Home » Cinema » Principe Azzurro? Il NO delle principesse (al cinema)

Principe Azzurro? Il NO delle principesse (al cinema)

fiabe disneyFacevo alcune osservazioni tra me e me, qualche tempo fa, quando ho avuto modo di guardare due film. Entrambi costituiscono roba leggera, più che altro guardata per curiosità e perché in questo caso si tratta di versioni non animata delle versioni Disney ben più note. Sto parlando di Biancaneve e il Cacciatore e di Maleficent. Dico subito che il primo non m’è piaciuto- il brano finale della colonna sonora sì!- e ho preferito di gran lunga il secondo. Probabilmente questo è dovuto al fatto che sconvolge la trama tradizionale molto di più di quanto faccia Biancaneve e il Cacciatore- ad onor del vero, la reale storia da cui ha preso origine La Bella Addormentata è molto, ma molto differente da quella che conosciamo: vai a leggere il Pentamerone di Giambattista Basile e poi dimmi- e l’ho trovato più originale, a suo modo.

ATTENZIONE SPOLIER. Beh, purtroppo devo per forza spoilerare, altrimenti non posso esprimere il mio pensiero in merito. Dopo la visione dei due film, mi sono accorta che, per lo meno nella versione cinematografica, la percezione della figura del Principe Azzurro, da parte della Principessa di turno, è andata cambiando. Le fiabe hanno abituato noi femminucce a vederci sempre salvate dal Principe: generazioni e generazioni di donne hanno vissuto nella certezza di dover trovare il riscatto tramite l’apprezzamento dell’uomo. Nulla che abbia a che fare con l’amore: qui il problema è l’autostima– che non c’è.

Proprio nelle fiabe, adesso, le cose sono cambiate radicalmente. In Maleficent si narra di una grande delusione d’amore: Maleficent e Stefano, il padre di Aurora, hanno una storia giovanile; lei è davvero innamorata di Stefano, che però preferisce inseguire il suo sogno di gloria, fino al punto da tradire la fiducia di Maleficent, che si vendica con il maleficio di cui ben sappiamo. Beh, la nostra Aurora però, alla fine della fiera, non viene risvegliata dal principe Filippo, ma riceve “il bacio del vero amore” proprio da Maleficent, la quale si è affezionata alla ragazza e nutre per lei un affetto sincero. Un bacio, questo, che ridà la vita ad Aurora e non ha niente a che vedere con l’amore che elle potrebbe nutrire per Filippo-anzi, Filippo la bacia e non succede nulla: si spera che Aurora abbia poi intrapreso altre vie. Vince qui un affetto assolutamente disinteressato.
Il caso di Biancaneve e il Cacciatore è lievemente diverso; anche qui c’è una grandissima delusione: Ravenna, la vanitosa regina, è ella stessa vittima di un maleficio, che l’ha costretta ad essere in origine apprezzata esclusivamente per la sua bellezza, non perché fosse davvero amata. Ne viene fuori un figura femminile terribile. Alla fine della storia, di nuovo non è il principe a risvegliare Biancaneve– anche se il suo amore per la fanciulla è vivo da anni- ma è il bacio del Cacciatore. Non si può dire che questi sia innamorato di lei: non lo è, in quanto vive nel ricordo della moglie scomparsa che lui ancora ama, eppure nutre un affetto particolare per Biancaneve, di cui apprezza non solo la bellezza esteriore, ma anche quel coraggio e quella bellezze di spiritoso che la rende vittoriosa sulla perfida Ravenna. Il suo bacio, dunque, non ha nulla di malizioso, non è quello di un uomo propriamente innamorato, ma solo “affezionato”. Anche qui il principe è rimasto a bocca asciutta!
Che stia cambiando qualcosa? Può essere un caso che questo qualcosa stia cambiando proprio nelle rivisitazioni fiabesche? Questi erano i miei pensieri, dopo aver visto questi film, per nulla impegnativi.
Buon proseguimento di navigazione,
Bruna “Athena”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.