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Home » Libri » Letteratura italiana » Tina, Alessio Torino
Letteratura italiana

Tina, Alessio Torino

Bruna Athena Settembre 20, 2016 letteratura italia, Minimum Fax, Tina 4 Comments 1754 Views
recensione tina alessio torino

Tina, Alessio Torino (Minimum Fax): nell’incontaminata Pantelleria, la piccola Tina impara che nulla è eterno, nemmeno l’incantesimo dell’isola, che rende più distanti ansie e guai.

Cosa mi ha attirato più di ogni cosa verso Tina? Il fatto che fosse ambientato a Pantelleria. Ho un debole per la Sicilia e subisco il fascino delle piccole isole che le appartengono, che ancora non ho avuto modo di visitare. Pantelleria in queste poche pagine crea un incantesimo: ti prende, ti porta in un’altra dimensione e poi ti dice che la devi lasciare. Bé, così vanno le cose nella realtà. Un po’ te ne dispiace, ma è meglio esser contenti di averla conosciuta.

Tina e il microcosmo Pantelleria

Tina è un romanzo le cui storie prendono vita in un microcosmo. Il titolo si riferisce alla sua piccola protagonista, cacciatrice di meduse, ma è una storia a più voci. Tina è il centro da cui si diramano come raggi le storie di un gruppo di visitatori e di abitanti della bella e selvaggia Pantelleria. L’isola siciliana è il palcoscenico sul quale si alternano tante figure, drammatiche, singolari e anche un po’ buffe, tutte in qualche modo simpatizzanti per la vispa e intelligente bambina.

Nel romanzo di Alessio Torino Pantelleria è un mondo parallelo. Ogni vicenda personale è vissuta con intensità e lucidità, ma è sospesa nell’indefinito.

Tra cale rocciose e caratteristici dammusi la vita trascorre galleggiando. Non sono cancellati né i drammi, né le ansie e le preoccupazioni. Ogni dolore si affievolisce, ma non si cancella. Tutti lo sentono: Pantelleria è in grado di tamponare ogni sentire, rendere ovattata ogni voce.

Un solo filo conduttore: Tina

Tina riesce a diventare il filo conduttore di ogni storia. La bambina passa il proprio tempo alla cala catturando meduse. I suo pensieri vanno a quel padre che ha lasciato lei, la sua sorella gemella e sua madre per una ventenne. Tra una medusa e l’altra, un ricordo e l’altro, cresce in Tina l’attrazione per una giovane visitatrice francese, e dire che tutti la scambiano per un maschietto. Si rafforza il rapporto con Andre, che gestisce l’Alta Marea e sembra non riuscire a stare lontano dai guai; cresce l’affetto per Charles, il poeta canadese che trascorrerà il resto dei suoi giorni a Pantelleria.

Le giornate passano nelle lentezza per Tina, come per tutti. Più il tempo passa, più è forte il potere di Pantelleria di creare un posto ospitale in un altro universo. Tina cresce, perde in parte la propria ingenuità e inizia a padroneggiare la capacità di guardare oltre la superficie delle cose. È ancora giovanissima e conosce solo immediate ed estreme manifestazioni di affetto, che un po’ inteneriscono e po’ fanno arrossire. Ci inteneriamo perché ci accorgiamo dell’ingenuità; arrossiamo perché sappiamo anche che noi adulti non siamo così spontanei, come Tina.

A far diventare grande Tina è l’arrivo di una nuova separazione. Prendere coscienza che ogni cosa è finita – l’amore, la spensieratezza, il tempo per cacciar meduse – segna il momento in cui inizia l’età adulta. Ognuno affronta il momento come meglio gli viene.

Chiudi Tina, che in fondo è un piccolo libro, e ti sembra di aver passato molto più tempo in compagnia della combriccola di Pantelleria. Anche tu sei stato “vittima” inconsapevole dell’incantesimo di Pantelleria, così ha l’impressione che nulla sia esistito al di fuori di questa isoletta lontano da tutto, ma non troppo.

Alla prossima lettura,

Bruna Athena

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About Author

Bruna Athena

Dal 2013 sono autrice del blog Il Mondo di Athena, luogo virtuale in cui racconto dei miei viaggi e fornisco ai lettori curiosi consigli di lettura. Sono web writer e mi prendo cura dei testi per siti web di aziende e professionisti: ogni giorno, ho una storia nuova da raccontare.

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4 Comments

  1. Antonio Cascioli Reply
    Settembre 21, 2016 at 12:01 pm

    Recensione molto coinvolgente…mi hai fatto venire voglia di leggerlo questo libro!
    …ho scoperto il tuo blog per caso ed è interessantissimo, avanti così
    un saluto dalla città eterna
    Antonio

    • Bruna Athena Reply
      Settembre 21, 2016 at 12:05 pm

      Grazie Antonio, mi fa molto piacere che ti sia piaciuta questa recensione. Passa a trovarmi nuovamente!

  2. Rossella Reply
    Settembre 22, 2016 at 6:57 am

    Sembra una versione femminile dell’Arturo morantiano, o sbaglio? Mi hai convinta a recuperarlo, in ogni caso!

    • Bruna Athena Reply
      Settembre 22, 2016 at 6:58 am

      Il fatto grave è che L’isola di Arturo non me lo ricordo. Devo dire che ti fa questo effetto: è come se ti chiudessi in un mondo a parte..

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Web copywriter e travel blogger con la passione per i libri. Occhi blu, labbra velenose, ironia ad alto tasso di scorrettezza.

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Thailandia, Cambogia, India? No. Ischia 😃 Quel Thailandia, Cambogia, India?
No. Ischia 😃

Quel che si vede in questa foto, in ordine sparso:
1. le particolarità di un luogo bellissimo: i Giardini La Mortella, di Forio d'Ischia, in cui sono conservate specie di piante provenienti da ogni luogo del mondo;
2. la mia assoluta incapacità di trovare l'obiettivo con gli occhi - e di certo non c'era una folla di paparazzi a catturarmi 🤣
3. lo stato perenne di ribellione dei miei capelli 😅 - la guerra è persa, hanno vinto loro!

Quel che non si vede è quanto mi fossi irritata con il conducente, scortese, dell'autobus che ci ha portati nei pressi dei giardini 🤬

Detto ciò, conoscete i Giardini La Mortella? Si trovano nei dintorni del parco termale Negombo e della bella spiaggia di San Montano 😍
🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acqui 🎶 Dalle Storie qualcuno di voi già aveva acquisito il dato: mi sono data alla musica! 

🧐 Non mi importa tanto sbandierare il fatto ai quattro venti, quanto fare una riflessione.

🤦Talvolta accantoniamo alcuni desideri, forse perché cadiamo in trappola dei "non è il momento", "non ho tempo", "alla mia età?"

🎵 Anche se non ho molto tempo, perché gli impegni sono tanti, anche alla veneranda età di 35 anni, ho deciso di cimentarmi nello studio del flauto traverso.

😎 Non è stata una scelta improvvisa, perché lo volevo fin da bambina. Perché non l'ho fatto prima? Perché sono caduta nelle trappole. Poi ho semplicemente smesso di desiderare e ho iniziato a realizzare, in barba a tutti i "non è il momento". 

Quando è il momento? Quando lo voglio 😉
Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad Be', lo dicevo tra me e me che avrei fatto bene ad approfittare della zona gialla per ritornare in centro.

In queste settimane, ho avuto l'occasione di visitare Villa Pignatelli Cortes e rivedere Sant'Anna dei Lombardi. La prossima settimana avrei voluto, finalmente, visitare le @catacombedinapoli (il complesso di San Gennaro, a Capodimonte). Ragà, pazienza! 

Tra questi alti e bassi farò tutto il possibile per vivere la città e raccontarla. Ormai da mesi, tutta la Campania è ospite d'onore nel blog. 
Non credo che vi dispiaccia 😜
Un desiderio enorme?
Visitare Procida prima che io prenda fuoco con l'estate ☀️
Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le Nelle mie passeggiate in centro storico, spesso le tappe sono le stesse 🚶

Ad esempio, mi fermo sempre ad osservare il murales di San Gennaro e Caravaggio 🎨

È lì perché, a Piazza Cardinale, siamo nei pressi del Duomo e del Pio Monte della Misericordia, in cui è custodito Sette opere di Misericordia 😍 - ancora non l'ho visto, ma lo farò!

Il murales mi colpisce per la sua ironia, decisamente partenopea.
Anche io, nell'essere un tipo un po' permaloso, faccio dell'autoironia una delle mie "armi" predilette. E qual è la vostra?
✨"Non fa per me!"✨ Quante volte pronunciamo qu ✨"Non fa per me!"✨
Quante volte pronunciamo questa frase? Talvolta lo facciamo per paura e pregiudizio, altre volte per consapevolezza.

✳️ Così come è importante abbattere il muro della diffidenza, allo stesso modo è essenziale conoscersi a fondo e comprende cosa possiamo e cosa no 🧐

✳️ Perché volere e potere non sono la stessa cosa, ma sono mescolati 😉
Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶 ☕ Ho Ieri sono andata a passeggiare da sola🚶

☕ Ho preso il caffè in uno dei miei bar preferiti del centro storico, Dolce Amaro, e ho fatto anche due chiacchiere con il titolare, il signor Bruno - elegante e austero, ma cortese, di quelli che a volte pensi che a Napoli siano estinti. 

🧼 Mi sono diretta a Piazza S. Domenico, ho fatto acquisti da @kiphysaponi e anche lì mi sono trattenuta a chiacchierare.

🌟 È stato un pomeriggio piacevole, perché tutto sommato basta una parola gentile per sentirsi circondati da umani e non da estensioni dello smartphone.

In foto, di nuovo un soggetto meravigliosamente banale ❤️

["Voglio andare a Capriiiii!!!!" (Cit.)]
Vi capita mai di avere una percezione distorta del Vi capita mai di avere una percezione distorta del tempo?⏳

Ad esempio, a me Gennaio è sembrato infinito: con ironia, affermo che la prova dei suoi infiniti giorni stia nella quantità di libri che ho terminato di leggere 😂📚 - se vi interessano i titoli, li trovate nelle storie.

Nonostante sia arrivato e pure passato il periodo natalizio - sottolineo: NON lo amo -, a me pare d'aver visitato Porto Flavia l'altro ieri, cioè ad agosto 🌅😅

Mi sa che sono un po' sfasata!
Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadr Mercoledì @inviaggioconlollo e @michelapalazzoadriano hanno parlato della TRISTEZZA.
Qual è il suo nesso con il viaggio❓

Bene, non ho fatto fatica a ripescare nella memoria un'esperienza particolare, che in principio non avrei nemmeno voluto fare. Temevo che potesse diventare irrispettosa 🤔

Parlo della visita alla favela di Donna Marta, a Rio de Janeiro. C'erano case senza intonaco, senza finestre, con tetti in lamiera. Scalette strettissime e ripide, canali di scolo a vista, bambini e animali che vi scorazzavano (allegramente) dentro 🇧🇷

Abbiamo visitato un asilo nido, fondato grazie all'impegno delle brave e oneste persone (sì, ci sono!) della favela: 8 bambini su 10 erano afrobrasiliani 😐

Ecco dove sta la tristezza, ed ecco un'altra delle tante cose che dovremmo ricordare 😉
Una foto ricordo, per un post "disimpegnato". È s Una foto ricordo, per un post "disimpegnato".
È stata una settimana piena: 

💻 ho avuto (e avrò) un bel po' di lavoro da fare; 

🏛️ ho visitato un luogo di Napoli che non avevo mai visto prima: @villapignatelli;

💅 ho ricomprato uno smalto che avevo fatto cascare a terra: il mio preferito, un roouge noir - immaginatelo sul marmo chiaro 😤;

📰 ho ripreso a leggere @la_lettura e so che è "colpa" di @recensireilmondo - lui non lo sa, ma li noto i suoi aggiornamenti sugli insetti letterari!

🎶 le esercitazioni al flauto iniziano a darmi più soddisfazione, ma c'è molto da allenarsi!

🖌️ ho scoperto che non sono la sola ad aver ripreso in mano il pennello 😍

📚 ho terminato la lettura di L'amante, di Marguerite Duras (date un'occhiata ai Gdl di @scattidallamialibreria) e ho iniziato a leggere un libro avuto in regalo per il mio compleanno, Ohio (@einaudieditore);

🍄se date un'occhiata alle storie, scoprirete che oggi ci siamo deliziati con uno dei miei piatti preferiti 😛

Aspetto che lo smalto si asciughi, poi tornerò a fracassare timpani e a leggere. Se vi va, raccontatemi i momenti più belli di questa domenica 💜
PS: Ah, naturalmente piove. Mi aspetto che a Napoli crescano le mangrovie da un momento all'altro; sì, ho portato i capelli lunghissimi!
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