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Lettera alla scrittrice (1): Charlotte Brontë

lettera a charlotte bronte

Cara Charlotte,

da quando ci siamo conosciute, non ho più dubbi: non ti lascerò più. Che l’amica Jane* non ne abbia a male, ma credo tu sia come l’acqua nel deserto: come hai fatto, per il tuo tempo, la tua educazione e la tua condizione di donna, ad essere così all’avanguardia?

Mentre qui noi donne stiam ancora a riflettere se ci convenga di più esser belle o esser intelligenti, tu scrivevi di quell’amore che lega due cuori da fili tanto sottili quanto indistruttibili; scrivevi della libertà e della possibilità di diventare unici al mondo.

Lo sai, forse, meglio di me: non tutti sappiamo fare i conti con il nostro modo di essere. Prima di riuscire ad accettare gli altri, incontriamo difficoltà nel giudicare noi stessi: dimmi Charlotte, non è forse terribilmente arduo guardarsi allo specchio, come se si fosse nudi? Bisogna pesare le nostre disonestà, prendere le misure alla nostra arroganza, distinguere, una ad una, le smagliature dell’anima. Trovo tutto questo privo di pudore, quasi osceno, tuttavia è necessario: fatto ciò, si entra nella sfera della totale libertà. Siamo unici perché condividiamo tutti gli stessi difetti e gli stessi pregi, ma percorriamo strade differenti, a seconda di come riusciamo ad accettare di essere umani. Umani che possono confessare al vento l’amore, sussurrato solo a chi il destino ci riserva come anime elette.

Non sei una donna qualsiasi, è per questo che sono felice di averti conosciuta. Sempre tua,

Bruna

*Austen

 

4 commenti su “Lettera alla scrittrice (1): Charlotte Brontë”

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  3. C’era un tempo in cui vivevo dei suoi romanzi e dei suoi amori romantici tanto difficili da trovare fuori da quelle pagine…oggi non riuscirei ad andare oltre le due pagine.
    Non la considero una crescita e un abbandono consapevole, ma una pecca dovuta al fatto che la mia vita probabilmente mi rende possibile concentrarmi su un determinato tipo di romanzi e di linguaggio… Una vera perdita… perché se perdi la Bronte perdi quelle ore in cui ti immergevi in una storia d’amore fantastica…rimane una grande …non raccontastorie…ma raccont’amore!! 🙂
    ok mi hai fatto venire la lacrimuccia al pensiero del tempo delle superiori e delle mie ore dedite alla lettura sola soletta in camera…BEI TEMPI

    1. Bruna Athena

      Uh Agnese, come ti capisco! Ho attraversato una fase di grande allontanamento dai libri, a causa dello studio; è stato dopo che ho approcciato Charlotte e da quel momento ho ripreso a leggere. Non quanto prima, c’è da dire: i ritmi e le cose da fare sono diversi e non potrei mai leggere quanto leggevo da ragazzina. Mi fa piacere che ti abbia fatto ripensare ai bei tempi! Prova però a ritagliarti un momento tutto per te, anche breve, per leggere come facevi un tempo: ti sentirai gratificata! Se vuoi partecipare anche tu alle lettere, magari scrivendo la tua lettera a Charlotte, basta che me lo dici. Da settembre riprendiamo con le nuove pubblicazioni. Buona giornata, un abbraccio!

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