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Creare un travel blog per viaggiare sognando

creare un travel blog

Un travel blog racconta storie e dà suggerimenti a chi ama viaggiare. Ma i nostri racconti permettono a tutti di viaggiare sognando.

Cos’è un travel blog? Un luogo di questo mondo virtuale, fatto di immagini scattate in reflex e impresse nella mente, storie da ricordare e raccontare con le lacrime agli occhi, per il troppo ridere o per la malinconia. Scriviamo per chi desidera leggere una storia. Mi chiedo: chi è che vuole leggere i miei racconti di viaggio?

C’era una volta un travel blog

Un bel giorno decidi di creare un travel blog. Hai una passione e ti piace raccontarla. Ami viaggiare, vedere con i tuoi occhi lo splendore delle città e le bellezze della natura; desideri conoscere le persone, ascoltare le loro storie e assaporare i cibi delle loro tavole.

Vuoi condividere ogni emozione e delusione provata, tutti gli imprevisti, i cambi di programma e anche le dritte. Creare un blog significa esprimere tutto questo con le parole e le immagini, prendere le persone per mano e portarle con te in un viaggio virtuale.

Raccomandi hotel, campeggi, i migliori ristoranti. Dai a chi ti legge la possibilità di avere un’anticipazione di quel viaggio che organizzerà.

Si può creare un travel blog senza pretese; si può – per me si deve – creare un travel blog con alcune pretese: belle foto, informazioni corrette e, soprattutto, parole che riescano a comunicare l’emozione che hai provato tu durante il viaggio. Deve proprio essere così, è giusto.

Qualche volta, però, mi faccio una domanda:

cosa ci sorprende più, dopo aver visto tante belle foto, letto tanti blogpost e raccolto ogni suggerimento?

A volte non leggo e non mi informo per niente. Anche a costo di tralasciare qualcosa, voglio camminare per le strade di una città senza sapere esattamente dove andare, cosa e dove mangiare e cosa c’è da fotografare. Voglio provare stupore e avere la libertà di sbagliare strada.

Talvolta il mio viaggio voglio viverlo così e quando lo faccio non me ne pento.

Creare un travel blog per far viaggiare tutti

Tuttavia… un travel blog può far viaggiare tutti.

Di tanto intanto mi sembra che non ci sia nulla da scoprire, perché tutto è stato descritto, fotografato, suggerito. Poi penso che ci sono tantissime persone che non viaggiano fisicamente, ma lo fanno virtualmente proprio grazie ai nostri racconti, le nostre immagini più o meno perfette.

Parlo di persone che non amano spostarsi, hanno paura di viaggiare; persone che non possono permetterselo, persone che sono prese dai casini della vita quotidiana e si concedono pochi giorni di vacanza, non troppo lontano da casa; persone per le quali anche scendere un solo gradino è estremamente difficile, perché il corpo non collabora.

Mi sono resa conto che non scrivo esclusivamente per chi, come me, ha sempre il dito pronto per cliccare su “Acquista biglietto”.

Scrivo anche per chi vuole vedere il mondo attraverso i miei occhi, perché questo può concedersi di fare – oggi, domani, per sempre, solo per ora. Mi piace sognare a occhi aperti e far sognare. Quando effettivamente ci riesco, ne vado terribilmente fiera. Non voglio smettere!

A presto,

Bruna

 

 

7 commenti su “Creare un travel blog per viaggiare sognando”

  1. Di post su cosa debba essere e non essere un travel blog ne sono usciti tanti, ma questo è il primo che mi offre un punto di vista così diverso.
    Di solito si parte coi numeri, con la seo, con le parole giuste, i corsi di fotografia, la reflex nuova, i social. Tutte cose che ti portano a non chiederti perché lo fai, per chi lo fai. Di sicuro non lo fai per Google. Almeno spero.

    Io credo che un blog, di viaggio e non, nasca come diario virtuale. Sei tu, e quello che vedi e provi e sai fare, tradotto in parole ed immagini. Subito dopo puoi prendere la strada che preferisci, professionale e non, ma secondo me è fondamentale essere sé stessi e capire cosa vuoi comunicare e a chi, cercando di farlo nel modo migliore ma senza cercare di essere uguali ad altri cento che parlano della stessa cosa.

    Io ho iniziato a scrivere puntando a quelli come me: coloro che hanno poche possibilità di viaggiare durante l’anno, che non si spingono oltre l’Europa, che oltre alle informazioni vogliono sapere i retroscena e le figuracce di una persona che non viaggia per mestiere e scopre tante cose una volta arrivata sul posto. A me piace leggere questo, almeno. Prima di scrivere mi chiedo: cosa vorrei leggere? Cosa mi interessa sapere di questo luogo?
    Le belle foto, i social, i numeri, Google… quelle sono tutte cose che ho sentito il bisogno di approfondire col tempo, e ho ancora parecchio da imparare.

    1. Bruna Athena

      L’umanità è sempre quel che conta. Anche io nel tempo ho imparato a ottimizzare i testi in ottica SEO, a fare ricerche di parole chiave e via dicendo. Così come a volte mi vien voglia di esplorare un luogo senza darmi obiettivi ben precisi, allo stesso modo, di tanto in tanto, voglio scrivere così: semplicemente per far iniziare un viaggio. Sapere di essere riuscita a offrire una lettura piacevole, al di là delle intenzioni di viaggio o meno, per me è di grande soddisfazione. E mi ha fatto contenta sapere che hai trovato in questo mio blog post un messaggio diverso. Grazie!

  2. Ciao Bruna, in attesa di poter riprendere viaggi più corposi di quelli che posso fare ora, continuo a sognare leggendo il tuo blog, caricandomi nel frattempo di nuove energie e soprattutto di quella necessaria per portare con me i piccoli di casa! A presto 🙂

      1. Guarda che mi stuzzichi, e io mi lascio stuzzicare! 😀 Mi hai appena ispirato un post, che andrà in coda all’altro – tu sai – ancora nel pensatoio e in attesa del mio sì definitivo (nella gioia e nel dolore) o quasi 😉 Ma quanto mi piacciono questi percorsi inter-blog! Ti tengo incuriosita e aggiornata <3

        1. Bruna Athena

          Questo è il bello della rete! A maggior ragione non capisco una certa sciocca competizione, la paura di essere copiati e simili: il confronto genera tante idee, alcune simili, altre diverse. Il bello è assecondare la molteplicità!

          1. Il confronto porta sempre a scoprire cose nuove. Alla fine chi non copia e si confronta viene premiato. Diverso dal copiare è prendere spunto da ciò che esiste, nulla nasce dal nulla – per fortuna! – e non ci sono altri modi per trovare sentieri diversi 🙂

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