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Visita a Villa San Marco di Stabia

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Visita a Villa San Marco di Stabia

Se vuoi coniugare la parola “Campania” alla parola “archeologia”, quel che viene fuori è questo: Pompei, Ercolano, Paestum. Sono questi 3 i siti archeologici più conosciuti e visitati della mia regione. In realtà, esistono tanti altri siti degni di nota: le ville romane a Torre Annunziata, cioè le ville di Oplonti, ad esempio. Questa volta però desidero parlarti degli scavi di Stabia.

Villa San Marco di Stabia

Stabiae era la città di romana che comprendeva l’attuale Castellammare e l’ager stabianus (Lettere, Gragnano, Santa Maria La Carità, Sant’Antonio Abate, Casola di Napoli). Stabiae era una delle località preferite dai Romani per le vacanze e così si spiega la presenza in loco delle cosiddette ville d’otium, grandi e lussuose. Stabiae fu distrutta, assieme a Pompei ed Ercolano, durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C ed è esattamente il luogo in cui Plinio il Vecchio trovò la morte, nel tentativo di documentare la furia del vulcano. 

atrio di villa san marco di stabia
Atrio di Villa San Marco

Gli scavi archeologici di Stabia comprendono due ville, Villa San Marco e Villa Arianna, collocate lungo quella che è stata denominata Via Passeggiata Archeologica. Le ville, infatti, distano poco l’una dall’altra; tuttavia, siamo riusciti a vedere solo Villa San Marco, perché la nostra decisione di fare visita agli scavi è stata estemporanea e siamo arrivati giusto a un’ora dalla chiusura. 

peristilio grande di villa san marco di stabia
Peristilio grande di Villa San Marco

Come puoi vedere dalle foto, Villa San Marco presenta le caratteristiche tipiche delle ville romane. L’atrio è occupato dal cosiddetto impluvium, una vasca utilizzata per raccogliere l’acqua piovana. Da qui si può accedere ai vari ambienti della villa, che a quanto pare è la più estesa della Campania – dovrebbe estendersi per undicimila metri quadrati. Nella residenza, ovviamente, non potevano mancare l’area termale e la palestra

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Una buona parte degli scavi a Stabia sono stati effettuati in epoca borbonica; gli scavi più recenti hanno portato alla luce altri ambienti, come la cucina. La zona che però mi ha colpito di più per la sua bellezza è il peristilio. Si tratta di una specie di giardino interno, circondato da colonnati: a villa San Marco doveva anche esserci una grande piscina. Ora la zona centrale del peristilio è coperta di terra e lungo il perimetro del giardino ci sono gli olmi: a me è sembrato un posto bellissimo. Al di là di questo peristilio c’è un altro piccolo giardino con colonnati, che mi ha dato quasi l’impressione di essere una specie di stalla.

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Il piccolo peristilio

Scavi archeologici di Stabia: info utili

Castellammare di Stabia è un centro campano piuttosto grande e vivace. È famoso per le terme e la funivia che porta in cima al Monte Faito, ma anche per il suo lungomare, alla fine del quale si trovano i famosi chalet – ristoranti in cui si mangia a base di pesce. A pochi chilometri di distanza da Castellammare c’è Vico Equense e questo vuol dire che sei vicinissimo alla penisola sorrentina. Verso l’interno c’è Gragnano, famosa per la pasta, il vino e il cosiddetto panuozzo – una sorta di saltimbocca cotto nel forno a legna. Insomma, Castellammare è una località a suo modo davvero molto interessante e comoda per la propria posizione. Ora torniamo agli scavi archeologici!

Scavi di Stabia: orari e prezzi

Agli scavi di Stabia è l’ingresso è gratuito. Ebbene sì, puoi visitare queste meraviglie romane senza spendere un solo euro. Villa San Marco e Villa Arianna sono siti conservati bene, in quanto l’eruzione del Vesuvio le ha solo coperte di cenere. Sono siti conosciuti poco e frequentati ancora meno, per cui scordati l’affluenza e le tempistiche degli altri scavi – be’, quelli sono comunque città intere. La visita di Villa San Marco dura circa 1 ora; se desideri visitare entrambe le ville, non arrivare in loco più tardi delle 15:00/16! Sul sito web trovi che la chiusura estiva degli scavi è alle 19:30, ma garantisco che non è così: considera le ore 18. Allo stesso modo, anticipati in inverno – anche perché fa buio presto e non vedresti quasi nulla.

Come raggiungere gli scavi archeologici di Stabia

Le ville sono raggiungibili a piedi: si arriva a Castellammare con la Circumvesuviana e con l’autobus 1 rosso si giunge a Via della Passeggiata Archeologica. Penso che le ville non siano segnalate benissimo. Noi siamo arrivati nel grande parcheggio e siamo rimasti un po’ spaesati: dopo aver fermato l’auto nel grandissimo parcheggio, ci siamo resi conto che dovevamo fare un breve tratto di strada a piedi tra case di campagna, ma poi abbiamo capito subito dove dovevamo dirigerci. Credo che la cosa migliore da fare sia prendere l’auto: imbocchi la autostrada Napoli-Salerno e ti passa la paura. L’area archeologica non è in pieno centro a Castellammare, ma al confine con Gragnano, per cui se ti venisse in mente di fare una passeggiata presso il lungomare, allora sappi che dovresti camminare parecchio!

Mi spiace tanto non aver potuto visitare Villa Arianna, ma sarà per la prossima volta. E poi sarà il turno di Oplonti, naturalmente!

7 commenti su “Visita a Villa San Marco di Stabia”

  1. Sono un vero piacere questi post che valorizzano siti interessanti, ma da molti ritenuti erroneamente (e superficialmente) secondari e privi di pregio rispetto ai più noti.

    Suggerisco, nella futura visita a Oplonti, di completare il giro con una capatina al vicino Antiquarium, di Boscoreale, Villa Regina. Un piccolo sito a pochi km dalla Villa di Poppea, recentemente fornito anche di una “personale” fermata di Circumvesuviana.

    1. Grazie Lucia! È stata un mia dimenticanza non aver citato Boscoreale, che non ho ancora visitato: sicuramente lo farò assieme a Oplonti!

  2. Ammetto che non la conoscevo. Quando sono stata in Campania ho visitato gli scavi “classici” di Pompei ed Ercolano.
    Prendo nota sicuramente per la prossima volta, adoro scoprire questi luoghi dai blog altrui ❤
    Mi sembra molto curato il sito storico e anche ben conservato!

    1. Bruna Athena

      Ciao Silvia! Diciamo che sembra curato soprattutto perché non è molto frequentato. Spero che il sito acquisti notorietà e la giusta attenzione per essere gestito sempre al meglio: è parte di un patrimonio storico di valore inestimabile!

  3. Ho preso appunti 😉 Quando sono stata a Napoli la prima volta ci ho passato una settimana e me ne sono davvero innamorata. Mi sono ripromessa di tornarci e dedicare più tempo ai dintorni. Questa villa mi sembra un’ottimo punto di partenza! 😉

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