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Recensione di Come in una ballata di Tom Petty, Marco Patrone

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Scrivo la recensione di Come in una ballata di Tom Petty non senza una leggera punta di imbarazzo. Vero che sono tremendamente in ritardo, vero che sono una che, talvolta, s’imbarazza con nulla, ma non è questo il punto. Il punto è che ho trovato difficoltà nello scrivere la recensione di Come in una ballata di Tom Petty perché dentro c’è, sfacciatamente Mr. RecensireIlMondo, ovvero l’autore. In questa storia, tuttavia, ci siamo un po’ tutti noi: le persone normali.
Questa è anche la prima volta che recensisco un libro scritto da qualcuno che conosco, anche se solo virtualmente. Oddio, “conosco” anche altri autori, tuttavia Mr. RecensireIlMondo ha il suo modo di affermare la propria personalità tramite il mezzo digitale, così  posso affermare di avere un certo ritratto della persona, nella mia mente – ovviamente incompleto, me ne rendo conto.

Durante la lettura di Come in una ballata di Tom Petty non ho potuto fare a meno di chiedere all’autore quanto di autobiografico ci fosse nel piccolo romanzo. A quanto pare, c’è qualcosa: ispirazioni debitamente romanzate, quindi mutate. Qualcuno si chiederà cosa diavolo c’entri questo, in fin dei conti, quanta importanza abbia il fatto che del signor RecensireIlMondo io abbia un ritratto mentale: un suo libro non è un entità a parte? Lo è certamente, ma si vede che per me non lo è, di tanto in tanto.

Chiunque inizia a scrivere un romanzo, un saggio, un racconto o una poesia, passerà un certo tempo a riflettere su quanto c’è di se stessi nella propria opera: credo sia inevitabile. A primo impatto, penso che ogni componimento sia una “confessione”: si confessano idee e convinzioni, anche per via negativa e anche parlando degli altri.

recensione di come in una ballata di tom petty

La scrittura è indiscreta e parla di te anche attraverso le parole e le azioni di persone inesistenti. Quando una persona ti propone di leggere il suo primo libro, di fatto mette nelle tue mani una “confessione”: c’è sempre da sentirsene lusingati.

Probabilmente sono io, Bruna Athena ad essere molto intimista, ma nonostante questo credo che Come in una balla di Tom Petty contenga un po’ tutti noi, nonostante sia fin troppo intrisa di Marco RecensireIlMondo.

Al di là dell’ispirazione biografica, che a questo punto non mi interessa più di tanto, la mia riflessione ora si sposta sullo stile: c’è molto Marco RecensireIlMondo tra le righe, ossia si legge che è sfacciatamente scritto da lui. Quanto questo sia, in linea di principio, un limite o un pregio non so dirlo con esattezza, ma sono convinta del fatto che il meglio si realizza quando l’autore scompare quasi totalmente, quando le parole scritte sembrano inequivocabilmente messe lì da chi sai e, assieme, non lo danno troppo a vedere. Della trama non voglio svelarti niente: leggi il libro, non seccarmi, perché non recensisco quasi mai rivelando la trama.

Come in una ballata di Tom Petty è una storia semplice, in fin dei conti, una storia che l’autore stesso ci dice è tutta una Rückabwicklung 

Cosa significa questa tremenda parola tedesca? In un certo senso, è la reversibilità dei fenomeni, il loro poter riavvolgersi come una pellicola. Siamo onesti – e in questo Come in una ballata di Tom Petty è molto onesto, per cui a maggior ragione è una “confessione” – quante persone, al mondo, sono come San Paolo sulla via di Damasco?

Quanti, di fatto, riescono a stravolgere totalmente la propria vita? Pochi, pochissimi. La stragrande maggioranza di noi è costituita da persone normali: c’è chi fugge, chi torna, chi resta sempre uguale nonostante sia cambiato tutto. Non è che le intenzioni restino sempre tali, piuttosto la realtà dei fatti dice che un po’ tutti, prima o poi, tiriamo le somme e, di conseguenza, lasciamo qualcosa così com’è e qualcosa lasciamo che cambi. Le modalità di cambiamento sono soggettive, la capacità di mutare è direttamente proporzionale a quanto, ciò che proprio non va nella nostra vita, appartiene alla nostra più intima essenza.

Ogni qual volta avviene la Ruckabwicklung qualcosa cambia e apparentemente resta tutto come cristallizzato. Non è un po’ la storia di tutti noi? A presto!

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