra parte ci fossero dei deficienti a leggerle. Te lo consiglio? Ni! Vai con cautela, perché mi perdi il senso di Maria, e allora hai perso tutto. A presto!

 

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