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Saulo. Il male dentro, Ciro Borrelli

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Saulo, il male dentro: la doppia natura di Paolo/Saulo, buono e malvagio assieme, uomo destinato a essere dannato.

Ciao lettore, oggi ti voglio parlare di Saulo. Il male dentro, romanzo di Ciro Borrelli, pubblicato dalla casa editrice Il Papavero. Ho scelto di leggerlo perché sono molto attratta dalle storie di personaggi tormentati, il cui animo è come spezzato in due, lacerato da forze in eterno contrasto.

Il titolo del libro, si riferisce al nome vero di Paolo di Tarso. Non so se lo ricordi, ma la vicenda di Paolo è decisamente particolare. Saulo è uno dei più grandi oppositori e persecutori dei primi cristiani, seguaci di Gesù di Nazareth. Un giorno, sulla via di Damasco, Saulo fa un incontro inaspettato: cade da cavallo, una luce lo acceca, una voce autoritaria gli chiede il perché delle sue feroci persecuzioni contro i cristiani. È il Cristo stesso a parlargli, quel Nazareno di cui diventa seguace e per il quale nasce a nuova vita. Il momento della rinascita coincide con l’adozione del nuovo nome: Paolo.

Paolo vs Saulo

Anche il Paolo del romanzo vive una trasformazione radicale. Anzi, attraversa il momento in cui la sua vera natura inizia a manifestarsi, in tutto il suo impeto. Paolo è di fatto sdoppiato, diviso in due: da un lato c’è la sua indole pacifica e quieta, dall’altra la sua componente aggressiva e incontrollabile. A Paolo, mite e remissivo, corrisponde Saulo, sanguigno e rabbioso.

La storia di Paolo è una storia di violenza, ma anche di presa di consapevolezza che il proprio destino è ineluttabile. L’uomo comprende che non può nulla contro Saulo, quella parte di sé oscura e demoniaca, che con furia cieca gli fa attorno solo terra bruciata. 

Il destino è ineluttabile

Paolo è ricercato per aver compiuto un omicidio, ma il suo caso è molto più misterioso di quanto possa sembrare in un primo momento. L’ispettrice Mirella Russo segue il caso e resta particolarmente colpita dalla storia dell’assassino. Ella presto comprende che Paolo, alias Saulo, non s’è macchiato del sangue di una sola persona e che ha in mente un progetto da realizzare, uno scopo ben preciso da raggiungere. Paolo vuole andare incontro al proprio destino.

Anche quando il caso è ormai risolto, Mirella continua a ripensare alla doppia natura di Paolo. Dentro di lei qualcosa s’è risvegliato: sentimenti, sensazioni, consapevolezze inquietanti e oscuri…

Ho trovato Saulo una lettura piacevole e di compagnia, di quelle che fanno particolarmente contenti gli amanti del genere giallo. È molto scorrevole e incuriosisce il lettore, anche se si intuisce quasi subito quali siano l’andamento della vicenda e il finale della storia. Avrei preferito che venisse raccontato in modo diverso il coinvolgimento emotivo di Mirella nel caso di Paolo. I suoi cambiamenti e la nuova presa di coscienza sembrano arrivare repentinamente, così come le sue intuizioni, corrette, circa le mosse dell’assassino, appaiono fino troppo istintive, poco logicamente dedotte.

Consiglio questo libro a chi desidera leggere qualcosa di poco impegnativo, ma assieme avvincente. A presto,

Bruna Athena

 

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