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Il curriculum del lettore: i libri più significativi per me (fino ad ora) #3

Il curriculum del lettore sta terminando, ma solo per il momento. Non posso sapere le future letture cosa mi riserveranno. Devi sempre ringraziare Paroleombra per la sua iniziativa, anche se oggi ti parlo di libri che, d’altro canto, sono quelli a cui ho fatto riferimento molto spesso. I libri in questione sono Ogni mattina a Jenin, Jane Eyre – stai sbuffando, lo so – , La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo e Ogni luogo è lontano.

lettura

 

Nel curriculum del lettore parte 3, figurano quei libri letti più di recente. Non sono stati propriamente formativi, piuttosto sono arrivati in un momento molto particolare per me e hanno più che altro confermato delle mie idee, mi hanno resa più consapevole del mio particolare e soggettivo modo di sentire. Ecco, sono stati delle conferme più che delle scoperto, a livello di arricchimento personale. Non credo che si possa condividere un modo di sentire, di vivere nel mondo: ti appartiene, oppure no, una certa predisposizione a sentire. Con tutti i limiti dovuti a quanto c’è di incomunicabile nei sentimenti e nelle emozioni, con tutti i limiti del linguaggio stesso, posso per lo meno tentare di spiegare brevemente perché questi libri mi hanno colpita tanto: magari ti incuriosisci e decidi d leggerli, se non lo hai fatto ancora.

Ogni mattina a Jenin. Lo vedevo in libreria e mi seccavo di leggerlo perché ha a che fare con la questione della Palestina. Mi è stato prestato da un’amica attendibilissima, per cui non ho potuto rifiutarmi: non me ne sono pentita. Romanzo drammatico che più drammatico non si può, mi ha confermato che se mi piace tanto è perché drammatica lo sono anche io. Leggilo e potrai vagamente intuire cosa significa amare in condizioni estreme.

Jane Eyre Bronte

Jane Eyre. Quando sul web ho letto di qualcuna che trovava il personaggio Jane una donna incoerente, ci è mancato poco che non l’insultassi pesantemente. Non è una questione di gusti, è un fatto oggettivo: Jane Eyre è una Donna e dovrebbe far scuola a tante di loro. Vien da sé, non apprezzi il romanzo solo se non sai apprezzare una donna indipendente, che non deve render conto di niente a nessuno, che è amata da chi prima di tutto comprende che una donna deve essere rispettata, che non arriva a comprendere che quando si ama si scende a dei compromessi – per quieto vivere – ma che altre mezze vie non esistono. Jane Eyre ti fa credere che esistono legami che sono sempre esistiti e sempre esisteranno, che generano “telepatia” – io già ci credevo e ci credo, la finzione letteraria mi ha solo rafforzato la convinzione. Leggi Jane Eyre e cresci.

La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo. Ti prego: NON GUARDARE PRIMA IL FILM, FAI QUESTO FAVORE ALL’UMANITA’! Beh, in questo caso l’oggettività non esiste; la storia è surreale e potrebbe anche non piacerti. Tuttavia, offre molteplici spunti di riflessione sull’amore. Più che altro, ti porta a riflettere su cosa significa, di fatto, amare qualcuno che vive in condizioni assolutamente singolari. A volte sento dire cose assurde: qualcuno non potrebbe stare con una donna con i peli sulle braccia; qualcuna non potrebbe stare con qualcuno che non vuole uscire improrogabilmente ogni sabato ed ogni domenica. Hai mai pensato a cosa significa amare e vivere con un uomo che sparisce quando meno te lo aspetti, che non sai dove va a finire, come torna, che ti lascia sola per ore e per giorni? No, perché questa storia non è reale. Esistono invece migliaia di storie molto reali: donne e uomini che sacrificano se stessi per sostenere i loro compagni e le loro compagne disagiati, malati e/o limitati in qualcosa. Io qualche riflessione la farei…

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Ogni luogo è lontano. L’affetto a 360°, raccontato nelle metafora del volo. Esiste un confine che un affetto autentico può non superare? No. Non importa cosa e dove vivi, un legame fondato sulla sincerità è duraturo ed è forte. L’amicizia non è fatta banalmente di uscite e di viaggi fatti assieme, bensì è fondata su reciproca fiducia e sul rispetto; significa essere la spalla su cui piangere e quella su sui dare una carezza, anche a distanza. Perché in realtà la distanza non esiste. Un piccolo grande libro!

Bene, il mio curriculum letturae è momentaneamente terminato. Spero di non essere stata noiosa ma di averti offerti qualche spunto interessante. Ciao!

 

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