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Un adulterio, Edoardo Albinati

recensione un adulterio di edoardo albinati

Un adulterio, Edoardo Albinati: l’autore, vincitore del Premio Strega 2016, torna con la storia di un appassionato tradimento.

Oggi ti parlo di Un adulterio, ultimo libro di Edoardo Albinati, scrittore che nel 2016 ha vinto il Premio Strega con il massiccio La scuola cattolica. Per me si tratta del primo approccio ad Albinati, di cui non ho letto l’opera premiata, la quale ancora non suscita in me particolare curiosità. Ho preferito, quindi, fare la mia prima esperienza dell’autore con questo breve romanzo.

Un adulterio, Edoardo Albinati

Un adulterio

Erri e Clementina si conoscono solo da poche settimane. La loro relazione inizia casualmente, in un momento in cui le loro vite sono serene e complete. I due vengono travolti da un passione così intensa che decidono di trascorrere assieme un fine settimana su di una piccola isola, sul finire dell’estate. Le giornate passano in fretta, Erri e Clem si trovano calati in una sorta di realtà parallela in cui sono molto di più che estranei o amanti occasionali. Tuttavia, anche in questo di più, restano essenzialmente due tipi che scopano: parlano poco, più che altro riflettono, si guardano attorno, si avvinghiano l’uno all’altra. Sul finire del weekend adulterino, scendono in tutti i sensi con i piedi per terra, tornando alla propria vita. Di quel che è accaduto sull’isola non ne resta che il ricordo, celato sotto il velo della finzione che vuol fare intende che l’amante non sia mai esistito.

L’adulterio secondo Clem

Un adulterio è un libro che ho letto con curiosità, una curiosità che però ha trovato soddisfazione nelle ultime sue 10 pagine. La relazione di Clem ed Erri è prettamente di natura erotica, ma il romanzo si sviluppa principalmente seguendo il girovagare degli amanti sull’isola e dei loro stessi pensieri. Lo definirei un libro riflessivo, a volte anche un po’ troppo. La riflessione in sé non è un problema, ma si ha l’impressione che non si arrivi mai a definire le cose come stanno realmente.

In altre parole, in Un adulterio i pensieri sono dei veri vagabondi. È stato questo vagabondaggio a non darmi molta soddisfazione, benché le idee contenute nel libro non siano assolutamente banali o scontate. Un adulterio non è il solito romanzo che racconta del tradimento, proponendo luoghi comuni sui matrimoni falliti, gli uomini egoisti e i sensi di colpa. Al contrario, l’ho trovato un libro acuto, assolutamente privo di propositi moralistici, di grande sensibilità. È Clem ad aver dato valore a tutto, perché trovo sia, dei due, il personaggio più complesso e meglio caratterizzato.

E quella traversata di un paio di miglia sarebbe diventata eterna. Inoltre i due erano consapevoli di come tutto ciò fosse irreale, il triangolo orlato di spuma bianca dietro la barca, il loro stare nudi, l’inudibile rombo del sangue che scorreva nelle braccia e nelle gambe scaldate dal sole a picco su di loro e subito refrigerate dalla brezza leggera della navigazione, il brivido dello smarrimento, tutto questo irripetibile, non lo avrebbero con ogni probabilità vissuto mai più, loro due insieme e tantomeno in occasioni e formazioni diverse, coi loro coniugi, coi loro bambini, con amici cari o meno cari, nell’esordio o nel pieno dell’estate. (…) E questa beatitudine transitoria li riempiva di tristezza.

Di Erri se ne percepiscono le debolezze e le ingenuità, mentre della componente femminile della storia possiamo apprezzarne tutta l’onestà intellettuale. Stando dietro ai pensieri di Erri saremmo rimasti nel banale, mentre con con Clem conosciamo idee sulle relazioni umani senza dubbio fuori dagli schemi e, per questo, decisamente più allettanti.

Clem è consapevole di non essere destinata a un solo uomo, riesce a capire che il senso di quel che accade con Erri è profondo ma questo non può impedire che ogni cosa volga al termine. Vive l’attimo, intensamente, elevando l’incontro con Erri a vero amore, per declassarlo poi a pura scopata.

La donna è la sola che ha la forza di mettere subito fine alla relazione, affermando con certezza che andare avanti deturperebbe la perfetta bellezza di quei momenti vissuti fatti apposta per scivolare dalle mani e non tornare mai più. Le ultime 10 pagine del libro, un dialogo/monologo di Clem, è la summa del tutto: Erri, preso dal ricordo del corpo di Clem, non può che darle ragione su ogni fronte. 

Bruna Athena

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