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Home » Libri » Letteratura straniera » Gabriella garofano e cannella, Jorge Amado
Letteratura straniera

Gabriella garofano e cannella, Jorge Amado

Bruna Athena Ottobre 22, 2014 Jorge Amado, letteratura brasiliana, letteratura sudamericana 4 Comments 1470 Views

Oggi mi tocca l’ingrato compito di descrivere uno dei personaggi femminili più belli che abbia mai avuto la fortuna di incontrare nella mia breve vita da lettrice. Per la prima volta ho letto un romanzo di Jorge Amado, Gabriella garofano e cannella: il mio amore per gli autori sudamericani si è rafforzato ulteriormente.

Amado Gabriella

La vicenda di Gabriella e Nacib, siriano naturalizzato brasiliano, prende avvio nella città di Ilhéus, nello Stato di Bahia, nel parte nord-orientale del Brasile. Nel corso degli anni ’20 questo luogo è ancora selvaggio negli usi e nei costumi, ma sta inesorabilmente arrivando il progresso per trasformarlo radicalmente: una rivoluzione economica e politica, prima di tutto, e solo poi una lentissima rivoluzione sociale, che prende avvio proprio da questa singolare figura di Gabriella.

Come uno dei più simpatici personaggi del romanzo afferma, Gabriella non si può spiegare, perché spiegare è limitare le cose. Oggi, un certo maschilismo a cui anche le donne si sono purtroppo fin troppo adattate, definirebbe Gabriella un’oca ingenua, una facile. Gabriella non è un’oca e non è facile: lei è amore per tutto ciò che di bello c’è nel mondo. Diversi uomini l’hanno avuta, moltissimi la desiderano e restano come stregati dal suo fascino ingenuo, per niente volgare, in tutto e per tutto spontaneo. Gabriella desidera cose semplici, quelle poche che le piacciono e la rendono ogni giorno felice: camminare scalza, cucinare per il suo Nacib, ballare e ridere quando più le aggrada.

Non ha senso per Gabriella seguire regole mortificatrici di questi piccoli ma essenziali piaceri della sua semplice vita. Sì, perché nella sostanza questo ha di incredibile lei: sa inconsciamente qual è l’essenza delle cose e dei sentimenti- abilità che al limite si affina nel tempo, che si possiede oppure no.

Per tale motivo, al di là di quanto possa farle piacere giacere con tanti uomini, in fondo ne ama profondamente solo uno: il suo Nacib, il quale è a suo modo insostituibile. Priva di malizia e di secondi fini, Gabriella è la dolcezza e la bontà fatte persona. Un fiore che profuma più degli altri, che messo nel vaso però appassisce.

Gabriella è il vero progresso, è avanti anni luce, anche rispetto a noi, prede del senso di possesso che ci complica l’esistenza. Ella invece se la semplifica, vivendo e amando l’essenza delle cose. E Nacib? Beh, anche lui è il vero e proprio progresso: ma non posso andare oltre, altrimenti svelo troppo. E Gabriella garofano e cannella non può essere svelato da terzi, devi leggerlo.

Chiuso il libro, terminate le quasi cinquecento pagine di Amado, ho sentito subito il senso di mancanza: di Gabriella, di Nacib, di Ilhéus e di tutti colori che hanno accompagnato i due amanti, rendendo questa lettura un viaggio senza precedenti in questa terra a tratti barbara e a tratti piena di saggezza.

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About Author

Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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4 Comments

  1. Aldievel Reply
    Ottobre 22, 2014 at 7:50 pm

    Lo aggiungo alla lista delle letture future. 🙂 Grazie.

    • athenabruna Reply
      Ottobre 22, 2014 at 7:53 pm

      Mi fa piacere di essere riuscita ad incuriosirti! Grazie a te per avermi letta 🙂

  2. Francesco Ferrucci Reply
    Dicembre 10, 2016 at 7:15 pm

    Gentile athenabruna,
    sono finito sul tuo blog di rimbalzo attraverso Facebook… Ho letto qualche recensione e ho notato una grave mancanza: nel caso di autori stranieri non viene citato il nome del traduttore.
    C’è un motivo particolare? È “solo” distrazione?
    Sarebbe bello se voi blogger -ma dovrebbe essere la prassi per tutte quelle persone che scrivono di libri- vi ricordaste di citare una figura fondamentale per la circolazione delle letterature del/nel mondo: il traduttore. In fin dei conti non vi costa nulla…
    Grazie a nome della categoria!
    Buon Natale ☺
    Francesco

    • Bruna Athena Reply
      Dicembre 11, 2016 at 10:26 am

      Buongiorno Francesco, di solito mi limito a rimandare il lettore alla pagina di approfondimento del libro, sui siti ufficiali delle case editrici, dove sulla scheda compare ogni dettagli inerente al libro. Ad ogni modo no, non mi costa nulla fare riferimento al traduttore. Grazie per il suggerimento, buone feste!

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Web copywriter e travel blogger con la passione per i libri. Occhi blu, labbra velenose, ironia ad alto tasso di scorrettezza.

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Thailandia, Cambogia, India? No. Ischia 😃 Quel Thailandia, Cambogia, India?
No. Ischia 😃

Quel che si vede in questa foto, in ordine sparso:
1. le particolarità di un luogo bellissimo: i Giardini La Mortella, di Forio d'Ischia, in cui sono conservate specie di piante provenienti da ogni luogo del mondo;
2. la mia assoluta incapacità di trovare l'obiettivo con gli occhi - e di certo non c'era una folla di paparazzi a catturarmi 🤣
3. lo stato perenne di ribellione dei miei capelli 😅 - la guerra è persa, hanno vinto loro!

Quel che non si vede è quanto mi fossi irritata con il conducente, scortese, dell'autobus che ci ha portati nei pressi dei giardini 🤬

Detto ciò, conoscete i Giardini La Mortella? Si trovano nei dintorni del parco termale Negombo e della bella spiaggia di San Montano 😍
🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acqui 🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acquisito il dato: mi sono data alla musica! 

🧐 Non mi importa tanto sbandierare il fatto ai quattro venti, quanto fare una riflessione.

🤦Talvolta accantoniamo alcuni desideri, forse perché cadiamo in trappola dei "non è il momento", "non ho tempo", "alla mia età?"

🎵 Anche se non ho molto tempo, perché gli impegni sono tanti, anche alla veneranda età di 35 anni, ho deciso di cimentarmi nello studio del flauto traverso.

😎 Non è stata una scelta improvvisa, perché lo volevo fin da bambina. Perché non l'ho fatto prima? Perché sono caduta nelle trappole. Poi ho semplicemente smesso di desiderare e ho iniziato a realizzare, in barba a tutti i "non è il momento". 

Quando è il momento? Quando lo voglio 😉
Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad approfittare della zona gialla per ritornare in centro.

In queste settimane, ho avuto l'occasione di visitare Villa Pignatelli Cortes e rivedere Sant'Anna dei Lombardi. La prossima settimana avrei voluto, finalmente, visitare le @catacombedinapoli (il complesso di San Gennaro, a Capodimonte). Ragà, pazienza! 

Tra questi alti e bassi farò tutto il possibile per vivere la città e raccontarla. Ormai da mesi, tutta la Campania è ospite d'onore nel blog. 
Non credo che vi dispiaccia 😜
Un desiderio enorme?
Visitare Procida prima che io prenda fuoco con l'estate ☀️
Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le tappe sono le stesse 🚶

Ad esempio, mi fermo sempre ad osservare il murales di San Gennaro e Caravaggio 🎨

È lì perché, a Piazza Cardinale, siamo nei pressi del Duomo e del Pio Monte della Misericordia, in cui è custodito Sette opere di Misericordia 😍 - ancora non l'ho visto, ma lo farò!

Il murales mi colpisce per la sua ironia, decisamente partenopea.
Anche io, nell'essere un tipo un po' permaloso, faccio dell'autoironia una delle mie "armi" predilette. E qual è la vostra?
✨"Non fa per me!"✨ Quante volte pronunciamo qu ✨"Non fa per me!"✨
Quante volte pronunciamo questa frase? Talvolta lo facciamo per paura e pregiudizio, altre volte per consapevolezza.

✳️ Così come è importante abbattere il muro della diffidenza, allo stesso modo è essenziale conoscersi a fondo e comprende cosa possiamo e cosa no 🧐

✳️ Perché volere e potere non sono la stessa cosa, ma sono mescolati 😉
Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶 ☕ Ho Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶

☕ Ho preso il caffè in uno dei miei bar preferiti del centro storico, Dolce Amaro, e ho fatto anche due chiacchiere con il titolare, il signor Bruno - elegante e austero, ma cortese, di quelli che a volte pensi che a Napoli siano estinti. 

🧼 Mi sono diretta a Piazza S. Domenico, ho fatto acquisti da @kiphysaponi e anche lì mi sono trattenuta a chiacchierare.

🌟 È stato un pomeriggio piacevole, perché tutto sommato basta una parola gentile per sentirsi circondati da umani e non da estensioni dello smartphone.

In foto, di nuovo un soggetto meravigliosamente banale ❤️

["Voglio andare a Capriiiii!!!!" (Cit.)]
Vi capita mai di avere una percezione distorta del Vi capita mai di avere una percezione distorta del tempo?⏳

Ad esempio, a me Gennaio è sembrato infinito: con ironia, affermo che la prova dei suoi infiniti giorni stia nella quantità di libri che ho terminato di leggere 😂📚 - se vi interessano i titoli, li trovate nelle storie.

Nonostante sia arrivato e pure passato il periodo natalizio - sottolineo: NON lo amo -, a me pare d'aver visitato Porto Flavia l'altro ieri, cioè ad agosto 🌅😅

Mi sa che sono un po' sfasata!
Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadr Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadriano hanno parlato della TRISTEZZA.
Qual è il suo nesso con il viaggio❓

Bene, non ho fatto fatica a ripescare nella memoria un'esperienza particolare, che in principio non avrei nemmeno voluto fare. Temevo che potesse diventare irrispettosa 🤔

Parlo della visita alla favela di Donna Marta, a Rio de Janeiro. C'erano case senza intonaco, senza finestre, con tetti in lamiera. Scalette strettissime e ripide, canali di scolo a vista, bambini e animali che vi scorazzavano (allegramente) dentro 🇧🇷

Abbiamo visitato un asilo nido, fondato grazie all'impegno delle brave e oneste persone (sì, ci sono!) della favela: 8 bambini su 10 erano afrobrasiliani 😐

Ecco dove sta la tristezza, ed ecco un'altra delle tante cose che dovremmo ricordare 😉
Una foto ricordo, per un post "disimpegnato". È s Una foto ricordo, per un post "disimpegnato".
È stata una settimana piena: 

💻 ho avuto (e avrò) un bel po' di lavoro da fare; 

🏛️ ho visitato un luogo di Napoli che non avevo mai visto prima: @villapignatelli;

💅 ho ricomprato uno smalto che avevo fatto cascare a terra: il mio preferito, un roouge noir - immaginatelo sul marmo chiaro 😤;

📰 ho ripreso a leggere @la_lettura e so che è "colpa" di @recensireilmondo - lui non lo sa, ma li noto i suoi aggiornamenti sugli insetti letterari!

🎶 le esercitazioni al flauto iniziano a darmi più soddisfazione, ma c'è molto da allenarsi!

🖌️ ho scoperto che non sono la sola ad aver ripreso in mano il pennello 😍

📚 ho terminato la lettura di L'amante, di Marguerite Duras (date un'occhiata ai Gdl di @scattidallamialibreria) e ho iniziato a leggere un libro avuto in regalo per il mio compleanno, Ohio (@einaudieditore);

🍄se date un'occhiata alle storie, scoprirete che oggi ci siamo deliziati con uno dei miei piatti preferiti 😛

Aspetto che lo smalto si asciughi, poi tornerò a fracassare timpani e a leggere. Se vi va, raccontatemi i momenti più belli di questa domenica 💜
PS: Ah, naturalmente piove. Mi aspetto che a Napoli crescano le mangrovie da un momento all'altro; sì, ho portato i capelli lunghissimi!
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