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Alla scoperta di Napoli: San Giovanni a Carbonara

chiesa di San Giovanni a Carbonara Napoli

Napoli è una città ricca, così ricca, che c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere. Andiamo alla scoperta di Napoli e di una delle sue chiese più belle: San Giovanni a Carbonara.

Napoli mi stupisce sempre, suscitando in me entusiasmo, sorpresa ed indignazione contemporaneamente. Credo che esistano poche città così ricche, anzi cascanti, di chiese e monumenti, operare d’arte: veri e propri gioielli creati dalle mani di abili architetti, scultori e pittori.

Una delle più belle chiese di Napoli: San Giovanni a Carbonara

Come sai, amo andare alla scoperta di Napoli: so che da qualche parte di certo nasconde qualcosa di sorprendente. Pensa, io abito a 10 minuti di camminata a piedi dalla famigerata Porta Capuana. Poco più avanti di suddetta porta e della chiesa di Santa Caterina a Formiello, c’è una chiesa che desideravo visitare da tempo e non riuscivo a capire quando fosse aperta. Sto parlando di San Giovanni a Carbonara.

Finalmente l’occasione propizia è giunta il 1 maggio! Eravam pronti a gironzolare per il centro storico, così ci siamo buttati: vuoi vedere che è aperta, ci siamo chiesti. Ho capito che è aperta spesso, solo che si accede da una porta laterale, oltre le due rampe di scale ellittiche che caratterizzano la facciata di San Giovanni a Carbonara.

Premetto che non sono mai andata a curiosare su internet, perché non volevo rovinarmi la sorpresa. In effetti San Giovanni a Carbonara è stata davvero una sorpresa: l’ho trovata una chiesa bellissima – certo, son gusti. Non immaginavo affatto che fosse ricca di opere d’arte e monumenti di valore.

cappella somma a san giovanni a carbonara
Cappella Somma

Nel corso della nostra visita dei ragazzi dell’istituto Francesco Degni di Torre del Greco, in collaborazione con il FAI, ci hanno fatto da guida. Alla fine della visita hanno anche inscenato, con tanto di costumi medievali, alcuni episodi della vita di Giovanna II. La regina è stata protagonista di fatti molto significativi per la storia di Napoli ed è legata a questa chiesa, in quanto in essa vi è custodito il maestoso monumento dedicato a suo fratello Ladislao di Durazzo. Quello in cima all’incantevole monumento alto 18 metri è lui, sul cavallo e con la spada.

San Giovanni a Carbonara fu costruita tra il 1343 e il 1418, in seguito ad una donazione di Gualtiero Galeota di territori nella zona alla comunità degli agostiniani. La chiesa si è arricchita di opere d’arte anche nel corso del Cinquecento.

Le opere d’arte di San Giovanni a Carbonara

La struttura della chiesa è piuttosto semplice: una navata a croce latina. Oltre ad esservi custodita la Crocifissione del Vasari, conserva l‘altare Miroballo: in marmo, è stato realizzato da artisti di scuola lombarda rinascimentale. Se non dico errato, del Rinascimento è anche la Cappella Somma, che rispetto all’ingresso della chiesa si trova sulla sinistra.

Cappella Caracciolo di Vico
Cupola della Cappella Caracciolo di Vico

Le due cappelle più note e pregevoli di San Giovanni a Carbonara sono la Cappella Caracciolo di Vico e la Cappella Caracciolo del Sole. La prima si trova alla sinistra del presbiterio e del monumento di Ladislao. Realizzata in pietra e marmo, conserva l’altare dell’Epifania. La cupola mi ha colpito particolarmente: probabilmente è stata realizzata da allievi di Bramante.

monumento funebre di ladislao di durazzo
Monumento funebre di Ladislao di Durazzo

Alle spalle del monumento funebre, c’è l’ingresso della splendida Cappella Caracciolo del Sole. Essa fu fatta costruire da Sergianni Caracciolo, il quale fu gran siniscalco del Regno di Napoli ed ebbe anche una relazione sentimentale con la regina Giovanna. Questa cappella è davvero bellissima! Il pavimento è di maioliche bianche e blu: per preservarle si può camminare esclusivamente su un percorse segnato da tappeti.

maioliche cappella caracciolo del sole

Al suo interno c’è il il monumento funebre di Sergianni, che fu assassinato durante una congiura. A quanto pare la cupola non conserva gli ornamenti originari, poiché crollo in seguito ad un terremoto nel XVII secolo. Attualmente sono visibili i bellissimi affreschi del Quattrocento, realizzati da Leonardo da Besozzo. Della stessa epoca sono anche le maioliche napoletane del pavimento.

affreschi cappella caracciolo del sole

Sono stata davvero molto soddisfatta di questa visita, perché non mi aspettavo così tanta bellezza. D’altra parte, ero rammaricata per l’aspetto un po’ trasandato che la chiesa ha da fuori. Credo che San Giovanni a Carbonara sia una di quelle chiese da visitare se sei di Napoli e da consigliare ai turisti. Via Carbonara, la quale è una strada mi piace molto perché mi ricorda quelle del centro storico di Catania, dista davvero poco da Via Duomo e quindi non richiede una grande deviazione di percorso per chi fa visita al centro storico.

Normalmente è attiva, per cui di certo la si trova aperta durante il giorno per la messa. Per le visite guidate devi sperare nelle iniziative del FAI. Ad ogni modo, spero che questa visita virtuale a San Giovanni a Carbonara ti sia piaciuta e ti abbia incuriosito. Alla prossima,

Bruna Athena

12 commenti su “Alla scoperta di Napoli: San Giovanni a Carbonara”

    1. Bruna Athena

      Ce l’ho dietro casa mia, si può dire, eppure l’ho visitata solo a maggio. Sembra sempre chiusa, ma in realtà bisogna fare la rampa di scale e verificare; te la consiglio, è davvero molto particolare!

  1. Forse Napoli è la mia città preferita alla pari di Firenze. Qualche anno fa avevo il piacere di visitarla almeno due volte l’anno, ora un po’ meno a mio malincuore. Ho sempre fatto sopralluoghi molto basilari e classici e questa me la sono sempre persa. Devo recuperare!

    1. Bruna Athena

      Noo è bellissima! Se potrai tornare, passa anche a visitare il complesso di Donnaregina, perché merita davvero. Napoli è stra stra piena di cose da vedere!

  2. Ahhhh (sospiro!) Napoli! Non so quante volte ci sono stata a trovare i miei amici napoletani e ci tornerei ogni qualvolta ne avessi occasione. Grazie per questa descrizione di una chiesa che non conoscevo.

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