Con la recensione di Rughe, fumetto di Paco Roca, inizia la mia avventura con le graphic novels. Questo è anche il mio primo Tunué e certamente solo il primo di tanti altri.
Rughe, assieme alla relativa recensione su questo blog, apre lo spazio a questo genere letterario talvolta bistrattato e sottovalutato. Non sono un’amante sfegatata del fumetto, ma ne ho letti e ne ho apprezzati. Da bambina sono stata un’assidua lettrice di Topolino e, da grande, collezionista di Peanuts. Non avevo però mai letto storie a fumetti, quando poi ne esistono di davvero pregevoli.
Una di queste è proprio Rughe, che con delicatezza e realismo racconta la storia dei malati di Alzheimer. Trovo pregevole il tentativo di raccontare vicende così dolorose in modo semplice, senza scadere nel banale o nel sentimentalismo. Naturalmente, quando si parla di Alzheimer non ci si può di certo aspettare un lieto fine e le mie domande, ogni volta, restano sempre la stesse: che fine fanno i nostri ricordi? che vita è la nostra quando i ricordi sono fuggiti via da noi?
Ogni volta che mi confronto con la solitudine e il vuoto che circonda i malati di Alzheimer rifletto sull’importanza della memoria, sul tempo che trascorre, sprecato, in fraintendimenti, in rabbia ed irritazione. Lo stesso effetto lo ha suscitato in me il film Still Alice, di cui ti lascio il mio commento. Quando alcune realtà prendono forma, non esiste una soluzione, perché l’Alzheimer non è la demenza senile: non perdi i ricordi recenti, ma perdi quelli che hanno fatto la tua storia, dimentichi anche come si fanno le cose più banali. Queste riflessioni generano un circolo vizioso, dal quale non si può scappare. Così cerco di imprimere nella mente tutto quello che appare bello ai miei occhi, per fare in modo che non scappi mai via da me. Conservo visioni, profumi, sensazioni tattili, sapori e pure sensazioni, emozioni, nel tentativo di trattenerli per sempre.
Inutile dirlo, consiglio la toccante lettura di Rughe. Alla prossima,
Bruna Athena
Ciao Bruna,
bella “rece”. Mi hai incuriosito, appena mi passa sotto le mani lo leggerò! 😀
Simone
Grazie! è una storia molto triste, con un finale prevedibile – per ovvi motivi. Mi è piaciuto il modo in cui è stata rappresentata la vita degli anziani malati di Alzheimer e credo che leggerò altri fumetti di Paco Roca- ne ho già adocchiati due o tre. Tra le novità,per così dire, della parte libresca del blog, c’è proprio la mia nuova attenzione alle graphic novel. Presto arriverà una nuova “rece” 😉
Ciao! Cercherò sicuramente questo fumetto: mi piacciono molto le graphic novel e anche la tematica dell’alzeihmer, se affrontata nel modo giusto, può dare spunto a riflessioni interessanti. Ho anche visto Still Alice e se lo hai amato ti consiglio di vedere Away From Her -Lontano da lei: un film delicatissimo che tratta con tenerezza e un po’ di “crudezza” lo stesso argomento!
Away From Her non lo conosco, me lo sono segnato! Grazie!
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